
(AGENPARL) – Thu 20 March 2025 IERI A PALAZZO DI CITTÀ L’AVVIO
DEGLI STATI GENERALI DELLA RIGENERAZIONE URBANA
Sono stati presentati ieri pomeriggio, nella sala consiliare di Palazzo di città gli Stati Generali della Rigenerazione Urbana, il percorso di partecipazione civica voluto dall’amministrazione comunale per rilanciare il dibattito pubblico sulla trasformazione della città e costruire una visione condivisa del suo futuro insieme a cittadini, istituzioni, parti sociali e associazioni.
All’incontro sono intervenuti la vicesindaca e assessora alla Rigenerazione urbana Giovanna Iacovone, Angela Barbanente, docente del DICATECh, Politecnico di Bari, Pompeo Colacicco e Patrizia Pirro, direttore e funzionaria della ripartizione Governo e Sviluppo del Territorio del Comune di Bari e Alessandro Cariello, componente dello staff del Sindaco. A seguire si è tenuto il dibattito pubblico.
L’obiettivo degli incontri è quello di riavviare la riflessione pubblica sulla trasformazione della città, che sta vivendo una stagione di grandi cambiamenti a valle della pandemia e del contributo del PNRR e in relazione al suo rinnovato slancio economico e alla crescita dell’incoming turistico che impatta anche sulla vita dei residenti.
“Finalmente riprendiamo il confronto con la città sulle scelte fondanti le nostre vite e quelle delle generazioni future – ha esordito Giovanna Iacovone -. Il Piano Urbanistico Generale rappresenta l’atto politico più importante e responsabilizzante per un’amministrazione comunale, perché incide sull’uguaglianza, sull’equità e sulla qualità della vita quotidiana dei cittadini. È evidente la necessità di riavviare il discorso pubblico sulla città, un percorso che era stato intrapreso ma che ha subito una battuta d’arresto anche a causa di ragioni esogene: prima la pandemia, che ci ha costretti a lungo alla distanza, e poi l’accelerazione imposta dal PNRR, che ha schiacciato la partecipazione. Un aspetto, quest’ultimo, evidente non solo nella governance verticale del Piano, ma anche nella sua forte concentrazione sulle infrastrutture e sulle trasformazioni fisiche, a scapito dell’attenzione verso le persone. In città sono numerose le trasformazioni generate dai fondi del Pnrr: interventi fisici essenziali per il nostro presente e per le generazioni future, che stanno cambiando il volto della città. Alcuni progetti, come Costa Sud, stanno ridefinendo concetto di sviluppo urbano, superando il vecchio paradigma dell’espansione edilizia a favore della rigenerazione urbana e della tutela del suolo. Il grande parco lineare previsto, con spazi dedicati allo sport, alla balneazione, alla cultura e all’agricoltura costiera, ne è un esempio concreto, così come il trasferimento delle volumetrie nei vuoti della città consolidata. Questo approccio porta numerosi vantaggi: realizza quel “rammendo urbano” virtuoso evocato da Renzo Piano, ottimizza i costi di realizzazione e gestione dei servizi e garantisce un modello di sviluppo più sostenibile e inclusivo per la città. Importante, grazie anche a questo percorso partecipato, sarà superare il concetto di perifericità, riconoscendo ogni parte della città come nodo essenziale di un sistema urbano integrato, in cui opportunità, servizi e qualità della vita siano equamente distribuiti, senza margini né marginalità”.“Questo è un momento importante per la città: l’avvio del percorso partecipativo per il Piano Urbanistico generale – ha dichiarato Angela Barbanente -. Condivido con voi la necessità concettuale di distinguere tra strumento e obiettivo: il Piano Urbanistico Generale non è il fine, ma lo strumento con cui definiamo gli obiettivi che plasmeranno il futuro della nostra città. Non possiamo più riproporre il modello tradizionale, rappresentato dal piano disegnato da Quaroni negli ultimi 50 anni, che ha imposto una visione dall’alto, tecnocratica e disconnessa dal tessuto sociale e dai bisogni reali dei cittadini. Oggi, il nuovo Piano Urbanistico Generale si configura come un documento strategico che integra una visione a lungo termine, basata sulla sostenibilità, sull’equità intergenerazionale e sul recupero dei rapporti tra popolazione e territorio. Questo approccio mira a valorizzare le risorse culturali, ambientali e sociali della città, recuperando il senso di appartenenza ai luoghi attraverso iniziative formative e una gestione attenta dello spazio pubblico. Il piano prevede inoltre una componente programmatica a breve e medio termine, in cui il Consiglio comunale assume la responsabilità di definire le trasformazioni urbane, assicurando che gli interventi siano realizzati in linea con le risorse disponibili e con l’obiettivo di una rigenerazione urbana autentica, che contrasti il consumo indiscriminato del suolo e superi la mera logica della demolizione e ricostruzione. La rigenerazione urbana nasce come risposta ai limiti del rinnovo urbano basato esclusivamente su demolizione e ricostruzione, interventi che hanno accentuato disuguaglianze, fatto lievitare i valori immobiliari e provocato espulsioni. Si propone un approccio integrato che abbracci le dimensioni ambientali, ecologiche, sociali ed economiche, promuovendo il coinvolgimento attivo dei cittadini e superando il compartimentalismo delle amministrazioni. L’obiettivo è trasformare la città in modo inclusivo, integrando iniziative dal basso con una pianificazione che parta dalla vita quotidiana degli abitanti”.Il percorso degli Stati Generali della Rigenerazione è strutturato in otto incontri pubblici itineranti sulle tematiche cardine delle linee di mandato, in programma dal 25 marzo al 22 maggio presso vari luoghi della città (tutti i dettagli degli incontri sono disponibili sul sito dell’Urban center – Stati Generali della rigenerazione urbana). Ogni incontro sarà introdotto da una presentazione, a cura dell’amministrazione, dei piani/progetti recentemente realizzati e in corso e sulle prospettive di rigenerazione che interesseranno il territorio comunale nei prossimi anni, e sarà animato dagli interventi di esperti sul tema oggetto dell’incontro e sulle buone pratiche. Ciascun incontro si concluderà con una sessione di dibattito e discussione collettiva con gli stakeholders e i cittadini. Si potrà intervenire al dibattito rispondendo direttamente alle domande, ponendo il post-it o bollino sulla mappa della città che sarà disponibile a ogni incontro o scrivendo la propria riflessione sulle cartoline che saranno distribuite durante gli incontri.
Tre saranno i laboratori di immaginazione urbana per bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni nei pomeriggi del 3 aprile, presso l’istituto Marco Polo, il 29 aprile presso l’istituto Duse, il 6 maggio presso il castello di Ceglie del campo, in parallelo agli incontri tematici per consentire la partecipazione dei cittadini più giovani. I laboratori della durata di circa 3 ore, per i quali non è richiesta la presenza dei genitori, saranno tenuti da operatori esperti dell’infanzia e si svolgeranno in spazi adiacenti ai luoghi dell’incontro. Per ragioni organizzative non si potranno accogliere un numero superiore a 25 bambini/e. Le iscrizioni saranno presto disponibili sul form online sul sito https://www.rigenerazioneurbanabari.it/.
A ciascun incontro sarà possibile prenotarsi in anticipo per effettuare un intervento coerente con la tematica dell’incontro. Per prenotare il proprio intervento al prossimo incontro su “Il diritto alla mobilità, infrastrutture, trasporto pubblico e post car city” che si terrà martedì 25 marzo alle ore 16.30 presso l’auditorium della polizia locale in via Aquilino 1 a Japigia, è necessario compilare il form online disponibile a questo link.