
(AGENPARL) – Thu 20 March 2025 Comunicato
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GIUBILEO, GRUPPO FS: A ROMA RIAPERTO AL TRAFFICO
IL NUOVO PONTE DELL’INDUSTRIA
un complesso intervento ingegneristico da 18 milioni di euro
realizzato da Anas, società del Gruppo FS
Roma, 20 marzo 2025
È stato riaperto al traffico il nuovo Ponte dell’Industria, a Roma,
con una struttura completamente rinnovata, in acciaio, e più
ampia. Da oggi, infatti, vi potranno transitare anche i mezzi del
trasporto pubblico locale, oltre ad auto, moto, biciclette e pedoni. I
lavori, tra le “opere essenziali e indifferibili” del Giubileo, sono
stati realizzati dal Gruppo FS Italiane, attraverso la sua società
operativa Anas, per un investimento economico di 18 milioni di
euro (di cui 13 milioni di fondi giubilari e 5 milioni di Roma
Capitale).
Alla cerimonia di apertura erano presenti Matteo Salvini,
Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle
Infrastrutture e Trasporti; Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma
Capitale e Commissario Straordinario di Governo; Ornella
Segnalini, Assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture di
Roma Capitale; Tommaso Tanzilli, Presidente del Gruppo FS
Italiane; Claudio Andrea Gemme, Amministratore Delegato di
Anas.
Il Ponte dell’Industria, noto anche come “Ponte di Ferro”, è situato
in una posizione strategica per la mobilità di Roma: rappresenta
un’infrastruttura fondamentale per i collegamenti tra i quartieri
Ostiense e Marconi. L’opera, di grande valore storico e
ingegneristico, è stata preservata e adeguata alle esigenze della
mobilità contemporanea dopo un complesso lavoro di
consolidamento e riqualificazione.
L’incendio di ottobre 2021
Nella notte tra il 2 e 3 ottobre 2021, il Ponte ha subìto gravi danni
agli elementi strutturali a causa di un incendio. Il 12 dicembre
2021, a seguito delle indagini del Dipartimento Infrastrutture e
Lavori Pubblici di Roma Capitale, l’infrastruttura è stata riaperta,
in via provvisoria, al transito dei veicoli con esclusione di quelli
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con carico superiore a 3,5 tonnellate. Con l’esito della valutazione
della sicurezza di Roma Capitale, il Ponte è stato definito
transitabile soltanto per cinque anni, dopodiché, in assenza di
interventi di tipo strutturale, sarebbe stato definitivamente chiuso
all’utenza.
L’intervento realizzato da Anas, che ha rappresentato una sfida
ingegneristica senza precedenti, ha permesso l’attuazione di
soluzioni innovative e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia che
hanno consentito la completa messa a norma, anche antisismica,
dell’opera. La struttura è tornata, così, transitabile da mezzi
pesanti, autobus e veicoli ed è nato un percorso ciclopedonale
protetto.
I lavori di consolidamento del Ponte dell’Industria
La fase più delicata dei lavori è stata il consolidamento delle
fondazioni, intervento cruciale per garantire la stabilità di una
struttura con oltre 150 anni di storia.
Il consolidamento è stato fatto mediante colonne di grande
diametro, circa 1,7 metri, posizionate all’esterno delle pile
esistenti, spinte fino a 59 metri di profondità, pari a un palazzo di
circa 20 piani.
La tecnica utilizzata: il jet grouting
Sono state realizzate 58 colonne in alveo e 24 sulle spalle del
ponte, per un totale di 2.928 metri lineari di colonne e oltre 5
milioni di chilogrammi di cemento iniettato con il jet grouting. Si
tratta di una tecnica innovativa, fino a oggi mai applicata, che
prevede l’iniezione, ad elevatissima velocità, di una miscela
legante per il consolidamento del terreno. Questa particolare
tecnica ha permesso di procedere dall’alto dell’impalcato esistente
verso il basso, senza dover deviare il flusso del fiume Tevere con
un conseguente allungamento dei tempi di realizzazione.
Smontaggio e montaggio dell’impalcato
Smontaggio e montaggio dell’impalcato sono stati altrettanto
complessi: la prima operazione, svolta in più fasi, si è avvalsa di
una gru da 600 tonnellate per sollevare le campate. La nuova
struttura, tutta in acciaio, è stata assemblata in tre conci e varata
a spinta: una procedura che ha richiesto opere propedeutiche e
l’utilizzo di attrezzature specializzate. Sono state poi concluse le
fasi di abbassamento graduale dell’impalcato, con l’utilizzo di
martinetti idraulici e castelletti metallici.
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Il ponte, a causa della presenza di numerosi sottoservizi nell’area
di montaggio che non hanno permesso uno scavo per un
posizionamento più agevole dell’opera, è stato fin dall’inizio
posizionato a una quota superiore al piano viabile di 2,5 metri; poi
è stato abbassato di circa 20 cm al giorno fino al raggiungimento
del piano stradale.
In contemporanea, è stato avviato l’assemblaggio e il varo delle
campate di sbarco sulle spalle, il montaggio dei camminamenti e
dei parapetti per il transito ciclopedonale, l’impermeabilizzazione
dell’impalcato, la posa dei giunti e l’ultimo strato di
pavimentazione per poi procedere con il collaudo finale.
Il restauro delle arcate del ponte, affidato a un’impresa
specializzata, sarà completato entro l’estate. A seguire, entro il
2025, saranno ricollocate sull’infrastruttura.
Con la riapertura del Ponte dell’Industria, il Gruppo FS conferma il
suo impegno strategico per la valorizzazione e la tutela del
patrimonio infrastrutturale del Paese con un’attenzione
particolare, non solo alla sicurezza e alla funzionalità, ma anche
alla valorizzazione architettonica e storica delle opere.