
(AGENPARL) – Tue 18 March 2025 https://www.aduc.it/articolo/neuroni+che+presiedono+alle+scelte+decisori+che_38952.php
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Neuroni che presiedono alle scelte. Decisori che lavorano per noi
Se non scegli perisci. E’ il senso della favola allegorica dell’asino di Buridano che, affamato e assetato, di fronte a due mucchi di fieno e secchi di acqua non sa decidere quali scegliere e, rimanendo fermo in attesa, deperisce e muore di inedia.
Anche molte persone non riescono a decidersi, se poste di fronte a due scelte uguali. Esplorare nuove opzioni o rinunciare? In uno studio della Harvard Medical Scool (HMS, coordinato dal professor Chistopher Harvey, ha fornito informazioni sulla comunicazione tra i neuroni durante il processo decisionale.
La ricerca è stata condotta sui topi e ha combinato analisi strutturali, funzionali e comportamentali per individuare i circuiti neurali che portano al processo decisionale.
“Finora non era ben compreso come il cervello è organizzato per aiutare a prendere decisioni, cioè come i neuroni sono collegati tra loro nelle aree del cervello”,ha dichiarato il professor Wei-Chung Allen Lee, del Dipartimento di Neurobiologia presso il Blavatnik Institute (HMS), coautore di un articolo pubblicato su “Nature”.
Il cervello umano ha 86 miliardi di neuroni che formano 100 trilioni (milioni di miliardi) di connessioni tra loro e per capire cosa stia facendo un neurone occorre studiarlo nell’ambito dei circuiti neurali che sono alla base del comportamento.
Avere dati completi sulla connettività consente di esaminare le interazioni tra popolazioni di neuroni che sono importanti per la funzione cerebrale.
Nell’esperimento i topi dovevano scegliere da che parte andare in un labirinto per trovare la ricompensa. E’ stato così scoperto che la decisione di un topo di muoversi a sinistra o a destra attivava gruppi sequenziali di neuroni una parte dei quali, però, veniva inibita per la scelta opposta a quella effettuata.
E’ stata registrata l’attività neurale murina durante la scelta del percorso ed è stato dimostrato che solo alcuni circuiti venivano attivati, a scapito di altri. Il laboratorio del professore Harvey ha registrato l’attività neurale mentre i topi correvano in un labirinto.
Un segnale indicava ai topi se una ricompensa era nel braccio destro o sinistro del tunnel. I ricercatori hanno potuto scoprire, con appositi sensori, i neuroni eccitatori da quelli inibitori. L’attivazione dei primi inibiva i secondi stabilizzando il tipo di scelta, prevenendone i cambiamenti e mantenendo così la decisione.
Lo studio si è concentrato su una regione del cervello (corteccia parietale posteriore) che riceve ed elabora le informazioni raccolte da più sensi per aiutare gli animali a prendere decisioni.
“Eravamo interessati a capire come le dinamiche neurali sorgono in questa area di cervello che è importante per i processi decisionali di navigazione” ha spiegato il professor Lee.
Ovviamente i risultati devono essere confermati negli esseri umani, ma non ci dovrebbero essere grandi differenze considerata una certa similitudine – dovuta ai comuni antenati mammiferi – fra le cellule del cervello dell’uomo e quello dei topi.
Questa ricerca potrebbe essere utile per capire le difficoltà a effettuate scelte che hanno molte persone, soprattutto quelle con problemi depressivi o di dipendenza.
(Articolo pubblicato sul quotidiano LaRagione del 18 marzo 2025)
Primo Mastrantoni, presidente comitato tecnico-scientifico di Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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