
(AGENPARL) – Tue 18 March 2025 La Seconda Commissione approva all’unanimità una proposta di risoluzione
condivisa. L’atto verrà presentato all’Aula dalla presidente Michelini.
Alla Giunta regionale si chiede di adottare tutti gli strumenti di
programmazione e pianificazione utili a preservare e salvaguardare le risorse
paesaggistiche, culturali ed ambientali, ma anche di soddisfare le esigenze
di produzione di energia da fonti rinnovabili.
(Acs) Perugia, 18 marzo 2025 – La Seconda Commissione, presieduta da
Letizia Michelini, ha approvato all’unanimità una Proposta di risoluzione
che fa seguito alla petizione ‘No agli impianti eolici sull’appennino,
difendiamo l’Umbria cuore verde d’Italia’ sulla quale iniziativa
l’organismo di Palazzo Cesaroni ha dato luogo, nelle scorse settimane, a
specifiche audizioni (https://urly.it/318s7y [1]) a cui hanno preso parte il
coordinatore dei firmatari della petizione, i Sindaci dei Comuni di Foligno,
Trevi, Sellano, Valtopina, Nocera Umbra, Gualdo Tadino, il Presidente di Anci
Umbria, i rappresentanti delle Province di Perugia e Terni. Alla riunione ha
preso parte anche l’assessore regionale all’Ambiente Thomas De Luca.
La petizione, firmata da circa 7 mila cittadini chiede di ‘Individuare
l’intera fascia dell’Appennino Umbro-marchigiano quale area non idonea
alla realizzazione di impianti eolici e in particolare alla realizzazione di
impianti eolici di grande e media taglia’.
Attraverso il suo atto di indirizzo, la Seconda commissione di Palazzo
Cesaroni chiede alla Giunta regionale di “adottare tutti gli strumenti di
programmazione e pianificazione utili, da un lato, a preservare e
salvaguardare le risorse paesaggistiche, culturali ed ambientali,
dall’altro a soddisfare le esigenze di produzione di energia da fonti
rinnovabili; ad assumere un fattivo coordinamento della gestione ambientale,
anche alla luce della frammentazione del sistema tra competenze e normative
nazionali, regionali e comunali, in modo da creare percorsi condivisi e
integrati con tutti gli enti competenti (tra cui Comuni e Province); ad
attuare un percorso che assicuri la partecipazione dei Comuni interessati,
finalizzata all’individuazione di soluzioni condivise, attesa la incidenza
dell’installazione di impianti eolici sulle comunità locali”.
Nella Risoluzione vengono sottolineati i passaggi salienti della petizione
popolare, tra cui che nell’anno 2024 sarebbero stati depositati al
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e alla Regione
Umbria otto progetti di impianti eolici di grandi dimensioni che investono
l’Appennino tra i Comuni di Foligno, Trevi, Sellano, Valtopina, Nocera
Umbra e Gualdo Tadino, progetti che prevedono l’installazione sui crinali
dei monti di 69 aerogeneratori di altezza compresa tra i 180 e i 200 metri in
una ristretta porzione dell’Appennino umbro. Nella stessa petizione viene
anche evidenziata la necessità che la lotta al cambiamento climatico e più
in generale la transizione ecologica siano il risultato di una pianificazione
di settore che tenga conto delle esigenze di tutela del paesaggio e
dell’ambiente e che assicuri risposte efficaci e sostenibili nel rispetto
dell’art. 9 della Costituzione. I sottoscrittori della petizione chiedono
quindi alla Regione di “approvare la Legge regionale per la individuazione
delle Aree Idonee e Non Idonee al fine di raggiungere un equilibrio tra
esigenze di protezione del paesaggio e obiettivi di produzione di energia da
fonti rinnovabili; di individuare l’intera fascia dell’Appennino
umbro-marchigiano quale area Non idonea alla realizzazione di impianti eolici
di media e grande taglia; nell’ambito del processo legislativo promuova,
oltre al coinvolgimento dei Comuni, anche la partecipazione di associazioni,
comitati e gruppi di cittadini”. AS/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79916
[1] https://urly.it/318s7y