
(AGENPARL) – Mon 17 March 2025 RAI, M5S: STOP NOMINE SE AD NON VIENE PRIMA IN VIGILANZA
“Quello che sta facendo la maggioranza di Giorgia Meloni con la Rai ha superato ogni limite di tollerabilità. Non solo hanno bloccato la commissione di vigilanza da oltre cinque mesi, silenziando un organo democratico di garanzia mentre i presidenti di Camera e Senato, che sono stati ampiamente sollecitati, restano a guardare come se la cosa non fosse di loro interesse, e mentre anche la riforma della RAI è ferma, in barba al Media Freedom Act europeo. Non solo hanno ridicolmente minacciato di deferire la presidente Barbara Floridia alla Giunta per il regolamento, per aver dato luogo all’atto “eversivo” di chiedere la disponibilità dell’amministratore delegato a venire in audizione come richiesto dei gruppi di opposizione. Oggi però pare abbiano trovato la quadra tra loro per spartisi i TG e prossimamente le altre poltrone. Il tutto mentre i grandi temi sul futuro del Servizio Pubblico restano ignorati da tutti. Riteniamo non accettabile che in Rai si arrivi a una tornata di nomine – cruciali per il futuro dell’azienda – senza che l’amministratore delegato abbia prima risposto alla richiesta di disponibilità a recarsi in commissione di vigilanza per un’audizione. Non si è mai visto un AD che dal suo insediamento non ha ancora messo piede in vigilanza. Rigettiamo i cavilli che la maggioranza sta sollevando rispetto all’espressione di un atto che è pienamente nei diritti delle opposizioni. No alle nomine se prima Rossi non viene in vigilanza. O forse dobbiamo pensare che l’amministratore delegato della più importante industria culturale del Paese non sia in grado di rispondere ad una richiesta del Parlamento perché prende ordini dai partiti di maggioranza?”.
Così gli esponenti M5S in commissione di vigilanza Rai.
—————–
Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle