
Gli Stati Uniti non rappresentano più i valori della libertà e pertanto dovrebbero restituire la Statua della Libertà alla Francia. Questa la richiesta avanzata domenica da Raphael Glucksmann, eurodeputato francese del gruppo Socialisti e Democratici, durante un convegno del suo movimento di sinistra Place Publique.
La dichiarazione di Glucksmann
Durante il suo intervento, Glucksmann ha espresso la sua delusione nei confronti degli Stati Uniti, sostenendo che il paese non è più il simbolo dei valori democratici e della libertà per i quali la statua era stata originariamente donata dalla Francia. Secondo quanto riportato da France 24, a Parigi esiste già una copia ridotta della statua su una piccola isola della Senna, ma il parlamentare ha suggerito che l’originale dovrebbe tornare in patria.
“Restituiteci la Statua della Libertà”, ha dichiarato Glucksmann. “Diremo agli americani che hanno scelto di schierarsi con i tiranni, agli americani che hanno licenziato i ricercatori perché chiedevano libertà scientifica: ‘Restituiteci la Statua della Libertà’. Te l’abbiamo dato come regalo, ma a quanto pare lo disprezzi. Quindi starà benissimo qui a casa.”
Un simbolo storico
La Statua della Libertà, inaugurata nel porto di New York City il 28 ottobre 1886 in occasione del centenario della Dichiarazione d’Indipendenza americana, fu donata dal popolo francese come simbolo di amicizia tra le due nazioni e della libertà universale. Progettata dallo scultore francese Auguste Bartholdi, con la collaborazione dell’ingegnere Gustave Eiffel, la statua è da oltre un secolo uno dei simboli più riconoscibili degli Stati Uniti e della democrazia occidentale.
Critiche alla politica statunitense
Glucksmann ha già attaccato in passato le politiche dell’amministrazione Trump, criticandone le decisioni e il presunto allontanamento dai principi democratici. Nel suo discorso, ha anche commentato il recente licenziamento di scienziati e ricercatori negli Stati Uniti, ritenendolo un segnale del declino del paese in termini di libertà di pensiero e innovazione scientifica.
“La seconda cosa che diremo agli americani è: ‘Se volete licenziare i vostri migliori ricercatori, se volete licenziare tutte le persone che, attraverso la loro libertà e il loro senso dell’innovazione, il loro gusto per il dubbio e la ricerca, hanno reso il vostro Paese la prima potenza mondiale, allora daremo loro il benvenuto'”, ha aggiunto il politico francese.
Un dibattito aperto
Le dichiarazioni di Glucksmann potrebbero riaccendere il dibattito sul ruolo degli Stati Uniti nella difesa dei valori democratici e sulla percezione internazionale della loro politica interna ed estera. Resta da vedere se la richiesta di restituzione della Statua della Libertà resterà una provocazione simbolica o se avrà un seguito politico più concreto.
