
(AGENPARL) – Sat 15 March 2025 **Maltempo, Giani firma la richiesta di emergenza nazionale**
/Scritto da Alessandro Federigi, sabato 15 marzo 2025 alle 15:02/
Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha firmato la richiesta di
dichiarazione di stato di emergenza nazionale a seguito dell’ondata di
maltempo che ha colpito nelle ultime 24 ore la Toscana e in particolare le
province di Firenze e Pisa.
“Stiamo affrontando, insieme agli enti locali, una situazione molto seria,
con il grande impegno della nostra Protezione civile ed il prezioso
supporto di quella Nazionale. Ma c’è una considerazione importante –
sottolinea il presidente Giani – che già ora possiamo fare e che riguarda
il motivo di massima preoccupazione di questa emergenza: il sistema Arno ha
funzionato, è questo l’elemento più significativo che possiamo mettere in
risalto dopo ore e ore di intense precipitazioni che hanno colpito in
modo.particolare la Toscana centrale e il bacino dell’Arno. I lavori fatti
in questi anni sull’Arno sono stati determinanti. La situazione
problematica che si era venuta a creare nel basso corso dell’Arno è stata
efficacemente fronteggiata grazie al riempimento della cassa di espansione
di Roffia, 5 milioni di metri cubi di acqua, che ha immediatamente portato
i benefici nel prevenire rischi di alluvione a Signa, Santa Croce,
Montopoli e area del comprensorio del cuoio. Insieme a questo, fondamentale
è stata, ieri alle 15.50, l’apertura dello scolmatore a Pontedera, che ha
garantito un flusso costante di 500 metri cubi di acqua al secondo verso il
mare bypassando Pisa. L’ondata di piena è arrivata quindi in città
alleggerita e i possenti carichi d’acqua, pur arrivando a due metri dalle
spallette, non hanno causato tracimazioni”.
“Sull’area fiorentina – prosegue Giani – è indubbio il grande beneficio
che la laminazione delle acque nelle aree di espansione di Pizziconi,
Levane e Restone, anche se non del tutto completate, ha avuto sull’Arno,
alleggerito alla confluenza con la Sieve, che ha potuto scaricarsi
liberamente nel corso principale. Tutti i lavori propedeutici
all’irregimentazione dell’Arno che sono in corso d’opera, comprese le 13
briglie, hanno alleggerito il carico e determinato una fluidità che ha
evitato l’esondazione del grande fiume”.
“E’ evidente – dice ancora Giani – che vi sono stati però molti danni in
diversi comuni, determinati dai corsi idrici minori e anche dal principale
affluente dell’Arno, la Sieve, che ha creato una sorta di propria cassa
d’espansione nel tratto dal Ponte mediceo di Pontasieve fino a Dicomano,
con danni ad abitazioni e imprese su cui stiamo già intervenendo, per
liberare dal fango la popolazione. Problematica è ancora l’area
dell’Empolese, in particolar modo a Ponzano. Numerose anche le frane nelle
zone montane, che portano in questo momento a non avere un contatto diretto
stradale con Marradi e Palazzuolo sul Senio per le frane sulla strada della
Colla”.
“A fronte di questa situazione – conclude il presidente Giani – vi è
comunque una capacità di intervento molto forte della nostra Protezione
civile, dei volontari, delle colonne mobili che stanno affluendo anche da
altre regioni e quindi ognuno degli interventi puntuali sul territorio
viene fronteggiato con efficienza, rapidità e capacità”.