
(AGENPARL) – mer 12 marzo 2025 Auto, Cisint (Lega): rinvio non basta, stop imposizione elettrico
Strasburgo, 12 mar – “Ancora una volta, su un tema cruciale delle nostre produzioni industriali, l’Europa dimostra la sua incapacità di assumere decisioni serie, adeguate e responsabili in quanto condizionata da posizioni ideologiche che hanno già messo in ginocchio questo comparto. Posticipare di tre anni l’entrata in vigore delle assurde misure che penalizzano i nostri mercati e le nostre produzioni rappresenta un palliativo che rende incerta ogni prospettiva e non dà alcuna certezza sul futuro dell’automotive europea. Il destino inevitabile del passaggio totale all’elettrico significa, com’è ormai del tutto evidente, consegnarci nelle mani della Cina e imporre sia alle imprese, sia ai cittadini un cambiamento non sostenibile e una sudditanza verso l’economia cinese, che già ha il monopolio della costruzione delle batterie. La Commissione europea conferma in questo modo l’inadeguatezza ad affrontare i problemi dell’industria del nostro continente e l’incapacità di cogliere i segnali dei consumatori che stanno dimostrato con le loro scelte di acquisto il rifiuto all’imposizione dell’auto elettrica, in un contesto, peraltro, privo delle infrastrutture necessarie in termini energetici per sostenere una transizione totale all’elettrico. Serve un’inversione di tendenza netta e coraggiosa che porti a un cambio di direzione per rendere nuovamente l’Europa forte, competitiva e indipendente in un settore così rilevante come quello dell’automobile che impiega centinaia di migliaia di lavoratori e che richiede un piano strategico efficace, in Italia e in Europa per il rilancio della produzione dei mezzi privati e commerciali. La miope scelta della Von Der Leyen significa continuare nella strada della svendita della nostra economia per diventare in questo comparto totalmente dipendenti da una dittatura comunista come quella della Cina”.
Così Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega.