
L’ex cancelliere tedesco Angela Merkel ha lanciato un monito all’Europa, affermando che il continente rischia la “polverizzazione” se non aumenterà drasticamente la sua spesa per la difesa. Questa dichiarazione arriva in un momento in cui la necessità di un’Europa più autonoma in termini di difesa sta diventando sempre più urgente, soprattutto dopo anni di dipendenza dalla protezione degli Stati Uniti.
Durante un incontro a Düsseldorf, Merkel ha riconosciuto che l’Europa non potrà continuare a fare affidamento sulla NATO e, in particolare, sugli Stati Uniti per garantire la propria sicurezza. Ha sottolineato che l’attuale livello di spesa militare, inferiore al 2% del PIL richiesto dalla NATO, è insufficiente per mantenere la stabilità del continente e ha criticato la mancanza di progressi durante il suo lungo mandato, durante il quale la Germania non ha mai rispettato pienamente questi obiettivi.
“Se non ci uniamo per aumentare la spesa per la difesa, l’Europa verrà polverizzata”, ha dichiarato, in una chiara ammissione della necessità di un cambiamento di rotta.
Le critiche di Trump e le conseguenze della dipendenza energetica dalla Russia
La presa di posizione di Merkel arriva dopo anni di critiche da parte dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha accusato la Germania di non fare abbastanza per soddisfare i requisiti di spesa della NATO. Trump ha spesso sottolineato che, mentre la Germania si rifiutava di aumentare i suoi investimenti nella difesa, continuava a fare enormi affari energetici con la Russia.
Nel 2018, Trump aveva dichiarato: “È molto triste quando la Germania fa un enorme accordo sul petrolio e sul gas con la Russia, dove dovremmo proteggerci dalla Russia, e la Germania va e paga miliardi e miliardi di dollari all’anno alla Russia. Stiamo proteggendo la Germania, stiamo proteggendo la Francia, stiamo proteggendo tutti questi paesi”.
La dipendenza energetica della Germania dalla Russia, soprattutto attraverso il gasdotto Nord Stream 2, è diventata un punto critico che ha avuto gravi ripercussioni, specialmente dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca nel 2022. La crisi energetica che ne è derivata ha messo in luce le difficoltà dell’Europa nel rispondere a una minaccia che molti avevano già previsto, ma che Merkel e il suo governo non avevano affrontato con la necessaria urgenza.
Un documento declassificato risalente a pochi mesi prima dell’invasione rivelò che il governo di Merkel pensava che la crescente dipendenza energetica dalla Russia non avrebbe compromesso la sicurezza energetica della Germania. Questo errore di valutazione ha avuto gravi conseguenze non solo per la Germania, ma per tutta l’Europa.
Il Governo di Merz e il futuro della difesa tedesca
Il successore di Merkel, Friedrich Merz, ha tentato di affrontare il problema aumentando la spesa per la difesa, proponendo una modifica costituzionale per finanziare nuovi investimenti nel settore, eliminando le restrizioni sul debito che hanno limitato la capacità della Germania di spendere in questo ambito. Tuttavia, questo cambiamento potrebbe richiedere tempo, e la strada per un rilancio dell’esercito tedesco sembra ancora lunga.
Secondo Eva Högl, Commissaria parlamentare per la Bundeswehr, la situazione delle forze armate tedesche è preoccupante. Lo scorso anno, il numero di posizioni militari vacanti è salito al 20%, un aumento rispetto al 18% del 2020. Inoltre, il numero totale di soldati e soldatesse della Bundeswehr è sceso a 181.174, ben al di sotto dell’obiettivo di 203.000 unità fissato per il 2031.
Anche l’età media del personale militare tedesco è in costante aumento: oggi è di 34 anni, rispetto ai 32,4 anni di fine 2019. Questo invecchiamento delle forze armate tedesche rappresenta un altro segnale che la Germania ha bisogno di un serio investimento nella sua difesa per rimanere competitiva e pronta a rispondere alle sfide future.
La Necessità di Una Difesa Europea Autonoma
Le dichiarazioni di Merkel, pur arrivando tardi, evidenziano una crescente consapevolezza all’interno della politica europea sull’importanza di una difesa autonoma. L’Europa, secondo molti analisti, non può più permettersi di dipendere completamente dagli Stati Uniti per la propria sicurezza. La crescente tensione geopolitica, alimentata dalla guerra in Ucraina e dalle sfide poste dalla Russia e dalla Cina, rende evidente che l’Europa deve rafforzare le proprie capacità difensive, non solo per garantire la propria sicurezza, ma anche per affermarsi come attore geopolitico indipendente e strategico.
Il futuro della difesa europea dipende dalla volontà dei suoi leader di affrontare le sfide in modo tempestivo e deciso, investendo risorse adeguate nella protezione del continente. Se l’Europa non agirà in modo coerente, rischia non solo di subire le conseguenze della mancanza di preparazione, ma anche di vederne indebolita la sua posizione sulla scena globale.