
(AGENPARL) – mar 11 marzo 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 11/03/2025, ore 18:08
Consiglio
Lavori Consiglio: Festa di San Giuseppe, Trasporto pubblico gratuito
**Voto di Süd-Tiroler Freiheit, mozione di Für Südtirol mit Widmann. Approvata la delibera di riaccertamento dei residui.**
Nell’ambito della trattazione dei punti istituzionali all’ordine del giorno della sessione di lavori di marzo, il presidente Arnold Schuler ha presentato oggi al plenum l Riaccertamento ordinario dei residui e determinazione del fondo pluriennale vincolato in base alla normativa del decreto legislativo n. 118 del 23/6/2011, descrivendo le varie voci. Non essendoci domande in merito, il documento è stato posto in votazione e approvato con 30 sì e 1 no.
Con il 19 marzo: reintroduciamo la festa di San Giuseppe (Atz Tammerle, Knoll, Zimmerhofer e Rabensteiner), Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit) ha proposto che il Consiglio provinciale (1) rinnovasse la richiesta di reintrodurre per legge, in provincia di Bolzano, il giorno festivo di San Giuseppe (19 marzo), (2) invitasse Parlamento e Governo ad attivarsi per adottare un apposito provvedimento affinché il 19 marzo (San Giuseppe) possa essere celebrato come giorno festivo in Provincia di Bolzano, (3) si dichiarasse favorevole all’introduzione della festività di San Giuseppe come giorno di riposo scolastico e lavorativo e invitasse la Giunta provinciale a proseguire il confronto in tal senso con le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori, (4) incaricasse la Giunta provinciale di valutare, d’intesa con i/le rappresentanti della Chiesa, della società civile e del mondo politico, le modalità più consone per celebrare degnamente a livello locale la festa di San Giuseppe, (5) invitasse Parlamento e Governo ad attivarsi al fine di reintrodurre, in provincia di Bolzano, oltre al giorno festivo di S. Giuseppe del 19 marzo, anche le festività dell’Ascensione e del Corpus Domini, (6) invitasse Parlamento e Governo ad attivarsi al fine di trasferire alla Provincia autonoma di Bolzano la competenza relativa all’istituzione dei giorni festivi nella provincia stessa – in considerazione delle differenze storiche, religiose e culturali – o a stabilire una deroga in tal senso. Secondo la proponente, con il voto si chiedeva di fare qualcosa per la società, anche considerando l’estensione delle competenze relative all’Autonomia.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha chiarito che la Provincia potrebbe introdurre la festività senza problemi, ma dovrebbe rinunciare al Lunedì di Pentecoste. Bisognerebbe chiedere a sindaci, cittadini e turisti cosa preferiscono: il lunedì di Pentecoste è molto gradito, ma più che per andare a messa, per andare al mare.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha rilevato il senso politico che i promotori davano alla mozione, imputando loro ipocrisia, perché all’ordine del giorno avevano anche una mozione sulla sospensione della richiesta d’asilo: dov’era lo spirito cristiano? Ha quindi annunciato astensione.
Come ex comandante degli Schützen e abitante di Caldaro dove San Giuseppe si festeggia, Jürgen Wirth Anderlan (JWA) ha sostenuto il voto, evidenziando che San Giuseppe è simbolo anche della paternità, cosa importante in tempi in cui si confondono maschi e femmine e si promuove il gender.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) si è detta a favore del silenzio della domenica; anche la festa dedicata ai papà dovrebbe ricadere di domenica come quella della mamma – tra il resto, San Giuseppe era un papà particolare, si era dichiarato padre di un bambino che non era suo. Ha ricordato che era stato scelto come giorno festivo il lunedì di Pentecoste, quindi i Verdi non avrebbero sostenuto il voto.
Harald Stauder (SVP) ha condiviso la posizione di Leiter Reber: ci sono tutte le possibilità, bisogna solo prendere una decisione, e finora è stato scelto il lunedì di Pentecoste, più gradito da società civile ed economia. Non si può abrogare il 2 giugno che è una festa nazionale. La richiesta dovrebbe essere discussa nella società civile e con i partner sociali, un voto a Roma non raggiunge molto.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), co-firmatario, ha detto di non essere mai andato al Garda a Pentecoste, ma di essere sempre a Trafoi per la celebrazione culturale e religiosa. Non va bene proporre uno scambio, la richiesta non è questa: piuttosto, bisogna considerare che non c’è nessun legame con il 2 giugno. In Italia già c’era la festività di S. Giuseppe, quindi non è nulla di estraneo.
Il presidente della Provincia Arno Kompatscher si è detto pienamente favorevole all’introduzione di una festività per il patrono San Giuseppe, così com’è per il Tirolo. La giornata si può introdurre anche senza togliere il lunedì di Pentecoste, ma l’economia e i sindacati non sarebbero a favore, perché è troppo costoso – non serve chiamare Roma. è tragico che non si possa procedere per questo, per i soldi. Lo scambio con il Lunedì di Pentecoste non comporterebbe costi aggiuntivi, ma non sarebbe ideale. Non si può approvare questo voto, ma si cercherà di convincere la società. Atz Tammerle ha evidenziato che non si tratta di un giorno libero, ma di un giorno festivo che ha un significato. Si è detta quindi disposta a sospendere il voto per trovare una soluzione insieme alla Giunta, dato che secondo Kompatscher la questione si può risolvere a livello provinciale. Kompatscher, sottolineando di aver sempre portato la stessa motivazione, ha evidenziato che ci vorrebbe un accordo tra tutti i gruppi consiliari, nonché a livello di contratto collettivo. Se i capigruppo sono disponibili, possono incontrarsi e si presenterà un documento comune. Atz Tammerle ha quindi sospeso il voto per trovare una formulazione condivisa.
Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann) ha quindi chiesto con la TPL gratuito per tutte le altoatesine e gli altoatesini – un’esigenza della popolazione (Widmann) di impegnare la Giunta provinciale 1. a decidere al più presto di rendere il TPL gratuito per tutte le altoatesine e gli altoatesini; 2. a commissionare il calcolo di un modello di finanziamento incrociato tramite le entrate da vari beni comuni; 3. a continuare a migliorare e a potenziare il servizio. L’ass. Alfreider aveva detto oggi, ha chiarito Widmann, che i suoi calcoli (di Widmann, NdA) erano sbagliati, ma oggi aveva citato 41 milioni di entrate, di cui però quelle nette erano al massimo 10-14. Nel frattempo, sempre più città in Europa introducono la mobilità gratuita: mentre con l’Alto Adige Pass si era precursori, ora ci si trova in ritardo, inoltre anche i costi di biglietteria sono considerevoli, circa 6 milioni l’anno, per non parlare del peso burocratico, mentre le entrate da biglietti coprono solo una minima parte delle spese. L’unica soluzione è rendere completamente gratuito il TPL, liberando anche preziose risorse di personale.
Franz Locher (SVP) ha sostenuto che “ciò che non costa niente non vale niente”, aggiungendo che il TPL è un ottimo servizio molto utilizzato, e molto conveniente, soprattutto per pendolari e alunni. Si chiede che qualsiasi servizio, da quello idrico a quello dei rifiuti, costi poco, ma bisogna fare i conti. Se si rendessero gratuiti i servizi di trasporto molti cittadini li userebbero magari solo per girare nel tempo libero, gravando il servizio che deve restare a disposizione di chi ne ha bisogno. Bisogna stabilire delle priorità.
Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit) ha sostenuto la mozione, pur ammettendo che esistono le zone d’ombra citate da Locher: va considerando infatti che i pendolari sono insoddisfatti del calcolo delle tariffe collegato al chilometraggio. Tutto questo, mentre i turisti non devono obliterare. C’è bisogno di un cambiamento, così come di una maggiore sensibilizzazione.
La seduta di oggi è terminata. La discussione della mozione riprenderà domani a partire dalle ore 10.00.
**MC**
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