
Ai Carissimi Fratelli Maestri LL.MM.
Lunedì mattina, per la buona volontà di un Fratello Maestro di altra Regione d’Italia, ho ricevuto la nota di sospensione dalle attività del GOI, firmata da S.B. Ovviamente a me personalmente non era stato notificato nulla, tanto meno la Tavola d’Accusa ricevuta poi in nottata (allegata alla presente).
Tralascio le considerazioni sul povero Fratello tavolante e sul suo povero testimone (la domanda sorge naturale: “Come sta zio A.?”), provo soltanto compassione per loro, sempre che conoscano il vero significato esoterico della “compassione”; mi concentrerò invece su S.B. per la sofferenza che mostra ogni giorno che passa, abbarbicato ad un potere che non ha più e che detiene con un regime illiberale pensando di spaventare tutti i Fratelli: S., sappi che non tutti sono uguali.
Dedicato a coloro che hanno interesse a conoscere un Fratello Maestro:
ho iniziato ad interessarmi alla vera natura dell’esistenza umana da bambino: la prima sensazione di smarrimento la provai osservando le stelle con un telescopio giocattolo donatomi quando avevo sette anni di età; in quella circostanza la percezione dell’infinito mi fece tremare le gambe, compresi, infatti, in un istante che l’esistenza umana è niente di fronte all’Universo.
Questa sensazione mi ha accompagnato per l’intero mio percorso su questo Pianeta (oggetto mobile per gli “Scozzesi” Principi Rosa+Croce) e così diversi anni prima di entrare nel Grande Oriente d’Italia, esercitai la Meditazione secondo i principi della Vipassana (vedere le cose come sono realmente, questo il significato del termine) in adesione alla disciplina della non dualità dell’Advaita Vedanta.
Riuscire a comprendere in senso logico, razionale, le fondamenta della non dualità, è certamente cosa possibile, poiché resta semplice (più o meno) comprendere che la materia di cui siamo composti è la stessa per tutti gli oggetti, animati o inanimati, dell’Universo.
Riuscire a “sperimentare” il senso profondo della non dualità è tutta altra cosa. Attenzione … vi dico subito, per sgombrare il campo da facili derisioni, che non mi considero affatto un “risvegliato” che ha sperimentato la non dualità ed ha così toccato l’Energia profonda dell’Unione. Tuttavia (il dettaglio …) alcune cose le ho interiorizzate e queste cose fanno parte anche del percorso Libero Muratorio, sono concetti sconvolgenti per la loro portata perché pensiamo di essere diversi l’uno dagli altri, puntiamo il dito con una facilità disarmante, in realtà è bene ricordare che quando puntiamo un dito indice verso l’altro, ne abbiamo tre di dita puntate verso noi stessi.
Seguendo quindi il filo di Arianna dei principi fondanti dell’Advaita Vedanta, mi rendo conto che l’essere umano S.B. che mi ha sospeso è un’altra raffigurazione di me stesso, perché non c’è divisione, non c’è me né te, non c’è buio né luce, né male né bene. Un pensiero scioccante, pensare di essere un altro me che sospende con maligna soddisfazione l’altro me stesso che sono io.
Comprendo che seguire il filo delle riflessioni può risultare complicato, ma in fondo se ci pensate, Carissimi Fratelli Maestri, siamo entrati in Massoneria per svolgere proprio questo Lavoro di riflessione sulla nostra Reale Esistenza, non per viaggiare tra il Lazio e la Sicilia verso gli Emirati Arabi Uniti tentando di esportare fantastilioni di sonanti principi Esoterici.
Un giorno il povero S.B., certamente affranto da questa raffica di sospensioni ed espulsioni che sta caratterizzando la sua permanenza al GOI, parlando a “quattro occhi” con me, ebbe uno sfogo forte sull’atto di lesa maestà del Fratello G.B. che, sostanzialmente, gli aveva detto che non si comportava da Iniziato. S. mi disse: capisci D. che sono stato votato da novemila Fratelli (secondo mandato lista unica, diciamo piuttosto facile, ma non un gran bel risultato rispetto al numero dei Maestri che non lo ha votato) mentre B. avrà preso si e no venti voti per essere eletto Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese.
Caro S., quello dei voti (e basta senza altri contenuti) potrebbe rappresentare un principio pericoloso, infatti anche H. prese milioni di voti, così P., T. e tanti altri … non è detto tuttavia che siano indicatori del massimo rispetto della Libertà di pensiero, di parola, di riunione, di riflessione. Lo so … la tua risposta è certamente nota ai più, G. canta … “La libertà non è star sopra un albero non è neanche il volo di un moscone la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione” ma appunto quella è una canzone.
Libertà, per me, è riconoscere le vittime del tuo sistema di potere, fine a se stesso, non per la crescita intellettuale, morale, valoriale, Iniziatica dei Fratelli, le vittime che portano i cognomi di G., R., B., C., S., B. (poi rientrato per “fine pena” mentre gli altri sono “fine pena mai”), L., M., M., E., S., B., M., S. … il Povero C.I.S., Fratello dal Grande Valore, che si sente colpevole della mia sospensione per averlo Difeso, incolpandomi per il reato di Sincera Difesa.
La distruzione del GOI è solo opera tua S., ma la cosa che stordisce è pensare che Tu Sei anche Me (attenzione, potresti inorridire anche tu pensando di essere Me … niente affatto facile), ma non mi meraviglia la tua ostinazione, comprendo che gli appannaggi facciano gola a molti.
Ad maiora semper!
Fr. D.P. 3? 33?