
L’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, è un’occasione per celebrare i traguardi raggiunti, ma anche per riflettere su ciò che ancora va cambiato. E tra i luoghi comuni che dovremmo abbandonare c’è quello secondo cui le donne intelligenti fanno paura. Lo si sente ovunque: nei talk show, nei discorsi tra amici, nei libri, nei post sui social. “Gli uomini hanno timore delle donne troppo brillanti”, “una donna con carattere spaventa”. Ma diciamolo chiaramente: non sono le donne intelligenti a dover incutere timore. Sono le cretine. Le cretine dovrebbero davvero far paura.
Perché? Perché l’ignoranza è pericolosa. Perché la superficialità è dannosa. Perché chi si nutre di stereotipi e li perpetua senza porsi domande contribuisce a un mondo più ingiusto, più chiuso, più mediocre. Eppure, il problema sembra essere sempre chi ha un pensiero critico, chi non si accontenta, chi alza la voce quando qualcosa non va.
Le donne intelligenti non fanno paura. Sono quelle che creano, innovano, discutono, mettono in discussione ciò che non funziona. Sono quelle che affrontano la vita con consapevolezza, che si informano, che sanno cosa vogliono e come ottenerlo. E soprattutto, sono quelle che cercano il confronto, non lo evitano. Sono quelle che non si limitano a compiacere, ma pretendono rispetto.
Le donne cretine, invece, dovrebbero spaventarci. Non per cattiveria, ma perché spesso, con la loro inconsapevolezza e la loro adesione a modelli tossici, finiscono per essere strumenti di un sistema che penalizza tutti, uomini e donne. Sono quelle che alimentano la competizione sterile tra donne, che sminuiscono chi prova a cambiare le cose, che si adagiano nei ruoli imposti senza mai chiedersi se esista un’alternativa.
L’8 marzo dovrebbe essere un giorno per celebrare la consapevolezza, l’indipendenza e la determinazione. Dovrebbe essere un giorno per ricordare che il vero cambiamento avviene quando si premia il merito e l’intelligenza, non la mediocrità. Abbiamo bisogno di più pensiero critico, di più cultura, di più consapevolezza. E abbiamo bisogno di smettere di dire che le donne intelligenti fanno paura. Perché la paura, quella vera, dovrebbe suscitata da chi non pensa, non si interroga e non si evolve.
E allora sì, abbiate paura delle cretine. Non delle donne intelligenti.
