
(AGENPARL) – gio 27 febbraio 2025 Prefettura di Barletta Andria Trani
Ufficio territoriale del Governo
COMUNICATO STAMPA
E’ stato presentato nella giornata di ieri, mercoledì 26 febbraio, nella sede della Prefettura di
Barletta Andria Trani, il Servizio di consulenza per vittime di tortura, azione sperimentale del
progetto S.PR.INT.3 “Strategie, Programmi innovativi, INTerventi Multistakeholder” finanziato dal
Fondo Europeo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027.
Il servizio di consulenza per vittime di tortura è un dispositivo etnoclinico multidisciplinare
dedicato al supporto di persone richiedenti protezione internazionale che hanno subìto gravi violenze
o trattamenti disumani e degradanti, tenendo conto della complessità delle esperienze traumatiche
vissute
Principale obiettivo del servizio è fornire supporto integrato e specializzato alle persone
vittime di tortura attraverso attività di assessment dei bisogni per l’identificazione delle necessità
specifiche dell’assistito, produzione di certificazioni medico-legali destinate alle commissioni
territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, orientamento ai servizi territoriali
per garantire continuità assistenziale migliorando la salute psicofisica della persona e favorirne il
processo di integrazione sociale.
Nel corso dell’incontro è stato sottolineato il carattere innovativo dell’intervento, anche a
livello regionale, e la necessità di offrire al territorio un punto di riferimento per l’identificazione
precoce e la tutela delle persone sopravvissute a tortura. Infatti, a livello nazionale, il Vademecum
per la rilevazione, referral e presa in carico delle persone portatrici di vulnerabilità in arrivo sul
territorio, pubblicato a giugno 2023 dal Ministero dell’Interno, individua, per le persone sopravvissute
a tortura, il diritto alla protezione e ad un’accoglienza adeguata. Nonostante queste raccomandazioni,
il processo di identificazione e tutela giuridica delle persone sopravvissute a tortura può essere minato
dalla mancanza di procedure di validazione e sostegno utili per il riconoscimento del diritto specifico.
In tal senso, il servizio sperimentale di consulenza per vittime di tortura vuole rivestire una
funzione di riferimento per il personale sanitario del SSN e quello amministrativo dei servizi afferenti
agli Enti Locali, per chi opera nei centri di prima e di seconda accoglienza, per operatori e operatrici
legali e avvocati e avvocate che si occupano di raccogliere le istanze dei richiedenti di protezione
internazionale, in grado di avviare un processo di presa in carico multidisciplinare.
Di assoluta rilevanza per l’efficacia dell’azione è la partecipazione e il coinvolgimento diretto
della ASL BT, partner di progetto, nell’implementazione del servizio. L’équipe interdisciplinare
sperimenta un modello integrato pubblico-privato per la presa in carico delle persone vittime di
tortura. Il team di lavoro è composto, infatti, da un medico-legale incardinato nella ASL BT, uno
psicologo, una mediatrice interculturale e un’antropologa con esperienza specifica nel supporto a
persone sopravvissute a tortura e ad esperienze traumatiche, entrambe messe a disposizione dal
partner Comunità Oasi2 San Francesco.
Al servizio possono accedere persone vittime di tortura in forma diretta o mediante la
segnalazione di Enti pubblici, organizzazioni del Terzo Settore, Enti gestori di strutture di accoglienza
CAS e SAI o professionisti (medici, psicologi, assistenti sociali, avvocati…).
Barletta, 27 febbraio 2025
Ufficio di Gabinetto
dott. Enrico Aiello