
Le aziende straniere stanno abbandonando i mercati cinesi indeboliti, evidenziando una crescente mancanza di fiducia nella capacità del governo di Pechino di stabilizzare l’economia ed evitare un crollo finanziario.
Secondo quanto riportato dal South China Morning Post (SCMP), lo studio legale statunitense Cleary Gottlieb Steen & Hamilton ha annunciato che chiuderà il suo ufficio nel Fortune Financial Center di Pechino a luglio. Nel frattempo, BlackRock ha ceduto due torri di uffici a Waterfront Place, nel distretto finanziario di Shanghai, Lujiazui, dopo non essere riuscito a rimborsare un prestito di 780 milioni di dollari USA, nonostante uno sconto del 30%.
Gli studi legali e gli sviluppatori immobiliari sono in prima linea nell’esodo, ma anche altri settori stanno valutando la possibilità di ritirarsi, con profitti complessivi in calo di quasi il 18% negli ultimi tre anni. Alcune aziende straniere temono di non poter abbassare i prezzi abbastanza per competere con le aziende cinesi, soprattutto a causa di regolamenti favorevoli ai concorrenti nazionali.
L’SCMP ha evidenziato un aumento significativo della disponibilità di spazi per uffici a Pechino e Shanghai. Alla fine del 2024, oltre il 20% degli uffici nella capitale era vacante, con condizioni simili nel distretto finanziario di Shanghai, dove il tasso di spazi sfitti ha raggiunto il 22,1%. Almeno dieci città cinesi hanno superato la soglia critica del 20% di posti vacanti e si prevede un ulteriore peggioramento del 3% nel prossimo anno.
Parte dello spazio lasciato libero dalle multinazionali occidentali sta venendo occupato da aziende del Medio Oriente, attratte dagli investimenti della Belt and Road Initiative (BRI). Tuttavia, questi nuovi attori non sembrano ancora in grado di sostituire completamente le aziende statunitensi ed europee in uscita.
Nel tentativo di affrontare la fuga degli investitori, il Ministero del Commercio cinese (MOFCOM) ha lanciato un “piano d’azione” in venti punti per stimolare gli investimenti esteri. La Camera di Commercio Europea ha accolto con cautela l’iniziativa, sottolineando che la sua efficacia dipenderà dalla concreta implementazione. Tuttavia, il MOFCOM ha presentato il piano subito dopo che l’Amministrazione statale cinese per i cambi ha rivelato un calo record di 168 miliardi di dollari negli investimenti diretti esteri netti nel 2024, la maggiore contrazione dal 1990.