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Il presidente Donald Trump ha lanciato un durissimo attacco contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, definendolo un “dittatore senza elezioni”. Le dichiarazioni sono arrivate a seguito di una critica di Zelensky, che aveva lamentato l’assenza dell’Ucraina nei colloqui diplomatici tra Stati Uniti e Russia svoltisi martedì in Arabia Saudita. In un lungo post su Truth Social, Trump ha definito Zelensky non un leader, ma un “comico di modesto successo”, accusandolo di aver trascinato gli Stati Uniti in una guerra che non aveva possibilità di essere vinta e che, secondo Trump, non sarebbe mai dovuta iniziare.
Nel suo post, Trump ha affermato che Zelensky ha convinto gli Stati Uniti a spendere ben 350 miliardi di dollari per una guerra che, secondo lui, non poteva essere vinta senza l’intervento degli Stati Uniti e della sua amministrazione. Trump ha anche sottolineato che gli Stati Uniti hanno speso molto di più rispetto all’Europa per sostenere il conflitto, mentre gli europei, pur beneficiando della protezione, non avrebbero fatto altrettanto. “Gli Stati Uniti hanno speso 200 miliardi di dollari in più rispetto all’Europa, e i soldi dell’Europa sono garantiti, mentre noi non riceveremo nulla in cambio”, ha scritto Trump, criticando aspramente l’amministrazione di Joe Biden per non aver negoziato un migliore accordo in merito.
Trump ha continuato con un attacco personale a Zelensky, accusandolo di non indire elezioni in Ucraina, nonostante il suo basso indice di gradimento nel paese. “Un dittatore senza elezioni, Zelenskyy, farebbe meglio a muoversi in fretta o non gli resterà più un Paese”, ha aggiunto l’ex presidente. Secondo Trump, l’Ucraina si trova ora in una situazione di grave crisi, e Zelensky è colpevole di aver condotto la sua nazione in un conflitto che ha portato alla morte di milioni di persone. “Amo l’Ucraina, ma Zelensky ha fatto un pessimo lavoro, il suo Paese è in frantumi e milioni di persone sono morte inutilmente”, ha concluso.
La polemica è nata dopo che l’Ucraina è stata esclusa dai colloqui diplomatici tra Stati Uniti e Russia tenutisi martedì in Arabia Saudita. Durante l’incontro, il Segretario di Stato Marco Rubio, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Michael Waltz e l’Inviato Speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff hanno discusso con il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Zelensky ha espresso pubblicamente il suo disappunto per non essere stato incluso nelle trattative. “Le decisioni su come porre fine alla guerra in Ucraina non possono essere prese senza l’Ucraina, né possono essere imposte condizioni”, ha dichiarato il presidente ucraino, parlando dalla Turchia, dove si trovava in visita come parte di un tour in Medio Oriente.
In risposta a questa esclusione, Zelensky ha dichiarato che l’assenza dell’Ucraina ai colloqui era una “sorpresa” e ha ribadito che il paese continuerà a lottare per una pace che garantisca la sua sicurezza. “Vogliamo molto la pace, ma abbiamo bisogno di vere garanzie di sicurezza”, ha affermato, sottolineando che continueranno a partecipare agli incontri internazionali per cercare una risoluzione al conflitto.
Nel frattempo, il confronto tra Trump e Zelensky rimane acceso, con le dichiarazioni dell presidente americano che gettano ulteriore benzina sul fuoco della controversia diplomatica.