
I prezzi del petrolio si sono mantenuti stabili, mentre i trader osservano con attenzione i potenziali colloqui di pace tra Russia e Ucraina, che potrebbero portare ad un allentamento delle sanzioni e ad una ripresa dei flussi di approvvigionamento globale.
I futuri sul greggio Brent hanno registrato un lieve aumento di cinque centesimi (+0,07%) , attestandosi a 74,79 dollari al barile , mentre il West Texas Intermediate (WTI) è salito di otto centesimi (+0,11%) , raggiungendo 70,82 dollari al barile .
L’andamento dei prezzi è stato influenzato dall’indebolimento del dollaro statunitense e dai minori flussi di petrolio attraverso la Caspian Pipeline Alliance , una delle principali arterie per il trasporto del greggio dalla regione del Caspio.
Il mercato continua a monitorare i progressi nei negoziati di pace, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la sua amministrazione hanno annunciato di aver avviato colloqui con la Russia per porre fine al conflitto in Ucraina.
Nel frattempo, il rapporto settimanale della società di servizi energetici Baker Hughes ha rivelato che le aziende statunitensi hanno aumentato il numero di impianti di perforazione di petrolio e gas naturale per la terza settimana consecutiva , segnando la prima crescita costante dal dicembre 2023.
Gli investitori restano in attesa di ulteriori sviluppi sia sul fronte geopolitico sia sulle prospettive di domanda globale, fattori chiave per determinare l’andamento del mercato petrolifero nelle prossime settimane.