
(AGENPARL) – gio 13 febbraio 2025 Gentilissimi, “costosa e impraticabile” così Edo Ronchi definisce una
generazione elettrica da nucleare del 20% entro il 2050. Oltre ai costi e
alle difficoltà di localizzazioni si assisterebbe anche a una “copertura”
dell’Italia di 40 piccoli reattori SMR. Grazie per l’attenzione. Federica
Cingolani
*Nucleare: Edo Ronchi, 20% entro 2050 costoso e impraticabile*
Molto costoso, impraticabile, di difficile realizzazione. Il nucleare
comporterebbe un costo di generazione dell’ elettricità stimato in 170 $
MWh (50 $ MWh il solare e 60 $ MWh eolico); troverebbe difficoltà forse
insormontabili per le localizzazioni e vedrebbe l’Italia coperta da più di
40 reattori SMR. Da non dimenticare, poi, che ci sono stati ben 2
referendum popolari che lo hanno respinto.
Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e ex
ministro dell’ambiente risponde a chi dice che sarebbe indispensabile
almeno un 20% di elettricità prodotta con centrali nucleari per far fronte
al fabbisogno in forte crescita di energia elettrica in Italia nel 2050,
visto che la fonte solare e quella eolica sono discontinue.
“*Questa discontinuità* -si chiede Ronchi- *sarebbe risolta dal 20% di
produzione di elettricità con centrali nucleari? Oltre al fatto che lo
spegnimento delle centrali nucleari -*prosegue*- richiede procedure e tempi
lunghi, se fossero utilizzate solo alcuni mesi all’anno l’elettricità
prodotta in questi mesi avrebbe costi proibitivi. Se, invece, le centrali
fossero mantenute sempre in produzione, si ridurrebbe il ricorso alle
rinnovabili, anche quando sono disponibili e molto più convenienti. Inoltre
le discontinuità sono superate e superabili”.*
Le discontinuità giornaliere e settimanali – ricorda Ronchi-sono già
ampiamente superate con la gestione intelligente delle reti, le batterie e
i pompaggi. Per le discontinuità stagionali, solare ed eolico sono in buona
parte complementari: l’eolico produce più in inverno, il fotovoltaico più
in estate. Inoltre ci sono altre fonti rinnovabili -l’idroelettrico, la
geotermia ecc e possono essere utilizzate anche le integrazioni con le reti
elettriche di altri Paesi.
“*Per produrre il 20% di elettricità da fonte nucleare* -sottolinea Ronchi
– *con reattori SMR da 300 MW ne servirebbero 40: due reattori nucleari
per ogni Regione. In Veneto, tanto per citare un esempio, il Consiglio
regionale ha bocciato il 13 dicembre 2024, la proposta di localizzare un
reattore SMR a Porto Marghera. Non sarebbe ragionevole supporre che in
altre Regioni andrebbe diversamente. Prendiamone atto *-conclude Ronchi*-
il 20% di nucleare in Italia entro il 2050 è un obiettivo impraticabile.
Dopo 13 anni di procedure, non siamo ancora riusciti a decidere dove
mettere un deposito, sicuro e necessario, per i rifiuti radioattivi
prodotti dalle centrali nucleari chiuse. Prima di parlare di produrne altri
non sarebbe il caso di sistemare quelli esistenti?”.*
Roma, 13 febbraio 2025
*Ufficio Stampa*