
Un team di immagini di scienziati dell’Università di Washington e della Princeton University ha annunciato di aver sviluppato una nuova macchina fotografica integrata progettata per la visione artificiale, capace di elaborarle immediatamente dopo la loro cattura. Questa innovazione si basa su tecnologie avanzate che combinano l’ottica con l’informatica e rappresenta un notevole passo avanti nel campo della visione artificiale.
La nuova telecamera ha come obiettivo principale quello di “capire cosa vede”, un processo che simula il modo in cui il cervello umano elabora le immagini. Gli scienziati hanno ottenuto risultati impressionanti con il prototipo, permettendo alla macchina fotografica di operare alla velocità della luce e riducendo significativamente il consumo energetico. Questo lo rende particolarmente efficace nel riconoscimento degli oggetti in modo rapido e preciso.
Come spiegato dal team di ricerca, la nuova tecnologia offre due vantaggi fondamentali: il primo è un’accelerazione nel processo di riconoscimento e classificazione delle immagini di oltre 200 volte rispetto alle reti neurali tradizionali, le quali dipendono dal computer per l’elaborazione, e riescono a mantenere la stessa accuratezza. Inoltre, grazie a questa tecnologia, il consumo energetico è notevolmente ridotto, poiché utilizza la luce in arrivo per eseguire i calcoli piuttosto che fare affidamento sull’elettricità.
Una delle innovazioni chiave è l’uso di 50 meta-lenti, che sostituiscono le tradizionali lenti fotografiche in vetro o plastica. Queste meta-lenti sono realizzate con strati di componenti ottici piatti e leggeri che sfruttano nanostrutture microscopiche per manipolare la luce. Combinando queste lenti, gli scienziati sono riusciti a creare una rete neurale ottica, un tipo di intelligenza artificiale ispirata alle funzioni del cervello umano.
“Questa innovazione è completamente diversa dall’ottica tradizionale”, ha spiegato Arka Majumdar, professore di ingegneria elettrica, informatica e fisica presso l’Università di Washington. “La nuova tecnologia integra i calcoli direttamente nell’ottica, permettendo di eseguire molti calcoli all’interno della struttura della lente stessa”.
Questa macchina fotografica, capace di funzionare come un’intelligenza artificiale che simula il cervello umano, ha il potenziale di rivoluzionare diversi settori, dalla sorveglianza alla robotica, fino all’assistenza sanitaria e all’automazione industriale. Con tali sviluppi, il futuro della visione artificiale potrebbe essere più intelligente ed efficiente, avvicinandosi alla complessità della percezione umana.
