
A un anno dalla scomparsa di Johan Galtung,tra i pionieri degli studi sulla pace e del “giornalismo di pace”,lunedì *17 febbraio 2025* dalle 9.30 alle 13.30 si terrà presso la Sala Marconi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Piazzale Aldo Moro,7 Roma – l’evento formativo per giornaliste/i e comunicatrici/ori pubblici “*Johan Galtung **e il giornalismo di pace. Scienza,informazione e comunicazione per la pace*”. Sarà l’occasione per ricordarlo e per fare una riflessione sul giornalismo di pace e sull’informazione responsabile. La comunicazione e l’informazione hanno una grande influenza sulla prevenzione dei conflitti armati e sul loro evolversi una volta che sono scoppiati. Possono alimentarli,rendendo il clima più infuocato e conflittuale,oppure contribuire a superarli,attraverso la mediazione e il dialogo. A organizzare l’iniziativa,il *Comitato Scientifico del Laboratorio Scienza e Dialogo per la Pace del Dipartimento Scienze Umane e Sociali*,*Patrimonio Culturale **(CNR-DSU)*,in collaborazione con *Ordine dei Giornalisti Lazio* e *Associazione Italiana Comunicazione Pubblica e Istituzionale* (Compubblica). I conflitti sono complicati da raccontare. Chi sceglie di fare informazione seguendo la “scorciatoia”,predilige una narrazione del conflitto semplificata,basata prevalentemente su fonti istituzionali,sulle vittorie e sulle sconfitte,rischiando di essere influenzato dalla propaganda dei Governi e dei soggetti forti. Chi sceglie la “strada maestra” cerca,invece,di analizzare gli interessi in campo e di risalire alla genesi del conflitto e alle sue trasformazioni,dando voce a tutte le parti in causa. Il giornalismo di pace è vicino a un giornalismo di inchiesta e di approfondimento che,quando racconta la violenza delle guerre e dei conflitti,lo fa per informare correttamente e in modo responsabile,secondo le regole di completezza e accuratezza.