
(AGENPARL) – gio 30 gennaio 2025 **Pegaso della Toscana delle Donne a Maurizio de Giovanni, il grazie di
Giani per il suo impegno**
/Scritto da Redazione, giovedì 30 gennaio 2025 alle 17:23/
“Mi riesce molto difficile trovare un riconoscimento di maggior valore di
questo. Credo che sia un riconoscimento a una certa sensibilità per un
argomento fondamentale, la violenza di genere e, allargando il discorso, la
disparità di genere. Noi uomini chiediamo perdono per ogni pensiero che
quotidianamente facciamo, profondamente sessista o anche solo dispari”.
Così Maurizio de Giovanni, scrittore e sceneggiatore e autore di teatro,
ha ricevuto il Pegaso della Toscana delle Donne che gli è stato consegnato
dal presidente Eugenio Giani accompagnato dalla vicepresidente Stefania
Saccardi e dalla capo di Gabinetto e ideatrice de La Toscana delle Donne
Cristina Manetti.. Con loro Sonia Luca, assessora alle pari opportunità
del Comune di Pontedera.
Maurizio de Giovanni è stato tra i protagonisti dell’ultima edizione de La
Toscana delle Donne che a novembre è stata arricchita da due spettacoli
messi in scena al teatro Era di Pontedera: “Pugni nel cuore”, scritto e
interpretato da de Giovanni, e “Uomini si diventa – nella mente di un
femminicida”, con in scena uomini che hanno dato voce e anima ai testi di
sette scrittori uomini, fra cui Maurizio de Giovanni.
“Maurizio de Giovanni – ha detto il presidente Giani – è personalità di
grande spessore, uno scrittore e uno sceneggiatore dal forte carisma e
dalla grande capacità di coinvolgimento, che riesce a lanciare messaggi di
assoluta efficacia. Sono tutte qualità che ho ritrovato e che mi hanno
profondamente colpito nello spettacolo di grandissimo successo all’interno
della terza edizione de La Toscana delle Donne, a Pontedera, là dove con
la sua denuncia, rafforzata dalla crudezza e al tempo stesso dalla
profondità, ha affrontato il tema della violenza sulle donne. Un
contributo importante per far cresce la cultura del contrasto alla
violenza, una cultura che veda l’uomo protagonista dell’evoluzione del modo
di pensare e del costume della società. Il Pegaso è il ringraziamento
della Toscana al modo in cui de Giovanni ha interpretato la rassegna de La
Toscana delle Donne che da tre anni sta svolgendo un compito efficace nelle
politiche di affermazione dei diritti della donna, contro la violenza e i
femminicidi, e per valorizzare il ruolo della donna nella società”.
“Siamo attenti ai femminicidi, l’evento più violento – ha proseguito de
Giovanni – ma le lesioni, le violenze psicologiche, le sperequazioni a cui
sono sottoposte le donne sono inaccettabili in un paese civile. Siamo
testimoni nel mondo di queste violenze continuate, anche legalmente
riconosciute, anche secondo la giustizia amministrata in alcuni casi. Se
non lo vogliamo accettare, dobbiamo nettamente alzare la nostra
sensibilità su questo argomento . Questo riconoscimento per il quale
ringrazio e di cui sono felice, non è altro che un riconoscimento alla
sensibilità della Regione Toscana a questo tema. Magari le altre Regioni,
magari il Governo, le alte istituzioni si facessero carico di questa cosa
come lo sta facendo la Regione Toscana”.
“L’impegno di un grande artista su un fronte delicato come quello della
violenza sulle donne non può che far piacere all’interno della rassegna
che Cristina Manetti ha strutturato così bene e che diventa ogni anno più
ricca e più efficace – ha detto Stefania Saccardi – . I cambiamenti
culturali sono i fenomeni più complicati in un paese, ma sono quelli che
possono riuscire a modificare qualcosa nel profondo. Nel tema della
violenza sulle donne è questo che dobbiamo fare: partire da lontano, dalla
concezione della donna e intervenire su ciò che sta all’origine di un
gesto, qualsiasi esso sia, contro di lei. Aggiungo che il rischio vero è
che ci si abitui alla violenza sulle donne o che si pensi che quello che
ascoltiamo nei telegiornali, in fondo non possa toccare a noi. E’ invece
far sentire sempre la voce, anche in maniera decisa e diretta per non
correre il rischio di rassegnarsi a questo fenomeno. E’ importante che lo
spettacolo di de Giovanni, che ha arricchito la Toscana delle Donne, abbia
toccato il tema degli uomini ed è significativo che a denunciare sia stato
un uomo. Perché è importante continuare a lavorare sugli uomini
maltrattanti. Se vogliamo promuovere un cambiamento, allora è importante
fare un lavoro su tanti fronti compreso questo: o si coinvolgono a tutti i
livelli gli uomini, non pensando che questo sia un argomento che deve
rimanere confinato in ambito femminile o di qualche specialista, oppure
siamo destinati a non trovare una soluzione. Il nostro impegno sarà una
piccola goccia nel mare, come diceva madre Teresa, ma senza quella goccia
il mare ne avrebbe una di meno. Ed è un primo segno per un cambiamento
necessario”
“Sono onorata – ha detto Cristina Manetti – che Maurizio de Giovanni,
intellettuale e autore di spessore come dimostrano le sue opere, abbia
accettato di stare all’interno del cartellone della terza edizione della
Toscana delle Donne e siamo felici che un uomo di valore come lui sia in
prima fila per questa battaglia che, non mi stancherò mai di dirlo, non è
una battaglia di donne per le donne ma una battaglia che dobbiamo
combattere tutti insieme per i diritti delle donne che sono diritti della
nostra società. La libertà delle donne è il segno della libertà sociale
di un popolo. Se non combattiamo uniti per la libertà delle donne non
facciamo abbastanza per la nostra società, perché sia più giusta e