
(AGENPARL) – mer 29 gennaio 2025 L’atto impegna la Giunta a “valutare ogni iniziativa ritenuta utile alla
salvaguardia e alla tutela dell’ambiente, del patrimonio agroalimentare e
storico-culturale della comunità”
(Acs) Perugia, 28 gennaio 2025 – L’Assemblea legislativa ha approvato
all’unanimità una mozione (iscritta all’ordine del giorno con procedura
d’urgenza e firmata dai consiglieri Betti, Filipponi, Proietti Maria
Grazia-PD, Simonetti-M5s, Ricci-AVS e Tagliaferri-Umbria domani) che
“impegna la Giunta regionale, per quanto nelle competenze attribuite dalle
normative vigenti e preso atto dell’autonomia del procedimento
autorizzativo in corso circa la realizzazione di un impianto biodigestore in
località Ponte Caldaro, tra i Comuni di Narni e Sangemini, a valutare ogni
iniziativa ritenuta utile alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente,
del patrimonio agroalimentare e storico-culturale della comunità di Ponte
Caldaro”.
L’atto impegna la Giunta a “intraprendere tutte le azioni per accelerare
gli atti necessari per procedere all’aggiornamento, attualizzazione e
integrazione degli elaborati del Piano paesaggistico regionale volti a
garantire e tutelare i caratteri identitari peculiari del paesaggio
perseguendo obiettivi di qualità paesaggistica, definendo altresì le
specifiche strategie, prescrizioni e interventi connessi agli obiettivi
legati alla realizzazione del Piano nazionale per l’energia e il clima
garantendo uno sviluppo che agevoli e guidi l’uso consapevole del
territorio assicurando una elevata sostenibilità e contribuendo agli
obiettivi di mitigazione, adattamento e riduzione degli impatti e dei rischi
ambientali”.
La mozione impegna l’Esecutivo regionale anche a “trasmettere il presente
atto per conoscenza al Ministero della Cultura-Soprintendenza Archeologia
Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria per quanto concerne le eventuali
valutazioni riguardo la tutela del patrimonio storico culturale e
archeologico viste le criticità segnalate da associazioni e comitati negli
organi di stampa locali”.
Si rileva infatti che la zona, situata tra Narni e Sangemini, sia un’area
di rilevante interesse archeologico, con la presenza del Ponte Caldaro, un
manufatto dell’epoca romana e, nelle adiacenze, una necropoli e resti di
grande valore storico e culturale. Pertanto la realizzazione di un impianto
che tratterà materiali putrescibili, con un traffico pesante stimato in
almeno 80 corse giornaliere, potrebbe mettere a rischio l’integrità dei
beni archeologici e paesaggistici e andrebbe a cadere su una zona di pregio
con realtà vinicole, strutture ricettive e agriturismi che attraggono
visitatori e investimenti. PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79593