
(AGENPARL) – mar 28 gennaio 2025 Al link le immagini: [ https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/039fe766-dd63-11ef-a466-736d736f6674 | https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/039fe766-dd63-11ef-a466-736d736f6674 ]
COMUNICATO STAMPA
I reati a vario titolo riconosciuti dal predetto Giudice sono emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (artt. 2 e 8 D.Lgs 74/2000), indebite compensazioni (art. 10- quater D.Lgs. 74/2000), riciclaggio (art. 648- bis c.p.) e associazione per delinquere (art. 416 c.p.).
Con l’ausilio dei Reparti dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Napoli, Salerno, Roma, Bologna, Venezia, Vicenza e nonché di sofisticati mezzi tecnici dello stesso Servizio Centrale e di un’unità cinofila specializzata cash dog della Compagnia di Capodichino s ono, altresì, in corso di esecuzione 50 perquisizioni locali e personali, allo scopo di ricercare cose pertinenti ai reati, in particolare denaro contante, beni mobili di valore e materiale documentale.
Le evidenze raccolte nel corso della meticolosa e complessa attività investigativa, svolta dal 2021 ad oggi, dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Firenze e dalla Squadra Mobile della Questura di Siena, congiuntamente con il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena e lo S.C.I.C.O., hanno portato ad ipotizzare l’esistenza di una consorteria criminale, con elementi di contiguità ad organizzazioni delinquenziali di matrice camorristica, che ha manifestato interessi nella regione Toscana ed operatività in Campania ed Emilia-Romagna.
L’indagine ha preso le mosse dall’approfondimento della posizione di un commercialista originario di Torre del Greco (NA), con studio a Torre Annunziata (NA) e Poggibonsi (SI); le attività d’indagine svolte hanno permesso di:
– appurare i suoi rapporti continuativi con pregiudicati, anche per reati di mafia nell’ambito del territorio campano, nonché con un gruppo di soggetti già coinvolti nella commissione di delitti economico-finanziari vicini ad organizzazioni criminali ;
– individuare numerose aziende, prevalentemente intestate a prestanomi, attive nel settore della lavorazione delle carni presso i macelli o centri di lavorazione, attraverso cui veniva operato un sistema di indebite compensazioni e false fatturazioni;
– riscontrare la disponibilità da parte dello stesso gruppo delinquenziale di una rete di circa 600 dipendenti (prevalentemente stranieri e campani) impiegati come manodopera in forza a società sempre riconducibili alle stesse persone;
– far emergere che la professionalità del commercialista e le sue capacità nel creare società fittizie attraverso cui realizzare profitti illeciti mediante artifici contabili è stata utilizzata dalla struttura associativa operante in Toscana.
I conseguenti approfondimenti, consistiti anche nell’utilizzo dei dati derivanti dall’esecuzione di controlli fiscali, a riscontro di molteplici informazioni tratte dalle conversazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di ricostruire un sistema di frode basato sull’illecito distacco di manodopera, sulle indebite compensazioni per estinguere debiti tributari e sulle cessioni di crediti fiscali inesistenti, nonché sull’emissione e l’utilizzo di fatture relative ad operazioni economiche inesistenti concatenate, realizzate da società tutte riconducibili alla consorteria criminale e strutturate su tre distinti livelli: