
(AGENPARL) – lun 27 gennaio 2025 È stato firmato oggi a palazzo Palagonia un protocollo di intesa, tra il
Comune di Palermo e il Dipartimento di Scienze Politiche e delle relazioni
Internazionali dell’Università di Palermo per promuovere iniziative del
“paradigma della giustizia riparativa”, con lo scopo di assicurare il
“percorso unitario per la formazione dei mediatori esperti in programmi di
giustizia riparativa”, nonché per la formazione continua, secondo quanto
previsto dalla Riforma Cartabia.
Il protocollo, firmato dal sindaco Lagalla, dall’assessora alle Politiche
sociali, Rosi Pennino e da Costantino Visconti direttore del Dipartimento
Dems e che avrà la durata di tre anni, prevede inizialmente la formazione
dei mediatori esperti in programmi di giustizia riparativa che si svolgerà
attraverso un percorso unitario tra Università e i Centri per la giustizia
riparativa.
Il corso sarà suddiviso in due parti, con la formazione teorica di 160 ore
di competenza del Dipartimento del DEMS e con quella pratica di 320 ore
realizzata dai dipendenti del “Centro per la Giustizia Riparativa” del
Comune di Palermo. I corsi svolti dagli appartenenti al Comune saranno
effettuati al di fuori dell’orario di lavoro e sono autorizzati ed
incaricati nel ruolo di “Mediatori Formatori esperti in programma di
giustizia riparativa”, in quanto iscritti presso l’elenco istituito dal
Ministero della Giustizia.
Oltre a questo è prevista la formazione continua di almeno 60 ore dei
mediatori esperti in programma di giustizia riparativa che sarà svolta in
sinergia tra lo stesso Dipartimento Dems e il “Centro per la Giustizia
Riparativa” del Comune di Palermo.
Nell’ambito della Convenzione, infine, i mediatori esperti del Comune
garantiranno la realizzazione dei tirocini curriculari (di 200 ore) presso
il proprio Centro per la Giustizia riparativa.
“Siamo soddisfatti della firma del protocollo – hanno commentato Lagalla e
Pennino – e di questo ringraziamo la disponibilità dell’Università di
Palermo, in particolare del preside del Dipartimento di Scienze Politiche
Costantino Visconti perché questo è un progetto che richiede grande
sinergia e collaborazione tra le istituzioni. Con questo progetto si avvia
un percorso di formazione importante per creare figure specializzate su un
tema delicato come quello della giustizia riparativa affinché possa
diventare un concetto concreto e non solo sulla carta”.
Il protocollo di intesa – si legge in una nota dell’Assessorato – è stato
studiato e programmato seguendo le linee guida della giustizia riparativa
“come forma di risoluzione del conflitto, complementare al processo, basata
sull’ascolto e sul riconoscimento dell’altro con l’aiuto di un terzo
imparziale chiamato “mediatore” e consente il riconoscimento della vittima
del reato, la responsabilizzazione dell’autore dell’offesa nonché la
ricostruzione di legami con la comunità. Con la giustizia riparativa non si
cerca di ottenere la punizione dell’autore del reato ma, piuttosto, di
risanare quel legame con la società spezzato dal fatto criminoso. Si
instaura così un contatto diretto tra offeso e offensore, il quale permette
al primo di esprimere i propri sentimenti ed emozioni in relazione alla
lesione subita, e al secondo di responsabilizzarsi”.
Fabio Citrano
Ufficio Stampa
Comune di Palermo