(AGENPARL) – sab 18 gennaio 2025 L’obiettivo ? quello di evitare i percorsi impropri per
migliorare l’efficienza del sistema
Udine, 18 gen – “L’importanza di un rapporto rinnovato con la
medicina generale, l’implementazione di case di comunit? per dare
risposte anche alla bassa urgenza e il potenziamento delle cure
primarie all’interno delle strutture residenziali per non
autosufficienti sono solo alcuni dei temi su cui stiamo
concentrando l’attenzione per offrire risposte sempre pi?
appropriate alle richieste di salute dei pazienti”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi,
partecipando oggi a Udine al corso organizzato dal sindacato
delle professioni infermieristiche Nursind dal titolo “Emergenza
urgenza in Friuli Venezia Giulia: tra passato e futuro ci siamo
noi”.
Affrontando il tema cruciale della gestione delle urgenze
sanitarie, l’esponente dell’esecutivo Fedriga ha evidenziato la
necessit? di una riorganizzazione efficace del sistema sanitario
regionale per rispondere in maniera pi? adeguata alle esigenze
della popolazione. “Oggi ? fondamentale separare le situazioni
che richiedono un intervento d’urgenza da quelle che si
presentano in maniera inappropriata nei nostri Pronto soccorso,”
ha dichiarato Riccardi. “L’attuale modello organizzativo deve
necessariamente tenere conto del mutamento dei bisogni. Esiste
una componente sociale importante e una componente di casi lievi
che necessitano di percorsi diversi rispetto alle emergenze
gravi.”
Riccardi ha poi ricordato che oltre la met? dei casi trattati nei
Pronto soccorso potrebbero essere gestiti attraverso percorsi
alternativi. “Se ci? avviene – ha detto l’assessore regionale –
non ? colpa delle persone che si trovano in difficolt? e cercano
aiuto dove possono. Tuttavia, ? necessario offrire loro valide
alternative che conducano a soluzioni pi? appropriate,” ha
aggiunto. Tra queste, Riccardi ha sottolineato l’importanza di un
rapporto rinnovato con la medicina generale, l’implementazione di
Case di comunit? per risposte a bassa urgenza e il potenziamento
delle cure primarie all’interno delle strutture residenziali per
non autosufficienti. “Le strutture residenziali per anziani non
autosufficienti, con una capacit? di posti letto pari a due volte
e mezzo quella degli ospedali, devono essere parte integrante
della risposta sanitaria territoriale,” ha concluso Riccardi.
L’obiettivo ? garantire una gestione pi? efficiente delle risorse
sanitarie, assicurando al contempo un accesso appropriato alle
cure per tutti i cittadini, soprattutto in una societ? che vede
un progressivo invecchiamento della popolazione.
ARC/AL/gg
181734 GEN 25
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