
(AGENPARL) – lun 13 gennaio 2025 Servizio Informazione e Comunicazione
DOTT. S.D. SCARAFINO
Via Garibaldi n. 6, 70043 Monopoli (BA)
COMUNICATO STAMPA N.6523
13 gennaio 2025
Partiti i lavori di restauro della cripta dello Spirito Santo
L’intervento finanziato con fondi regionali e comunali riguarderà gli affreschi
L’Assessore alla Cultura Rosanna Perricci e l’Assessore ai Lavori Pubblici Cristian Iaia comunicano che, in data 23 dicembre 2024, sono stati consegnati alla ditta Nori Meo Evoli i lavori di restauro nella Cripta dello Spirito Santo
Gli interventi si concentreranno sulla messa in sicurezza e sulla conservazione degli affreschi della Cripta dello Spirito Santo, con l’obiettivo di consolidare l’adesione e la coesione del substrato pittorico e degli intonaci. Le operazioni includeranno una delicata pulitura per recuperare le cromie originali, offuscate da depositi superficiali, e saranno seguite da interventi di reintegro pittorico per restituire unità estetica al ciclo decorativo.
Il progetto di restauro, per il quale il Comune di Monopoli ha ottenuto un finanziamento regionale di 80 mila euro e ulteriormente cofinanziato con fondi propri per 34 mila e 350 euro, è stato redatto dalla restauratrice Carla Tomasi.
La Cripta dello Spirito Santo è un gioiello del patrimonio storico e archeologico di Monopoli. Risalente al periodo compreso tra il XII e il XIII secolo, questa chiesa rupestre ipogeica si distingue per la sua struttura a tre navate, con colonne ricavate direttamente dalla roccia e decorate con motivi floreali e figure antropomorfe. Le pareti, un tempo completamente affrescate, conservano ancora oggi frammenti di grande valore, come la Sacra Effige della Santissima Trinità, che raffigura Cristo crocifisso con il Padre e lo Spirito Santo sotto forma di colomba.
Questo progetto di restauro rappresenta un importante passo avanti nella valorizzazione degli insediamenti rupestri di Monopoli, un tesoro di inestimabile valore storico e culturale. Questi siti, risalenti al periodo messapico (V-IV secolo a.C.) e particolarmente ricchi di chiese rupestri costruite tra l’VIII e il XV secolo, testimoniano l’antica presenza di monaci basiliani e la loro trasformazione delle grotte in luoghi di culto e comunità.