
(AGENPARL) – ven 03 gennaio 2025 Sommario
PREMESSA ……………………………………………………………………………………………………………. 7
LA PRIMA DIVISIONE DEL SERVIZIO POLIZIA POSTALE E PER LA SICUREZZA
CIBERNETICA ……………………………………………………………………………………………………… 11
LA SECONDA DIVISIONE DEL SERVIZIO POLIZIA POSTALE E PER LA SICUREZZA
CIBERNETICA ……………………………………………………………………………………………………… 14
IL CENTRO NAZIONALE PER IL CONTRASTO ALLA PEDOPORNOGRAFIA ONLINE (CNCPO)…………..14
LA SEZIONE OPERATIVA ……………………………………………………………………………………………………..18
LA TERZA DIVISIONE DEL SERVIZIO POLIZIA POSTALE E PER LA SICUREZZA
CIBERNETICA ……………………………………………………………………………………………………… 20
IL CENTRO NAZIONALE ANTICRIMINE INFORMATICO PER LA PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE
CRITICHE (CNAIPIC) ………………………………………………………………………………………………………….20
LA SEZIONE CYBERTERRORISIMO …………………………………………………………………………………………23
LA QUARTA DIVISIONE DEL SERVIZIO POLIZIA POSTALE E PER LA SICUREZZA
CIBERNETICA ……………………………………………………………………………………………………… 25
LA QUINTA DIVISIONE DEL SERVIZIO POLIZIA POSTALE E PER LA SICUREZZA
CIBERNETICA ……………………………………………………………………………………………………… 28
REPORT STATISTICO…………………………………………………………………………………………….. 30
POLIZIA POSTALE E PER LA SICUREZZA CIBERNETICA – OVERVIEW ……………………………………… 31
IL COMMISSARIATO DI P.S. ONLINE ………………………………………………………………………………………32
IL CENTRO NAZIONALE PER IL CONTRASTO ALLA PEDOPORNOGRAFIA ONLINE (CNCPO)…………..35
PEDOPORNOGRAFIA E ADESCAMENTO ONLINE ………………………………………………………………. 35
DETTAGLIO ADESCAMENTO ONLINE ……………………………………………………………………………. 36
CYBERBULLISMO ………………………………………………………………………………………………… 37
SEXTORTION NEI CONFRONTI DEI MINORI …………………………………………………………………….. 38
REVENGE PORN NEI CONFRONTI DEI MINORI …………………………………………………………………. 39
LA SEZIONE OPERATIVA DELLA II DIVISIONE…………………………………………………………………………40
REATI CONTRO LA PERSONA…………………………………………………………………………………………………40
DETTAGLIO CYBERSTALKING ……………………………………………………………………………………. 41
DETTAGLIO REVENGE PORN …………………………………………………………………………………….. 41
DETTAGLIO MOLESTIE
…………………………………………………………………………………………… 42
DETTAGLIO SEXTORTION ………………………………………………………………………………………… 42
DETTAGLIO MINACCE ONLINE ………………………………………………………………………………….. 43
DETTAGLIO DIFFAMAZIONE ONLINE ……………………………………………………………………………. 43
IL CENTRO NAZIONALE ANTICRIMINE INFORMATICO PER LA PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE
CRITICHE (CNAIPIC) ………………………………………………………………………………………………………….44
DETTAGLIO ATTACCHI A INFRASTRUTTURE CRITICHE, OPERATORI SERVIZI ESSENZIALI E PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI LOCALI ……………………………………………………………………………………… 45
LA SEZIONE CYBERTERRORISMO DELLA III DIVISIONE ……………………………………………………………46
ATTIVITÀ DI PREVENZIONE ANTITERRORISMO (EVERSIONE INTERNAZIONALE ESTREMISMO RELIGIOSO E
POLITICO – EVERSIONE NAZIONALE ESTREMA DESTRA, AREA ANTAGONISTA, ATTIVITÀ IN CIRCOSTANZE DI
EMERGENZA) …………………………………………………………………………………………………….. 46
LA SEZIONE FINANCIAL CYBER CRIME DELLA IV DIVISIONE …………………………………………………..47
TRUFFE ONLINE………………………………………………………………………………………………….. 47
FRODI INFORMATICHE E MONETICA……………………………………………………………………………. 48
Analisi statistica e rielaborazione dati a cura di: Ispettore della Polizia di Stato Gaetano Martucci.
Raccolta dati statistici a cura di: Ispettore della P. di S. Gaetano Martucci, Assistente Capo della
P. di S. Luigi Ummaro, Agenti della P. di S. Matteo Menghini e Valeria Pettirossi.
Editing & Grafica a cura di: Ispettore della Polizia di Stato Gaetano Martucci
Copertina a cura di: Ispettore della P. di S. Gaetano Martucci, Assistente della P. di S. Antonio
Spuma
Coordinatori delle attività: Primo Dirigente della Polizia di Stato Barbara Strappato, Vice Questore
Aggiunto della Polizia di Stato Roberta Mestichella e Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato
Alessandro Tundo.
PREMESSA
Ivano Gabrielli, Dirigente Superiore della Polizia di Stato, Direttore del Servizio Polizia
Postale e per la Sicurezza Cibernetica
La complessiva realtà in cui sviluppiamo le nostre individualità, le nostre economie e la nostra
società in generale, ha oggi acquisito una nuova dimensione, un nuovo dominio, che si aggiunge
a quelli esplorati dall’esperienza senziente, all’interno del quale parimenti viviamo,
realizzando, attraverso l’esercizio delle libertà costituzionalmente garantite, lo sviluppo della
nostra personalità.
Sul fronte della proiezione criminale, che come ogni altra attività umana viene ad integrarsi nel
dominio cibernetico, sono state molteplici le sfide affrontate nel 2024 dalla Polizia Postale.
L’aumento delle minacce cibernetiche dovute ai conflitti internazionali e la crescente
sofisticazione degli attacchi informatici contro le infrastrutture del Paese hanno reso necessaria
una risposta più pronta e innovativa.
L’approvazione del DDL Cybersicurezza (L. 90 del 2024) ha potenziato le nostre capacità di
prevenzione e contrasto, dotandoci di strumenti normativi avanzati e di una più completa
architettura istituzionale che, arricchita dalla capacità di coordinamento della DNA, oggi
permette la più efficace osmosi operativa tra Forze dell’ordine, Magistratura e Presidenza del
Consiglio.
A questo si aggiunge l’avvio del Comitato di Analisi per la Sicurezza Cibernetica (CASC), un
tavolo interistituzionale voluto dal Ministro dell’Interno, al quale periodicamente tutte le
componenti delle Forze dell’Ordine, e con la partecipazione della Difesa, del comparto
intelligence e di ACN, portano le proprie competenze e know how operativo per la condivisione
di scelte coordinate nel contrasto alla minaccia criminale in ambito cyber e a supporto delle
funzioni di sicurezza e gestione dell’ordine pubblico.
Tale rinnovata struttura di cooperazione interistituzionale ha a disposizione la rete dei 18 Centri
Operativi per la Sicurezza Cibernetica (COSC) della Polizia Postale, attivi nei principali
capoluoghi di regione e delle 82 Sezioni Operative per la Sicurezza Cibernetica, presenti nelle
province, al cui vertice è posto il rinnovato Servizio Polizia Postale e per la sicurezza
cibernetica, oggi al centro della Direzione centrale per la polizia scientifica e la sicurezza
cibernetica del Dipartimento della PS, dedicata all’alta investigazione tecnologica ed alle
scienze forensi.
Una struttura strategicamente diffusa, in grado di rispondere prontamente agli attacchi
cibernetici, garantendo una copertura territoriale capillare in modalità 24/7 grazie all’impegno
del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche
(CNAIPIC) dal quale dipendono gli omologhi Nuclei Operativi Sicurezza Cibernetica (NOSC),
presidio di sicurezza per le pubbliche amministrazioni e le imprese strategiche del Paese, in un
unico grande “sistema” di pubblica sicurezza cyber, nella disponibilità dell’Autorità Nazionale
e delle Autorità Provinciali, alter ego e allo stesso tempo concorrente nel contribuire alla
Sicurezza nazionale.
Sotto il profilo più strettamente criminale, la criminalità economica e finanziaria rappresenta la
più significativa area di azione di organizzazioni complesse, internazionalmente distribuite.
Con l’aumento delle transazioni online, frodi informatiche e furto di dati sensibili bancari, sono
diventati minacce quotidiane. In tale ambito si è investito per lo sviluppo di competenze di
analisi finanziaria e di cripto asset, che determinino una più efficace risposta investigativa, da
sostenersi in ambito nazionale ed internazionale.
Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) permane in prima
linea nella lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori sulla rete. Abbiamo intensificato gli
sforzi, implementando nuove strategie e collaborazioni internazionali per migliorare l’efficacia
delle nostre operazioni, che mirano a smantellare sistemi criminali che generano proventi
enormi arrivando a offrire servizi in diretta per abusi sessuali su piccole vittime. Le nostre
strutture investigative in tale settore hanno ruoli chiave in delicate indagini internazionali, nei
quali siamo chiamati a condividere le tecniche di investigazione undercover perfezionate nel
corso degli anni.
Le attività di sensibilizzazione e prevenzione, a partire proprio dai più piccoli, divengono quindi
fondamentali, nella costruzione di consapevolezze circa i rischi presenti in rete, per lo sviluppo
di competenze in termini di sicurezza che preparino i cittadini digitali del futuro. Attraverso
campagne come “Una vita da social”, “Cuori Connessi” e il progetto avviato con Geronimo
Stilton dedicato proprio ai più piccoli, collaboriamo con scuole e comunità per educare i giovani
sui pericoli della rete e promuovere comportamenti sicuri online. Monitoriamo e contrastiamo
i reati contro la persona, con particolare attenzione alle donne, spesso vittime di cyber stalking
e molestie e quindi di violenze che, se ben comprese e affrontate per tempo, favoriscono la più
efficace attività di prevenzione.
Nella lotta alla diffusione di contenuti terroristici online, il costante monitoraggio della rete è
essenziale per la precoce individuazione di minacce e per la corretta gestione dell’ordine e la
sicurezza pubblica. In tale ambito le strutture della Polizia Postale operano, con importanti
risultati, in costante raccordo con gli uffici specialistici della Polizia di Stato, DIGOS e
Direzione centrale per la polizia di prevenzione, per prevenire fenomeni di radicalizzazione sul
web e garantire quindi una completa analisi della minaccia estremista.
La formazione continua del personale e l’innovazione tecnologica sono pilastri della nostra
efficienza operativa, ogni anno vengono quindi garantiti a ciascun settore operativo dedicati
momenti di formazione attraverso l’erogazione di corsi bisettimanali, che permettono la crescita
continua delle competenze e di mantenere il passo delle forme più evolute di criminalità
informatica.
Investiamo nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale,
valorizzando il rapporto costante col mondo accademico, per migliorare le nostre capacità
tecnico investigative.
Quello che segue è quindi il bilancio che restituisce in numeri, il risultato di un anno di sforzi
che hanno visto impegnati le donne e gli uomini della Polizia di Stato, che da oltre vent’anni
sono chiamati a garantire nel dominio cibernetico la sicurezza dei cittadini.
LA PRIMA DIVISIONE DEL SERVIZIO POLIZIA POSTALE E PER LA SICUREZZA
CIBERNETICA
Barbara Strappato, Primo Dirigente della Polizia di Stato, Direttore
La Prima Divisione del Servizio Polizia Postale e per la sicurezza cibernetica svolge un ruolo
fondamentale nella protezione dell’ambiente digitale, affrontando sfide sempre più complesse
derivanti dal rapido cambiamento del mondo cibernetico.
Le attività della Divisione sono articolate in diversi settori operativi, ciascuno mirato a
rispondere alle esigenze emergenti in ambito di sicurezza digitale, prevenzione del crimine
informatico e protezione degli utenti della rete.
Il settore Analisi e Pianificazione Strategica, di recente istituzione, si occupa di raccogliere e
analizzare i dati provenienti dall’intero territorio nazionale, al fine di fornire informazioni
strategiche utili a orientare le politiche di prevenzione e contrasto al cybercrime e grazie a un
costante aggiornamento delle metodologie investigative e di analisi, questo settore è in grado
di definire piani operativi efficaci da condividere con gli uffici territoriali. Da tali analisi è
scaturita la decisione di concentrare la gran parte delle attività di prevenzione sui minori e in
particolare sui minori di anni 14, attraverso alcune attività a loro mirate seguite dal settore
Relazioni Esterne. In particolare è stato adottato un approccio olistico per promuovere la
sicurezza digitale, dalle campagne di sensibilizzazione sull’uso consapevole della rete al
contrasto alla pedopornografia online con la mostra fotografica itinerante “Supereroi”, alla
pubblicazione del libro “Sulle tracce dell’hacker”, realizzato in collaborazione con la
Fondazione Geronimo Stilton.
Nel contesto dell’educazione alla sicurezza digitale, anche quest’anno il progetto “Una Vita da
Social” ha raggiunto migliaia di studenti nelle piazze italiane e l’iniziativa “Cuori Connessi” ne
ha coinvolti altrettanti on line. Queste attività si confermano eccezionali strumenti di
sensibilizzazione e di formazione delle nuove generazioni, preparandole a navigare in sicurezza
nel mondo digitale. Ancora una
conferma, quella del Commissariato di
P.S. Online, il nostro “ponte” continuo
con i cittadini, dei quali raccoglie quesiti,
dubbi, problemi e ai quali fornisce
informazioni, approfondimenti e alert
relativi alle minacce emergenti nel
cyberspazio, contribuendo a creare una
rete di supporto e prevenzione contro i
crimini informatici. Il sito web ha
visite, 82.000 segnalazioni e 23.000
richieste di assistenza, riguardanti fenomeni come truffe online, spoofing, smishing ed
estorsioni a sfondo sessuale.
In un ambito caratterizzato da un non spazio e dalla transnazionalità delle attività, nell’anno di
Presidenza italiana del G7, rinnovate energie sono state dedicate al settore Relazioni
Internazionali che ha lavorato per rafforzare la cooperazione internazionale, organizzando corsi
di formazione, workshop e incontri con le forze di polizia di altri paesi, con un focus particolare
sulla collaborazione con le principali agenzie di law enforcement statunitensi. Proprio in
occasione della presidenza italiana del G7, sono stati istituiti e sviluppati gruppi di lavoro
dedicati all’uso dell’intelligenza artificiale e ai rischi ad essa collegati, con l’obiettivo di creare
soluzioni comuni per affrontare le nuove minacce digitali.
Di particolare rilievo è la partecipazione attiva ai gruppi di lavoro internazionali, che ha portato
anche alla recente introduzione della ricezione diretta dei dati SIENA da parte del settore
Archivio, migliorando la gestione delle informazioni sensibili in ambito internazionale
Nell’anno che ha visto istituita la nuova Direzione Centrale, con le sue peculiari, nuove
esigenze, sono state intraprese tutte le attività necessarie a garantirne il funzionamento: il settore
Personale e Servizi ha gestito quelle connesse alla gestione del personale ed è stata effettuata
una mirata attività di scouting, organizzata dal Settore rapporti territoriali in tutte le scuole di
polizia che hanno ospitato i corsi di formazione di allievi agenti e vice ispettori per individuare
personale altamente qualificato, con competenze tecniche avanzate, in grado di operare
efficacemente in scenari operativi di elevata complessità.
A questa attività si aggiunge quella seguita dal Settore Formazione, che ha implementato
percorsi formativi specifici per la formazione di nuove figure professionali, tra cui l’Analista di
Fonti Aperte (O.S.I.N.T., SOC.M.INT.), l’Operatore Cyber e il Child Sexual Exploitation
Operator, con l’obiettivo di fornire al personale le competenze necessarie per operare in
ambienti digitali altamente specializzati e per contrastare in modo efficace i reati informatici,
in particolare quelli a danno dei minori. In aggiunta a questi percorsi formativi specialistici, il
Settore Formazione ha promosso il Master in “Cyber Security, Legislazione e Gestione della
Sicurezza”, con l’intento di approfondire le conoscenze in ambito giuridico e operativo legate
alla sicurezza informatica.
L’insieme dei programmi formativi, affiancati da attività di ricerca e progettazione di proposte
normative riguardanti l’intelligenza artificiale, il rafforzamento degli strumenti di contrasto alle
frodi e le operazioni sotto copertura – curata dal Settore Studi e Affari Giuridici – sono essenziali
per garantire una preparazione sempre aggiornata e adeguata alle nuove minacce emergenti nel
cyberspazio.
In risposta alle crescenti necessità operative, è stato anche implementato il parco veicolare dei
Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica, potenziamento curato dal Settore Automezzi. Un
miglioramento reso possibile anche grazie alla collaborazione con Poste Italiane e con il
supporto del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
LA SECONDA DIVISIONE DEL SERVIZIO POLIZIA POSTALE E PER LA SICUREZZA
CIBERNETICA
Maria Rosaria Romano, Primo Dirigente della Polizia di Stato, Direttore
IL CENTRO NAZIONALE PER IL CONTRASTO ALLA PEDOPORNOGRAFIA ONLINE (CNCPO)
In qualità di organo del Ministero dell’Interno, il Servizio Polizia Postale ha competenze
istituzionali esclusive riconosciute dalla legge istitutiva del Centro Nazionale per il Contrasto
alla Pedopornografia Online (CNCPO), a cui sono demandate funzioni di contrasto e
prevenzione per i reati di pedopornografia e sfruttamento sessuale dei minori online.
Le competenze del CNCPO in ambito di protezione dei minori sono state significativamente
ampliate per contrastare l’aumento dei crimini correlato all’accesso a servizi e applicazioni da
parte di giovani utenti che condividono online contenuti video e immagini. Il riconoscimento
del ruolo centrale del Centro ha portato all’adozione di normative che mirano a creare una rete
di intervento strutturata per supportare tempestivamente le vittime e rafforzare le tutele contro
i pericoli del web. L’approccio si concentra sulla prevenzione e il contrasto della
pedopornografia, delle violenze sui minori e dei rischi legati a fenomeni giovanili come le
challenge e i giochi pericolosi, con un’attenzione particolare alla sicurezza in rete, al
monitoraggio e all’analisi delle nuove minacce.
La struttura del Centro è suddivisa in aree di competenza che coordinano i 18 Centri Operativi
per la Sicurezza Cibernetica e le 82 Sezioni Operative, che contribuiscono alla prevenzione e
contrasto dei crimini, oltre che all’identificazione delle vittime di sfruttamento minorile online
in base al territorio di competenza.
Nel 2024 l’attenzione principale è stata rivolta al potenziamento del monitoraggio dei siti web
che diffondono materiale CSAM (child sexual abuse material) attraverso l’Area Operativa
‘Black List’ del CNCPO. Questo sforzo ha portato alla sorveglianza di 42.031 siti web e
all’inserimento di 2.775 di questi nella cosiddetta black list, grazie alla raccolta di tutte le
segnalazioni ricevute. Questa attività ha rappresentato un passo significativo nella lotta contro
la diffusione di contenuti illeciti online.
L’attività di contrasto si è focalizzata sull’identificazione delle vittime, seguendo le linee guida
internazionali. Questo ha incluso l’implementazione della banca dati e la condivisione di
informazioni con le controparti estere tramite canali di cooperazione. Un’area investigativa
specializzata si occupa dell’analisi e dell’inserimento dei file illeciti nella Banca Dati I.C.S.E.
(International Child Sexual Exploitation Database), accessibile tramite Interpol e utilizzata
globalmente dalle forze di polizia. Inoltre, questa area riceve informazioni dall’Unità
d’Informazione Finanziaria (U.I.F.) della Banca d’Italia riguardanti pagamenti sospetti legati
alla commercializzazione di materiale di sfruttamento sessuale dei minori online.
Grazie agli strumenti normativi che permettono indagini sotto copertura online, sono state
condotte operazioni nel Dark Web e nel Deep Web per contrastare lo sfruttamento sessuale dei
minori tramite sistemi informatici. Gli Uffici territoriali hanno ricevuto supporto tecnicoinvestigativo dal CNCPO, che ha cooperato con agenzie estere per lo scambio di informazioni
e buone pratiche, inclusa la gestione di operazioni internazionali sotto copertura.
Il CNCPO ha anche studiato fenomeni
emergenti
challenge,
diffondendo alert per aumentare la
resilienza delle potenziali vittime e
adottando misure di sicurezza per
proteggere bambini e ragazzi. L’Unità
di Analisi del Crimine Informatico
(UACI), composta da psicologi della
Polizia di Stato, integra conoscenze
psico-sociali con azioni di prevenzione
e contrasto ai rischi online per i minori.
Il CNCPO ha rinnovato il suo impegno,
collaborando con enti del terzo settore come Telefono Azzurro, Save The Children, Terre des
Hommes, Operation Underground Railroad e il National Centre for Missing and Exploited
Children, creando protocolli operativi di collaborazione basati su partenariato pubblico e
privato.
L’analisi dei dati statistici relativi alle attività coordinate dal Centro Nazionale per il Contrasto
della Pedopornografia Online (CNCPO) mette in luce, rispetto al 2023, un rafforzamento
complessivo delle azioni di prevenzione e contrasto al fenomeno della pedopornografia online.
In tale ambito l’incremento del numero degli arrestati, passato da 108 nel 2023 a 144 nel 2024,
rappresenta un aumento percentuale del 33% ed evidenzia un rafforzamento delle azioni di
contrasto diretto e una maggiore capacità di tradurre le attività investigative in misure di
repressione efficaci.
Tale dato dimostra un netto incremento delle capacità operative del CNCPO e dei Centri
Operativi per la Sicurezza Cibernetica e rappresenta il risultato di un approccio integrato che
combina l’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati, cooperazione internazionale e una strategia
investigativa più incisiva.
L’aumento significativo dei monitoraggi, che sono passati da 28.625 a 42.031 con una crescita
del 47%, evidenzia come il Centro abbia potenziato le proprie capacità di “sorveglianza” anche
attraverso l’intensificazione della cooperazione internazionale. Tale circostanza risulta
particolarmente rilevante perché consente di intercettare con maggiore tempestività contenuti
illeciti, permettendo un intervento precoce e riducendo la possibilità di diffusione di materiale
pedopornografico online.
Parallelamente, anche il numero delle perquisizioni ha registrato un incremento del 7%,
aumentate da 911 a 974, evidenziando l’impegno crescente della Polizia Postale nelle attività
di contrasto che si affiancano alla sorveglianza preventiva e ne rappresentano un naturale
proseguimento.
A fronte di questo rafforzamento operativo, il numero delle persone indagate rispetto al 2024
risulta sostanzialmente invariato evidenziando un approccio mirato e strategico della Polizia
Postale, dimostrando la capacità di indirizzare le attività investigative verso obiettivi di
maggiore rilevanza, mirando a smantellare organizzazioni più strutturate e pericolose.
Per quanto riguarda i siti inseriti nella black list, il dato mostra una crescita contenuta dell’1%,
con un aumento da 2.739 a 2.775. Questo incremento suggerisce una vigilanza costante della
rete svolta dalla Polizia Postale che consente di intercettare i contenuti illeciti online,
assicurando l’inibizione alla fruizione di contenuti pedopornografici e limitando l’accesso a
materiale illegale.
In sintesi, l’analisi dei dati evidenzia come il CNCPO abbia saputo coordinare e rafforzare le
attività di prevenzione e repressione. L’aumento del numero delle persone arrestate, dei
monitoraggi e delle perquisizioni dimostra un impegno crescente e una capacità operativa più
efficace, risultato di una combinazione di fattori quali l’adozione di nuove tecnologie,
l’ottimizzazione delle risorse e il rafforzamento della cooperazione internazionale.
LA SEZIONE OPERATIVA
Nel corso dell’anno 2024 incisiva è stata l’attività della Sezione Operativa riguardo il contrasto
ai reati contro la persona commessi attraverso l’utilizzo dei dispositivi informatici e i social
network, svolgendo altresì un’attività di monitoraggio attiva degli spazi web, in particolare delle
piattaforme social, finalizzata alla prevenzione e contrasto di condotte penalmente rilevanti,
riguardante principalmente i reati commessi contro la persona (revenge porn, cyber stalking,
romantic scam, sex extortion, ecc.).
Con riferimento a questa tipologia di reati, particolare attenzione è stata dedicata a tutte quelle
forme di aggressione espressamente previste dalla recente normativa che va sotto il nome di
“codice rosso”, che, avendo introdotto una maggiore tempestività nella risposta giudiziale, ha
reso più efficace l’attività della Polizia Giudiziaria e quindi più efficace la protezione delle
vittime.
Anche per le cd. truffe romantiche (romantic scam) l’attività di contrasto è stata particolarmente
attenta, soprattutto in relazione alla situazione di forte disagio in cui la vittima viene a trovarsi
dopo aver scoperto e realizzato di aver subito un raggiro sentimentale, creando un danno psicofisico, oltre a quello economico.
La proliferazione di tale tipologia di reato è sicuramente collegata all’uso sempre maggiore dei
social network e dei siti di dating (incontri).
Tale connotazione transnazionale dei reati di competenza della Sezione Operativa ha permesso
di poter accedere ai canali di collaborazione internazionale, interessando i collaterali attraverso
gli uffici di Europol e Interpol, anche per favorire una capillare azione di coordinamento a
livello nazionale delle attività effettuate ad opera degli uffici della Specialità dislocati su tutto
il territorio nazionale.
Si segnalano, inoltre, specifiche iniziative di prevenzione e contrasto al fenomeno degli atti
intimidatori nei confronti della categoria dei giornalisti e servizi di monitoraggio dei canali di
diffusione, costituiti da siti web, piattaforme digitali, profili e pagine presenti sui social network
più noti (Facebook, Instagram, Telegram, Pinterest e Youtube, ecc.), finalizzati ad arginare la
diffusione del linguaggio d’odio (hate speech), in costante collaborazione con l’Osservatorio
per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori.
Sono state oggetto di attività di pubblico soccorso le numerose segnalazioni ricevute da social
network, dal Servizio di Cooperazione Internazionale e attraverso il portale del Commissariato
di PS Online, per manifesti intenti suicidari, fenomeno che ha visto una consistente crescita dei
casi, la cui gestione ha previsto anche l’attivazione di sistemi di tracciamento (cd. positioning)
legati ai dispositivi elettronici (smartphone) utilizzati.
Le attività coordinate dalla Sezione Operativa hanno evidenziano un impegno incisivo nel
contrasto di reati legati a minacce, stalking ed estorsione. Tra le principali operazioni spiccano
gli arresti di diverse persone accusate di atti persecutori, sia contro ex colleghi che contro
partner, utilizzando strumenti informatici.
Sono stati inoltre arrestati individui accusati di circonvenzione di incapace e di estorsione
mediante la minaccia di pubblicazione di foto intime. Infine, a seguito di un’indagine durata
due anni, è stata smantellata un’attività illecita di monetizzazione di bonus statali, con la
denuncia di cinque persone coinvolte in diverse Regioni.
LA TERZA DIVISIONE DEL SERVIZIO POLIZIA POSTALE E PER LA SICUREZZA
CIBERNETICA
Cristiano Leggeri, Primo Dirigente della Polizia di Stato, Direttore
IL CENTRO NAZIONALE ANTICRIMINE INFORMATICO PER LA PROTEZIONE DELLE
INFRASTRUTTURE CRITICHE (CNAIPIC)
Anche per il 2024 l’azione della Polizia Postale svolta dal CNAIPIC nel settore della
protezione dagli attacchi informatici verso le infrastrutture critiche informatizzate si è declinata
lungo il duplice crinale dell’attività di prevenzione, a beneficio delle realtà – pubbliche o private,
di rilevanza nazionale e locale – eroganti servizi pubblici essenziali, e l’attività di contrasto, con
rilevanti attività d’indagine concluse nell’anno.
L’attività di prevenzione, che racchiude
le capacità di monitoraggio e analisi
della minaccia cyber da parte del
CNAIPIC, è strutturalmente basata
sulle virtuose logiche del partenariato
pubblico-privato, attraverso la stipula di
accordi di collaborazione in grado di
stabilire un ecosistema permanente di
collegamento tra esperti di polizia e
responsabili tecnici delle infrastrutture
critiche, nazionali e locali.
Il risultato è apprezzabile nelle migliaia
di informazioni di sicurezza preventiva rilasciate tra Polizia Postale e Infrastrutture critiche,
con un incremento dello scambio informativo utile a limitare numero e impatto degli attacchi
effettivamente registrati.
Le metodologie criminali confermano un’elevata incidenza di attacchi ransomware1 e di DDoS2
diretti ad ampio spettro a infrastrutture pubbliche, nazionali e territoriali – con particolare
riferimento alle pubbliche amministrazioni locali, specie Comuni e Aziende Sanitarie – e verso
aziende erogatrici di servizi essenziali in diversi settori (es. Trasporti, Finanze, Sanità,
Telecomunicazioni).
In linea generale, lo scenario aggiornato della minaccia cyber vede ormai stabilmente
aggiungersi, ad una matrice puramente criminale, un’origine riconducibile all’operare di attori
state-sponsored, anche in conseguenza della estrema instabilità dello scenario geopolitico di
riferimento.
I conflitti russo-ucraino e mediorientale rendono il dominio cibernetico uno spazio
imprescindibile per lo sviluppo delle ostilità, generando altresì campagne di matrice ideologica
da parte di gruppi hacktivisti verso i paesi occidentali, inclusa l’Italia.
Le attività preventive del CNAIPIC hanno trovato una rilevante dimensione applicativa sul
fronte della gestione dei grandi eventi, dove la tutela del perimetro informatico ha garantito – e
garantisce – lo svolgimento delle più importanti iniziative registrate sul territorio nazionale.
Il riferimento va innanzitutto al Vertice del G7 svoltosi in Puglia dal 13 al 15 giugno, alla
presenza dei Capi di Stato e di Governo degli Stati Membri, oltre al Presidente del Consiglio
Europeo e alla Presidente della Commissione Europea. Non meno importante, per durata e
visibilità mondiale dell’evento, è il Giubileo della Speranza 2025 che preso avvio a partire da
Natale e che vede la Postale, con il Centro Anticrimine Informatico e le articolazioni territoriali
costituite dai NOSC, attivamente impegnata nella predisposizione di un dispositivo di sicurezza
delle infrastrutture informatiche maggiormente esposte incentrato su una costante attività di
monitoraggio della rete volta all’individuazione di potenziali minacce, sia fisiche che cyber.
Sul fronte, infine, dell’attività investigativa, il 2024 ha visto la conclusione da parte del
CNAIPIC di una tra le più rilevanti operazioni di polizia mai realizzate nel settore, con
112 attacchi a I.C., O.S.E. e P.A.L. Gli attacchi comprese le aziende e realtà economiche più piccole nel 2024
sono al 21 dicembre, 283.
21 attacchi a I.C., O.S.E. e P.A.L. Gli attacchi comprese le aziende e realtà economiche più piccole nel 2024
sono al 21 dicembre, 46.
l’individuazione degli autori della manovra ostile ai danni del sistema informatico del Ministero
della Giustizia, qualificabile come il più vasto attacco informatico sinora registrato ai danni di
un’infrastruttura servente una funzione essenziale dello Stato.
LA SEZIONE CYBERTERRORISIMO
La proiezione operativa della Sezione Cyberterrorismo si rivolge al monitoraggio della
propaganda estremista ed è funzionale alla prevenzione e repressione dei reati che utilizzano la
dimensione virtuale per fini terroristici.
Nel corso del 2024 sono stati censiti
molteplici spazi di natura estremista;
tale monitoraggio ha consentito di
svolgere un “RAD – Referral Action
Day” sotto l’egida di Europol, che ha
condotto all’oscuramento di 2000
contenuti dal tenore negazionista e
suprematista.
La sezione gestisce attivamente, inoltre, i numerosi casi SIENA in entrata, generandone di
ulteriori in uscita sulla base di spunti investigativi originati dal territorio italiano.
L’ideologia radicale jihadista – come evidenziato dalle molteplici attività di perquisizione svolte
sul territorio – risulta spesso commista a situazioni di disagio e scarsa integrazione sociale,
fattori che aggravano l’isolamento dei potenziali “lone wolves”; in tali circostanze gli strumenti
digitali possono diventare un fattore di accelerazione delle individualità estremiste, inducendole
all’attivazione di progettualità concrete anche attraverso il reperimento o la costruzione “home
made” di armi rudimentali.
Sono state svolte, inoltre, numerose attività investigative sul fenomeno del cyber-terrorismo di
matrice accelerazionista/neonazista, che hanno consentito di delinearne l’estrema attualità,
individuando il pericoloso decorso di processi di radicalizzazione individuale, in particolare
nelle fasce di utenti minorenni o comunque di giovane età.
È noto come le piattaforme virtuali di comunicazione rappresentino uno degli ambienti più
agevoli per la diffusione di notizie false, che possono incidere sui processi di formazione del
consenso elettorale nonché, più in generale, sulla percezione dei fenomeni sociali. La tematica
della disinformazione, pertanto, è stata oggetto di puntuale approfondimento tramite tecniche
O.S.Int, volte ad individuare i soggetti che si rendono responsabili della propagazione di notizie
idonee a turbare l’ordine e sicurezza pubblica.
Sul piano operativo nel corso del 2024 la Sezione Cyberterrorismo ha coordinato numerose
attività di perquisizione sul territorio nazionale. Ultima in ordine cronologico è l’attività del
Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Lombardia, che insieme a DIGOS e agli
uffici territoriali della Polizia Postale, ha eseguito perquisizioni in tutta Italia contro soggetti
accusati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica
e religiosa.
Si aggiunge, infine, che nell’ambito del contrasto al c.d. “hate speech” e ai crimini d’odio sono
state avviate una serie di attività d’indagine, originate sia da segnalazioni OSCAD, sia da
monitoraggio svolto d’iniziativa dalla Sezione.
LA QUARTA DIVISIONE DEL SERVIZIO POLIZIA POSTALE E PER LA SICUREZZA
CIBERNETICA
Luigi Bovio, Vice Questore della Polizia di Stato, Direttore reggente
Nel delineare gli elementi afferenti all’ambito economico finanziario c.d. Financial cybercrime
corre l’obbligo di segnalare che difficilmente tale contesto risulta immune agli effetti del
crimine.
Le evidenze acquisite nella più recente azione di contrasto ai citati fenomeni criminali hanno
permesso di registrare una persistente diffusione di condotte truffaldine, tali da necessitare
l’istituzione di una apposita Divisione con il precipuo intento di contrastare i reati finanziari.
Si è potuto accertare che le principali modalità di realizzazione delle truffe avviene attraverso
campagne di phishing (anche nelle varianti del c.d. “vishing” e del c.d. “smishing”)3, consumate
ai danni di persone fisiche, PMI e grandi società e perpetrate per il tramite di email che, dietro
apparenti comunicazioni di Ministeri, organizzazioni pubbliche, istituti di credito ed altri enti,
consentono in realtà di acquisire i dati personali e sensibili, le password di accesso a domini
riservati, utili per la successiva commissione di reati contro il patrimonio.
Analogamente, si registra la persistente aggressività sociale delle frodi basate sulle tecniche di
social engineering, con particolare riferimento alla c.d. BEC fraud,4 facilitata anche
dall’aumento delle comunicazioni commerciali a distanza e dall’uso dilagante della rete nelle
transazioni commerciali.
L’azione di contrasto realizzata nelle più recenti investigazioni ha offerto evidenze significative
in termini di crescita del livello qualitativo dei contesti criminali impegnati nel c.d. financial
cybercrime: la possibilità di conseguire ingenti guadagni attraverso condotte delinquenziali che
possono essere realizzate massivamente e su larga scala, infatti, ha inevitabilmente determinato
L’illecito procacciamento di codici “one-time”, token virtuali e password dispositive si realizza mediante
il ricorso a chiamate vocali, a messaggi o sms che sembrano provenire da banche o altri enti
apparentemente legittimati a richiedere informazioni sensibili.
Frode realizzata attraverso la compromissione di caselle di posta elettronica, realizzata allo scopo di
acquisire informazioni utili al perfezionamento della condotta illecita.
un innalzamento dello spessore delinquenziale dei soggetti attivi, spesso associati in consorterie
criminali.
La particolare natura delle specifiche condotte delittuose impone, nell’ottica di un’efficace
azione di contenimento, che l’attività investigativa di contrasto debba esplicarsi anche con
l’ausilio dei canali ufficiali di cooperazione internazionale, attesa la necessità, in numerosi casi,
di ricercare tracce informatiche e finanziarie oltre i confini nazionali; circostanza che talora
rende complessa la raccolta delle evidenze ricercate, laddove i paesi stranieri impattati nella
richiamata ricerca non supportino in maniera collaborativa l’Autorità Giudiziaria italiana.
Ulteriore elemento di interesse e di difficoltà operativa, è costituito dal sempre più frequente
ricorso alle “criptovalute”5, le cui transazioni (registrate attraverso sistemi di blockchain) si
caratterizzano per una maggiore difficoltà di tracciamento e per la conseguente necessità di
impegnare professionalità con elevati livelli di competenze. Al fine di contrastare tale fenomeno
sono stati specializzati 42 operatori, 6 del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica
e 2 per ciascuno dei 18 Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica diffusi su tutto il territorio
nazionale.
Nell’ambito del panorama delittuoso di interesse si segnala la forte espansione delle truffe
attuate tramite proposte di investimenti di capitali online (il c.d. trading online). Le evidenze
più recenti riportano, infatti, una decisa crescita delle denunce e, conseguentemente dei capitali
investiti sottratti alle vittime, con un coinvolgimento di soggetti passivi del reato non più
circoscritto a persone vulnerabili come gli anziani, ma esteso a diverse tipologie di “investitori”,
segno della sempre maggiore capacità organizzativa della sottesa struttura criminale, ramificata
per lo più all’estero.
Utilizzate come strumento per perfezionare l’efficace riciclaggio dei proventi illeciti.
L’uso dilagante dell’informatica, più
in particolare della rete internet, in
ogni settore della vita sociale, ha
agevolato anche la consumazione di
reati contro la proprietà intellettuale,
conseguente
diretto
coinvolgimento della Polizia Postale e
per la Sicurezza Cibernetica anche
nella prevenzione e repressione dei
reati in violazione del diritto d’autore,
qualora consumati con l’utilizzo della
rete internet. Tra i principali settori
interessati al fenomeno della contraffazione, sulla base di quanto emerge dalle denunce e dalle
susseguenti attività investigative, emergono le piattaforme Pay-tv – IPTV, Moda-tessile, luxury
goods, polizze assicurative, falsi biglietti per l’accesso a eventi culturali, siti clone – utilizzo di
marchi depositati, contraffazione del marchio CE e diffusione illecita di film.
LA QUINTA DIVISIONE DEL SERVIZIO POLIZIA POSTALE E PER LA SICUREZZA
CIBERNETICA
Santo Mirabelli, Primo Dirigente Tecnico della Polizia di Stato, Direttore
Nell’ambito delle attività svolte dalla Quinta Divisione del Servizio Polizia Postale nel corso
del 2024, è stato dato particolare impulso all’avvio di un importante programma di
potenziamento delle dotazioni tecnologiche a supporto delle investigazioni nel settore del
Cybercrime.
Un ulteriore settore che ha visto un significativo coinvolgimento della Divisione è stato il
potenziamento delle tecnologie di sicurezza informatica, sia per la protezione delle
infrastrutture IT degli uffici territoriali e centrali del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza
Cibernetica, sia per supportare le attività di analisi degli incidenti informatici e le conseguenti
investigazioni correlate. In particolare, sono state avviate e finalizzate numerose procedure
amministrative, che hanno portato al rinnovo e all’acquisizione di nuove tecnologie a supporto
delle investigazioni nonché all’ampliamento delle postazioni di lavoro fisse e mobili degli uffici
territoriali e centrali, con oltre 900 nuove postazioni.
Rilevante è stato l’impegno profuso in contesti internazionali, che ha visto la Quinta Divisione
impegnata su vari tavoli. Di particolare rilievo è stato il ruolo svolto nell’ambito del G7 – Italia,
nel sottogruppo denominato High Tech Crime, e in Europol, dove sono stati ricoperti vari ruoli
nel Consiglio di amministrazione dell’European Cyber Board, un organismo volto a individuare
le tecnologie più innovative a supporto delle investigazioni. Inoltre, la Divisione ha partecipato
a vari tavoli di lavoro per l’analisi del Regolamento Europeo sull’Intelligenza Artificiale,
recentemente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Europea, la cui effettiva entrata in vigore
avverrà nel nuovo anno.
riferimento
tematica
dell’Intelligenza Artificiale e al suo
impiego nel settore della Cyber
Security, significativi sono stati gli
sforzi della Divisione sia in ambito
formativo, con la realizzazione di
numerosi
moduli
formativi
sull’awareness e la conoscenza di tale
tecnologia, sia nell’analisi dei benefici
derivanti da un corretto uso e dei rischi
associati a un uso inappropriato. Questi
moduli formativi sono stati resi
disponibili sia al personale della Polizia di Stato (in vari ruoli direttivi e non direttivi), sia a
determinate categorie di utenza, inclusi i partecipanti al corso di Cyber Academy realizzato con
gli Istituti ITS.
Inoltre, è stato dato forte impulso agli aspetti di Innovazione e Ricerca, con la Quinta Divisione
impegnata in approfondite attività di ricerca di mercato per comprendere le tecnologie
disponibili e in via di sviluppo. Sono state consolidate collaborazioni con il mondo accademico
attraverso la condivisione di progetti innovativi che vedono l’impiego dell’Intelligenza
Artificiale per la Cyber Security sia nel settore delle investigazioni, sia nella protezione delle
infrastrutture critiche.
REPORT STATISTICO
A cura del Settore Analisi e Pianificazione Strategica (Ispettore della Polizia di Stato Gaetano
Martucci, Assistente Capo della Polizia di Stato Luigi Ummaro, Agente della Polizia di Stato
Matteo Menghini e Agente della Polizia di Stato Valeria Pettirossi)
Con grande impegno e dedizione il Servizio Polizia Postale e per la sicurezza cibernetica ha
svolto un’intensa attività durante tutto il 2024, affrontando e superando numerose sfide legate
alla criminalità informatica. Questa sezione del report è dedicata all’analisi dei dati statistici che
rappresentano analiticamente le attività svolte nel corso dell’anno.
Per finalità di resoconto di fine anno, la rilevazione dei dati a livello nazionale è stata effettuata
il 21 dicembre 2024. Si prevede che la pubblicazione dei dati consolidati, aggiornati al 31
dicembre 2024, avverrà nella terza decade del mese di gennaio 2025.
La rappresentazione analitica delle attività di prevenzione e contrasto attuate dalla Specialità
Cibernetica della Polizia di Stato ripercorrerà le divisioni che formano il Servizio Polizia
Postale. Questa metodologia permetterà di offrire una visione chiara e dettagliata dell’impegno
profuso e dei risultati ottenuti in ogni ambito di competenza.
POLIZIA POSTALE E PER LA SICUREZZA CIBERNETICA – OVERVIEW
Nel corso dell’anno 2024 la Polizia Postale e per la sicurezza cibernetica ha svolto un’intensa
attività investigativa, aprendo 54.554 fascicoli di indagine, denunciando 7.884 persone. Tale
impegno ha permesso di mantenere un livello operativo in linea con i risultati conseguiti
nell’anno precedente.
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
IL COMMISSARIATO DI P.S. ONLINE
Nel contesto della crescente digitalizzazione della nostra società, la sicurezza cibernetica
assume un ruolo fondamentale nella protezione delle infrastrutture critiche e nella salvaguardia
dei cittadini. Il Commissariato di P.S. Online rappresenta un punto di contatto essenziale tra la
Polizia Postale e i cittadini, offrendo un servizio continuo e accessibile per la segnalazione di
reati informatici e per la diffusione di informazioni e consigli sulla sicurezza online.
Il Commissariato di P.S. Online non solo risponde alle segnalazioni e ai bisogni dei cittadini,
ma svolge anche un ruolo proattivo nella prevenzione delle attività criminali sul web. Attraverso
il sito http://www.commissariatodips.it, il Commissariato promuove campagne di sensibilizzazione e
prevenzione, informando gli utenti sui rischi della rete e promuovendo comportamenti sicuri
online.
Un aspetto particolarmente notevole di questo servizio è la sua abilità nel rispondere
prontamente alle nuove sfide del cyberspazio. Monitorando costantemente la rete, gli esperti
del Commissariato identificano minacce emergenti e lavorano proattivamente per neutralizzarle
prima che possano causare danni. Questo impegno costante alla protezione e all’educazione
rende il Commissariato di P.S. Online un baluardo di sicurezza in un mondo sempre più
interconnesso.
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
Il diagramma presenta le segnalazioni ricevute dal portale http://www.commissariatodips.it nel corso
del 2024, fino al 21 dicembre. I dati sono suddivisi in cinque categorie principali:
SOCIAL NETWORK (36.3%): La maggior parte delle segnalazioni riguarda
problemi legati ai social media. Questo dato riflette l’ubiquità e l’uso quotidiano delle
piattaforme sociali, che possono essere sfruttate per varie forme di abuso e crimine
digitale, come il cyberbullismo e le molestie online.
HACKING (31.2%): Le segnalazioni relative all’hacking rappresentano una parte
consistente del totale. Questo indica la crescente preoccupazione per la sicurezza dei
sistemi informatici e la necessità di proteggere le informazioni sensibili da accessi non
autorizzati.
PHISHING (28.9%): Il phishing continua a essere una delle principali minacce, con
un numero significativo di segnalazioni. Questi attacchi mirano a ingannare gli utenti
per ottenere informazioni personali e finanziarie, sottolineando l’importanza
dell’educazione e della sensibilizzazione su come riconoscere e prevenire tali truffe.
PEDOPORNOGRAFIA (2.2%): Sebbene rappresentino una percentuale minore
rispetto ad altre categorie, le segnalazioni riguardanti la pedopornografia sono di
estrema gravità e richiedono un intervento tempestivo per proteggere i minori e
perseguire i colpevoli.
ANTITERRORISMO (1.5%): Anche se in percentuale minore, le segnalazioni
relative all’antiterrorismo sono fondamentali per garantire la sicurezza nazionale e
prevenire atti di violenza.
IL CENTRO NAZIONALE PER IL CONTRASTO ALLA PEDOPORNOGRAFIA ONLINE (CNCPO)
PEDOPORNOGRAFIA E ADESCAMENTO ONLINE
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
DETTAGLIO ADESCAMENTO ONLINE
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
CYBERBULLISMO
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
SEXTORTION NEI CONFRONTI DEI MINORI
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
REVENGE PORN NEI CONFRONTI DEI MINORI
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
LA SEZIONE OPERATIVA DELLA II DIVISIONE
REATI CONTRO LA PERSONA
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
DETTAGLIO CYBERSTALKING
DETTAGLIO REVENGE PORN
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
DETTAGLIO MOLESTIE
DETTAGLIO SEXTORTION
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
DETTAGLIO MINACCE ONLINE
DETTAGLIO DIFFAMAZIONE ONLINE
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
IL CENTRO NAZIONALE ANTICRIMINE
INFRASTRUTTURE CRITICHE (CNAIPIC)
INFORMATICO
PROTEZIONE
DELLE
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
DETTAGLIO ATTACCHI A INFRASTRUTTURE CRITICHE, OPERATORI SERVIZI ESSENZIALI E
PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI LOCALI
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
LA SEZIONE CYBERTERRORISMO DELLA III DIVISIONE
ATTIVITÀ
DI PREVENZIONE ANTITERRORISMO (EVERSIONE INTERNAZIONALE ESTREMISMO
RELIGIOSO E POLITICO – EVERSIONE NAZIONALE ESTREMA DESTRA, AREA ANTAGONISTA, ATTIVITÀ
IN CIRCOSTANZE DI EMERGENZA)
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
LA SEZIONE FINANCIAL CYBER CRIME DELLA IV DIVISIONE
TRUFFE ONLINE
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024
FRODI INFORMATICHE E MONETICA
© Polizia Postale – Report annuale 2024 – Aggiornamento 21/12/2024