
La gestione dei rapporti tra il Grande Oriente d’Italia (GOI) e il Rito Scozzese Antico ed Accettato (RSAA) si conferma un nodo cruciale nelle vicende massoniche italiane. Il Decreto n. 495/SB, emesso dal sig. Stefano Bisi il 23 dicembre 2024 e ratificato dalla Giunta del Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani il giorno successivo, ha formalizzato l’interruzione immediata di ogni relazione tra le due organizzazioni. Tuttavia, il 24 dicembre, lo stesso giorno della ratifica, il Tribunale Civile di Roma, guidato tramite il giudice Maurizio Manzi, si è riservato sulla sospensione di tali disposizioni nell’ambito di una controversia cautelare.
Il Decreto n. 495/SB ha segnato un importante strappo, interrompendo tutti i rapporti tra il GOI e il RSAA. Secondo le motivazioni riportate, le recenti modifiche statutarie e regolamentari del RSAA avrebbero reso inapplicabile il Protocollo d’Intesa del 2010. In particolare, è stato evidenziato che:
Il RSAA avrebbe modificato i requisiti di adesione, consentendo l’affiliazione a soggetti che non rispettano più i vincoli storici di appartenenza al GOI.
La Giunta ha stabilito che l’adesione al RSAA costituisce “colpa massonica” punibile ai sensi del Regolamento del GOI.
Il decreto prevede inoltre che la Gran Loggia del GOI, in una prossima convocazione, deciderà definitivamente sulla revoca dei rapporti con il RSAA.
Parallelamente, il Tribunale di Roma, il 24 dicembre, ha affrontato il ricorso presentato dai rappresentanti del RSAA e di alcuni membri del GOI, contestando la legittimità del Decreto 495/SB e della delibera correlata. La sentenza del giudice Manzi, emessa il 27 dicembre 2024, ha parzialmente accolto il ricorso, sospendendo gli effetti del decreto e delle delibere della Giunta.
Infatti, secondo il Tribunale di Roma:
Solo la Gran Loggia, e non la Giunta o il Gran Maestro, avrebbe potuto legittimamente deliberare una modifica così radicale ai rapporti con il RSAA.
La sospensione dei rapporti ha comportato un’ingerenza significativa nei diritti associativi dei membri del GOI.
La coincidenza temporale tra la ratifica del Decreto n. 495/SB e la decisione del Tribunale di riservarsi sulla questione evidenzia la complessità della disputa. La sentenza del 27 dicembre ribalta momentaneamente la decisione della Giunta, sottolineando la necessità di una governance trasparente e rispettosa delle procedure interne.
La vicenda rappresenta un momento di crisi per il GOI e il RSAA, le cui relazioni sono storicamente fondate su legami profondi. Mentre il Decreto 495/SB intende proteggere l’integrità dell’organizzazione, la decisione del Tribunale pone l’accento sul rispetto delle norme statutarie. Gli sviluppi futuri dipenderanno dal pronunciamento definitivo della Gran Loggia e dall’esito del contenzioso giudiziario.
Nel frattempo, il RSAA ha annunciato, tramite il Sovrano Gran Commendatore, la ripresa delle attività rituali, segnalando la volontà di proseguire il proprio percorso autonomo. Gli sviluppi futuri dipenderanno dalla decisione definitiva della Gran Loggia del GOI e dagli esiti del contenzioso giudiziario.