
NON DI SOLO FISCO …
(di Sante Perticaro)
Un autorevole giornale cattolico così titola riferendo delle Manovre 2025 e pluriennale oggi all’esame della Camera dei deputati.
Significando, in tal modo, quanto essa non si occupi solo di grandi questioni finanziarie, entrando di fatto nel cortile di telematiche locali irrisolte da decenni.
Occorre guardarla con una lente di ingrandimento particolare la manovra un più…”sovranista”.
L’opposizione PD, in modo sbrigativo, la definisce “legge mancia” mentre l’altra parte -M5S- la cataloga come “legge che accarezza i ricchi e schiaffeggia i poveri”.
Due segni di indubitabile sorpresa.
La maggioranza, invece, oltre a rivendicare come il taglio delle tasse diventi “strutturale” si vanta di come l’IRES sia premiale.
Che si parli alle famiglie di “denatalità”, introducendo lo scivolo previdenziale a 64 anni. Che ci sia aumento di risorse per il Ponte sullo Stretto di Messina; o l’aumento di risorse destinate alla TAV per le opere già previste nel PNRR. Per l’incentivazione della funzione sociale ed educativa degli Oratori cattolici capaci di recuperare fasce giovanili verso un minimo di comunità; ovvero di incentivare altre comunità religiose non divisive.
Compare poi un Fondo per il contrasto della povertà alimentare a scuola; o per sensibilizzare le donne sulla vita del proprio corpo (cd. “sensibilità ovarica”).
Altri fondi saranno destinati per alloggi nelle Università, o per Borse di Studio ai più meritevoli.
“Quote latte” o incentivi per la sicurezza pubblica (Vigili del Fuoco, piuttosto che Pubblici ufficiali vari) stanno lì a completare il quadro di ben 85 misure mirate: per un totale di 5 milioni di uscite ben localizzate.
Una per tutte: chi vi scrive era bambino quando per la prima volta sentì raccontare del mitico sogno ferroviario “Palermo-PortoEmpedocle”.
I suoi nonni e genitori sono già defunti, ma forse il notista ne vedrà il risultato.