
(AGENPARL) – mer 18 dicembre 2024 COMUNICATO STAMPA
STELLANTIS. CONFAPI: TAVOLO DI DIALOGO A PROTEZIONE FILIERA
AUTOMOTIVE
“La nostra Confederazione Nazionale, la CONFAPI, rappresentata dal Presidente Cristian Camisa,
ha partecipato ieri 17 dicembre al tavolo Stellantis presieduto al Mimit dal Ministro Urso, alla
presenza dei Ministri Calderone e Giorgetti” – commenta Mario Di Giorgio, Presidente API
Novara VCO e Vercelli. “In quella sede ha ribadito la preoccupazione per la sorte delle aziende –
e dei relativi 25mila posti di lavoro – che operano nel settore dell’indotto diretto a cui si aggiungono
numeri ancora più importanti che riguardano il comparto dell’indotto indiretto” – prosegue Di
Giorgio.
“Siamo pienamente consapevoli – ha affermato Camisa – che si tratta di una crisi strutturale che
però sta interessando particolarmente Stellantis. Infatti in Europa Stellantis utilizza nei suoi
stabilimenti una capacità produttiva pari al 64% in Europa e al 52% negli Stati Uniti a fronte di una
media che supera l’80% degli altri maggiori competitor. Apprezziamo comunque il cambio di passo
con una nuova apertura al dialogo anche verso il mondo produttivo che Confapi rappresenta così
come l’impegno del Ministro Urso a difesa dell’indotto nella giusta convinzione che la politica
industriale del nostro Paese debba considerare come centrale la filiera del settore”.
“La Confapi ha ribadito la necessità di garantire che una percentuale dell’acquisto di
componentistica sia destinata a fornitori nazionali, riservando una quota parte alle piccole e medie
industrie; che siano rispettati i tempi di pagamento contrattuali, poiché le nostre Pmi non possono
più far da banca alle grandi multinazionali. E ancora è necessaria una moratoria sugli interessi per
investimenti nonché la richiesta, già fatta pervenire alla Ministra Calderone, per rivedere la Cig per
le imprese dell’indotto, estendendo la sua durata massima a 104 settimane nel triennio, rispetto
alle attuali 52 nel biennio” – aggiunge Di Giorgio.
“Positivo il giudizio sui contratti di sviluppo con una soglia a 2milioni di euro, invece degli attuali 20
milioni, perché si ritiene possano svolgere un ruolo di volano. Trattandosi però di crisi strutturale,
vanno parimenti affrontati alcuni temi cruciali che minano la competitività delle imprese. Prima fra
tutti quello dei costi energetici. Il sistema produttivo che Confapi rappresenta deve essere
supportato nel colmare un gap che vede le Pmi italiane pagare l’energia il 40/50% in più a
confronto dei competitor europei. Occorre quindi varare una chiara politica industriale che permetta
alle aziende nazionali di giocare ad armi pari in Europa” – commenta Di Giorgio.
“In questa logica, Camisa ha ribadito il pieno supporto al Non Paper sull’automotive presentato dal
Ministro Urso e dal Governo al termine della riunione del Consiglio Competitività a Bruxelles a fine
novembre. Un sostegno non solo formale ma esplicitato nel documento firmato da Confapi insieme
alle maggiori Organizzazioni delle Pmi europee (Germania, Francia, Austria, Repubblica Ceca,
European Entrepreneurs) indica importanti priorità comuni ed evidenzia come si possa lavorare
insieme per il varo di politiche e azioni che portino alla neutralità tecnologica lasciando al mercato
la scelta delle tecnologie più favorevoli” – conclude Di Giorgio.
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