Egregio Avv. Raffaele Cappiello,
con stupore e ma soprattutto con una certa perplessità, aprendo oggi dell’esistenza di un comunicato stampa attribuito al Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani e firmato dal sedicente (ed autoproclamatosi) Gran Maestro Stefano Bisi. Il comunicato, pubblicato in reazione al nostro articolo del 14 dicembre 2024 dal titolo “Il Grande Oriente d’Italia: Leo Taroni è il nuovo Gran Maestro”, si propone di smentire quanto riportato, definendo il titolo “lesivo” e “ampiamente distorsivo” , riservandosi anche ulteriori azioni legali nei confronti della nostra Agenzia e del nostro editore.
Tuttavia, non possiamo ignorare un fatto ben noto e incontrovertibile: il Tribunale di Roma, con provvedimento datato 27 novembre 2024, ha nominato Lei, Avv. Cappiello, Curatore speciale ex art. 78 Cpc e unico rappresentante del Grande Oriente d’Italia per quanto riguarda i procedimenti civili pendenti. Questo ruolo, assegnato de facto e de jure , implica che il GOI non possa emettere atti ufficiali o avviare azioni legali senza la Sua firma e la Sua autorizzazione.
Pertanto, ci chiediamo, e con noi i nostri lettori, come sia possibile che vengano diramati comunicati stampa, redatti e diffusi a firma di un soggetto che, alla luce del provvedimento del Tribunale, non ha alcuna legittimità rappresentativa né alcun titolo per parlare in nome del GOI. Se il Grande Oriente d’Italia non può neanche firmare una raccomandata senza il Suo intervento, figuriamoci esercitare il diritto di rettifica o preannunciare azioni legali.
Il comunicato del sedicente Gran Maestro, nel tentativo di sminuire il contenuto del nostro articolo, non fa che confermare la confusione e l’arbitrarietà con cui si continua a gestire queste vicende. È doveroso ricordare che il nostro articolo si è limitato a riportare fatti ben noti, supportato dalla documentazione giudiziaria: la vittoria elettorale di Leo Taroni e della sua lista è stata accertata, ed è stata riconosciuta anche dal GOI tramite la memoria di costituzione da Lei redatta .
Per questi motivi, Le chiediamo un intervento urgente, volto a chiarire la situazione ea tutelare la corretta rappresentanza del Grande Oriente d’Italia, impedendo che ulteriori atti arbitrari e privi di legittimità vengano attribuiti a un’associazione così prestigiosa.
Restiamo in attesa di un Suo cortese riscontro e confidiamo nel Suo operato per ristabilire ordine e trasparenza in questa vicenda.
Cordialmente,
Dott. Luigi Camilloni
Direttore di Agenparl