L’incontro tra il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, presso l’Eliseo a Parigi ha lasciato poco spazio all’entusiasmo. Secondo quanto riportato dal New York Post, Zelensky è apparso “visibilmente a disagio” accanto a un Trump “impassibile” durante una foto ricordo, riflettendo il clima freddo del loro incontro.
L’incontro, tenutosi a margine della cerimonia di apertura della restaurata Cattedrale di Notre Dame, è durato circa 20 minuti e si è concluso senza una dichiarazione congiunta. Nonostante Trump abbia ribadito il suo desiderio di accelerare la risoluzione del conflitto russo-ucraino, le sue intenzioni sembrano allontanarsi dagli interessi del governo di Kiev.
Secondo il rapporto, il presidente ucraino sperava di ottenere un impegno chiaro da parte degli Stati Uniti per mantenere il sostegno all’Ucraina. Tuttavia, il comportamento di Trump, descritto come freddo e distaccato, ha suscitato preoccupazione tra Zelensky, il presidente francese Emmanuel Macron, e altri leader europei presenti, che sperano ancora di convincere Trump a sostenere le posizioni ucraine nei futuri negoziati.
Trump si trovava a Parigi per partecipare alla cerimonia che celebrava la riapertura della Cattedrale di Notre Dame, completamente restaurata dopo il devastante incendio del 2019. L’evento, simbolico per la Francia e per l’Europa, ha fornito l’occasione per una breve riunione tra Trump, Macron e Zelensky.
Le tensioni percepite durante l’incontro all’Eliseo sollevano interrogativi sul futuro delle relazioni tra gli Stati Uniti e l’Ucraina sotto la guida di Trump. Sebbene il presidente eletto abbia più volte sottolineato l’importanza di una risoluzione rapida del conflitto, il suo approccio pragmatico e il distacco personale potrebbero indicare un cambiamento nella strategia americana nei confronti della crisi ucraina.
La mancanza di una dichiarazione finale congiunta, unita al disagio osservato, evidenzia le difficoltà nel raggiungere un allineamento tra Washington e Kiev. Mentre i leader europei spingono per una soluzione che tenga conto degli interessi dell’Ucraina, Trump potrebbe essere più incline a favorire un compromesso rapido che privilegi la stabilità regionale, anche a costo di concessioni significative.
L’incontro tra Trump e Zelensky a Parigi ha sottolineato il divario tra le aspettative ucraine e l’approccio pragmatico del presidente eletto degli Stati Uniti. Con il conflitto russo-ucraino ancora lontano da una soluzione, le prossime mosse diplomatiche di Trump saranno cruciali per determinare il ruolo degli Stati Uniti e il futuro equilibrio geopolitico nella regione.