
(AGENPARL) – ven 29 novembre 2024 Prot. n.______ Federico Marini
IMPIANTI RISCALDAMENTO – Scatta il periodo della manutenzione
delle caldaie: più risparmio e sicurezza e meno inquinamento ma occhio alla
sanificazione. 350mila gli impianti di condizionamento dell’Isola e oltre
migliaio le imprese che effettuano il check up. Giuseppe Tatti (Delegato
Impianti Confartigianato Sardegna): “Effettuare la manutenzione anche per
senso di responsabilità verso persone e ambiente”. I problemi per la salute e i
consigli per risparmiare.
Associazioni Da qualche giorno caldaie e termosifoni si sono già rimessi in moto anche in
Territoriali Sardegna. E con il freddo scatta la corsa alla manutenzione e al controllo degli
Sud Sardegna
impianti termici di casa. Quello del check-up ai sistemi di riscaldamento domestici,
Cagliari ormai da parecchi anni, è ormai un appuntamento fisso per la maggior parte dei
Via Riva Villasanta 241
Sono più di 350mila gli impianti di condizionamento che nell’Isola riscaldano i
Oristano
Via Campanelli, 41 512.310 edifici privati, oltre agli uffici pubblici e alle attività commerciali.
Nuoro in gravi problemi di salute (come accade per riniti o legionella), l’Associazione
Via Brig.Sassari, 37 Artigiana ricorda che è necessario effettuare la manutenzione periodica e che solo le
ditte e gli artigiani qualificati e aggiornati, possono escludere eventuali rischi.
Sassari I dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, dicono che nell’isola ben il
Via Alghero, 30
climatizzazione unico per estate e inverno), contro una media italiana del 29,4%).
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 All’interno di questa percentuale, l’82,9% sono pompe di calore fisse o portatili, il 13,2%
costituito da impianti centralizzati). L’Osservatorio ricorda anche come siano 1.140
imprese sarde di impiantistica che si occupano di riscaldamento e aria condizionata.
Confartigianato Sardegna ricorda come i professionisti, per prima cosa effettuino
una sorta di “triage telefonico” per capire quali problemi abbia l’impianto. Poi si
recheranno a casa dell’utente per effettuare i lavori, al termine dei quali verrà aggiornato
il libretto e fatto firmare l’atto di compiuta revisione.
“Gli impiantisti professionisti, qualificati e certificati operano nella massima
sicurezza per loro e per gli utenti – commenta Giuseppe Tatti, impiantista e dirigente
regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – che il sistema di riscaldamento sia
un nuovo modello o uno un po’ datato non importa: bisogna attestare che tutto sia a
posto di anno in anno. Non lo impone solo la legge ma anche il senso di responsabilità
per la sicurezza per chi abita nell’immobile e per i vicini”. “Una caldaia mal funzionate,
soprattutto in centro storico, può essere pericolosissima anche dal punto della sicurezza,
e vista la vetustà media degli impianti, la manutenzione va fatta sempre – sottolinea Tatti
– altro aspetto importante è l’efficienza, che porta vantaggi sia in termini di emissioni
Confartigianato Imprese Sardegna
(cosa molto importante per limitare gli inquinanti in atmosfera e quindi gli sforamenti ai
parametri di salubrità dell’aria) sia per alleggerire i costi. Un gruppo termico in buona
efficienza produce una combustione pulita e ottimale, che massimizza le potenzialità del
combustibile e quindi ne fa consumare meno”. Quindi, la soluzione migliore, quando
possibile e dove possibile, dopo attenta analisi dell’impianto e valutazioni fatte in modo
chiaro, è quella di passare alle pompe di calore, sia queste adibite alla produzione di
acqua calda che alla climatizzazione degli ambienti, installando, magari, un impianto
fotovoltaico dimensionato correttamente e settando tutto il sistema in modo da
massimizzare l’autoconsumo. “Agli utenti ricordiamo anche di approfittare dei bonus
per gli impianti termici – rimarca l’impiantista e dirigente regionale di
Confartigianato Imprese Sardegna – che prevedono agevolazioni al 50% dei costi per
le installazioni di caldaie in alta classe e al 65% quando vengono sostituite le vecchie
caldaie ed efficientato l’intero impianto di termoregolazione”.
Ma perché effettuare la manutenzione e la sanificazione?
Secondo i consigli degli esperti la mancata o scarsa manutenzione degli impianti di
climatizzazione e riscaldamento può avere conseguenze gravi sulla salute e sull’ambiente.
Nel caso di pompe di calore, filtri e batterie sporche favoriscono la proliferazione
batterica e l’emissione di allergeni e patogeni, aumentando il rischio di riniti, allergie e,
in casi gravi, legionella. Inoltre, il rendimento cala, facendo lievitare i consumi e i costi.
La mancata verifica delle perdite di gas refrigerante, obbligatoria per legge oltre certe
soglie, comporta un consumo elettrico maggiore, inquinamento e rischi legati a
infiammabilità e tossicità dei gas. Per le caldaie a gasolio, una cattiva combustione può
generare monossido di carbonio, altamente tossico, e acido solforico, che riduce la vita
dell’impianto. Analogamente, nelle caldaie a gas, una manutenzione carente provoca
perdite di rendimento, maggiore inquinamento e rischi legati al monossido di carbonio e
a eventuali perdite di gas. Una manutenzione regolare è dunque essenziale per sicurezza,
efficienza e sostenibilità.
Anche quest’anno, per unire comfort e risparmio, i tecnici impiantisti di
Confartigianato Sardegna invitano gli utenti a seguire i consigli di ENEA sul corretto
utilizzo degli impianti di riscaldamento, un decalogo di buoni consigli per risparmiare
sulla bolletta.
La prima indicazione riguarda la temperatura di mandata dell’acqua, cioè la
temperatura dell’acqua che viene inviata all’impianto di riscaldamento. In genere le fasce
orarie di riscaldamento della casa vengono programmate con un cronotermostato, che
però permette di settare solo la temperatura interna all’abitazione e non quella di mandata
dell’acqua nei termosifoni che rimane preimpostata e fissa.
“Con variazioni della temperatura esterna anche di dieci gradi su base giornaliera
– spiega Tatti – bisogna evitare di mandare acqua sempre alla stessa temperatura ai
termosifoni. La soluzione ideale è quella di abbinare una termoregolazione climatica alla
caldaia per il riscaldamento”.
Spiegano gli esperti di ENEA che la termoregolazione climatica interviene
attraverso un sistema che regola la temperatura dell’acqua che passa nell’impianto di
riscaldamento in base alla temperatura esterna.
Confartigianato Imprese Sardegna
Quando fa più caldo fuori, il sistema riduce la temperatura dell’acqua che circola
nell’impianto, mentre quando fa più freddo, la aumenta. Questo permette di mantenere la
temperatura ideale all’interno della casa e di risparmiare energia: per ogni 10°C di
differenza, si può ridurre il consumo fino al 25%.
Gli altri consigli di ENEA sono: installare sistemi di monitoraggio e controllo,
eseguire la manutenzione degli impianti, controllare la temperatura degli ambienti e fare
attenzione alle ore di accensione, schermare le finestre durante la notte con tapparelle,
persiane o anche tende pesanti, non coprire i radiatori, non lasciare le finestre aperte
troppo a lungo.
E poi ancora, far fare da un tecnico specializzato un check-up completo
dell’abitazione così da avere consigli specifici per massimizzare l’efficienza, installare
valvole termostatiche e, infine, scegliere sempre, quando possibile, impianti di ultima
generazione come le pompe di calore ad alta efficienza.
“Sfruttare al massimo l’energia, sia questa trasformata da una caldaia o da un
condizionatore, limitando al gli sprechi – conclude l’impiantista e dirigente regionale
di Confartigianato Imprese Sardegna – significa non solo far del bene all’ambiente ma
anche a se stessi, aumentando il comfort abitativo e risparmiando denari utili al bilancio
familiare”.
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT