AssoBio sostiene la campagna “Il Bio dentro di noi”
AssoBio, insieme a FederBio e Consorzio Il Biologico, le principali organizzazioni del settore biologico, ha promosso la campagna social IL BIO DENTRO DI NOI che diffonde i risultati della ricerca dell’Università di Tor Vergata e presentata il 26 novembre a Roma, presso la Camera dei Deputati.
La ricerca si pone specificamente l’obiettivo di capire se una dieta mediterranea biologica abbia o meno maggiori benefici sulla salute umana. Sui 15 soggetti partecipanti alla ricerca sono stati raccolti una grande mole di dati attraverso tecnologie avanzate, come il sequenziamento del DNA per lo studio del microbiota intestinale e l’analisi di biomarcatori dello stress ossidativo.
La campagna “Il Bio dentro di noi” vuole dare risalto ai risultati dello studio attraverso un’iniziativa basata su due volontari, Tatiana e Dario, divenuti protagonisti della stessa e seguiti durante le varie fasi del progetto. I dati sanitari dei due partecipanti, rilevati prima e dopo una dieta mediterranea biologica, hanno confermato le tendenze generali emerse dallo studio: un incremento dei batteri benefici (Firmicutes) nel microbiota intestinale e una riduzione tra il 5% e il 50% di batteri associati a stati infiammatori (Bacteroides). Inoltre, entrambi i volontari hanno perso circa un chilo durante il regime alimentare biologico, un risultato inatteso.
“È fondamentale unire le forze e collaborare tra Associazioni per sensibilizzare sempre più sull’importanza dell’alimentazione biologica nella tutela della salute umana, degli animali e dell’ambiente – ha affermato Nicoletta Maffini, Presidente di Assobio durante la presentazione odierna presso la Camera – Il nostro Paese si trova di fronte a un paradosso. Siamo un modello importante per tutta Europa nella produzione agricola, sia nel sud che in gran parte del nord Italia, dove le coltivazioni biologiche sono in costante crescita. Abbiamo produttori di eccellenza, grandi trasformatori e siamo anche rilevanti esportatori. Tuttavia, i consumi interni restano estremamente bassi: solo il 3% degli alimenti consumati in Italia è biologico – continua Nicoletta Maffini – Ci sono stati periodi in cui il mercato era più forte e dinamico, ma oggi la crisi economica sta inevitabilmente impattando anche sui consumi di prodotti biologici, soprattutto a causa dei costi più elevati di questi ultimi. Si potrebbe aprire un ampio dibattito sulla giusta remunerazione del prodotto agricolo, così come su quella della trasformazione, ma questa è una questione che esula dal tema di oggi.
Riteniamo essenziale sensibilizzare i consumatori sull’importanza dell’alimentazione biologica, non solo per la propria salute e quella dei propri cari, ma anche per il benessere dell’ambiente. La ricerca che presentiamo oggi è un elemento fondamentale per testimoniare questi benefici. L’obiettivo è quindi quello di unire le forze dei tre marchi coinvolti – FederBio, AssoBio e Consorzio Biologico – per diffondere i risultati e raggiungere i consumatori finali e gettare le basi per il rilancio dei consumi.
Le risorse a disposizione sono limitate, e sicuramente ne servirebbero molte di più per un’efficace comunicazione. Tuttavia, ci impegneremo a fare tutto il possibile per valorizzare questa ricerca, che già nella sua prima fase offre risultati davvero significativi. Questo rappresenta per noi un passo importante verso una maggiore diffusione della cultura del biologico“.
La campagna è stata realizzata grazie al contributo di NaturaSì, socio di Assobio, che ha fornito tutti i prodotti necessari alla dieta biologica mediterranea.
Ulteriori informazioni sul sito http://www.ilbiodentrodinoi.it
La ricerca è stata condotta dall’Università di Roma Tor Vergata – Sezione di Nutrizione clinica e Nutrigenomica del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, sotto –la guida della Prof.ssa Laura Di Renzo. Lo studio, denominato IMOD (Italian Mediterranean Organic Diet) rientra nel progetto MOOD (Modello di progettazione della rete dei sistemi di sicurezza alimentare, qualità nutrizionale e nutrigenomica della Dieta mediterranea per la difesa della salute in Italia), a cura dell’Università di Tor Vergata e finanziato da Ministero della Salute e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC).