
(AGENPARL) – lun 25 novembre 2024 *TERZIARIO DONNA CONFCOMMERCIO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: “LA VITA
DELLE DONNE È UN VALORE. DIFENDIAMOLA INSIEME A VOCE ALTA”*
“La vita delle donne è un valore. Difendiamola insieme A VOCE ALTA”, questo
lo slogan della campagna social lanciata oggi da Terziario Donna
Confcommercio in occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale Contro
la Violenza sulle Donne. La campagna è diffusa attraverso le pagine social
(Ig, Linkedin, Fb) dal gruppo che in Confcommercio rappresenta oltre
250.000 imprese femminili del commercio, del turismo, dei servizi delle
professioni.
Duecentocinquanta testimonials, uomini e donne di Confcommercio, che hanno
prestato il loro volto per rappresentare, attraverso diversi collage
fotografici in bianco e nero, l’impegno dell’intero sistema confederale. Da
oggi, per alcuni giorni, uno stendardo di 6 metri per 2 con le immagini e
lo slogan della campagna rivestirà la sede nazionale di Confcommercio, a
Piazza G.G. Belli a Roma.
Anna Lapini, Presidente di Terziario Donna Confcommercio: “*Per la campagna
di quest’anno abbiamo scelto di rappresentare, tutte insieme, le persone
del sistema Confcommercio in un gesto che esprime la volontà di comunicare
‘a voce alta’, perché contro la violenza sulle donne non si può rimanere in
silenzio. Per essere vicini e dare voce a quelle donne alle quali la
possibilità di farsi sentire, in alcune parti del mondo, è negata. Per dare
voce a quelle donne che in silenzio subiscono violenze psicologiche,
fisiche, sessuali, economiche. La nostra campagna si inserisce in una serie
di iniziative concrete di Terziario Donna Confcommercio – educazione
finanziaria, empowerment, diffusione delle materie STEM, progetti di
sostenibilità sociale, come la certificazione di parità di genere, proposte
per un welfare che metta al centro la persona favorendo la condivisione dei
lavori di cura nella totale parità e liberi quindi le potenzialità
lavorative delle donne, etc. – finalizzate non solo a promuovere
l’imprenditoria femminile ma a superare gender gap e stereotipi nei quali
la violenza affonda le sue radici.*“