
(AGENPARL) – gio 21 novembre 2024 Comunicato stampa
Giornata Mondiale Per il Tumore Pancreatico:
A Modena proseguono le ricerche sulle terapie geniche
Stasera il COM si illumina di viola. Nel 2025 a Modena comincerà uno studio su una nuova terapia mirata
Modena, giovedì 21 novembre 2024 – L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, con le Strutture Complesse di Oncologia medica e di Chirurgia Oncologica Epato-Bilio-Pancreatica (EBP) e Trapianti Emilia, guidate dai professori Massimo Dominici e Fabrizio Di Benedetto, aderisce alla campagna di sensibilizzazione nazionale “Facciamo luce sul tumore al pancreas”, patrocinata dall’Associazione Nastro Viola. Questa sera il Centro Oncologico si colorerà di viola per ricordare l’importanza della ricerca.
“Mentre negli ultimi 20 anni per molti tumori la prognosi è migliorata, poco è cambiato per il tumore al pancreas con meno di 1 paziente su 10 che sopravvive a 5 anni dalla diagnosi. Questo è inaccettabile e ci spinge a continuare le nostre ricerche in collaborazione con i colleghi della chirurgia dei trapianti, della radiologia, della chirurgia plastica e con i nostri anatomopatologi” ricorda il professor Dominici. “Stasera, giovedì 21 novembre, il nostro Policlinico con il COM si illuminerà di nuovo di luce Viola proprio per ricordare a tutti noi quanto ancora sia necessario investire nella ricerca per combattere questa neoplasia così aggressiva. Questa giornata rimane fondamentale per condividere ogni anno gli sforzi che medici e ricercatori profondono per provare a cambiare la storia naturale di questo implacabile nemico. La luce Viola rappresenta da un lato un indomito impegno di chi dedica la propria carriera alla clinica ed alla ricerca per trovare nuove cure, e dall’altro la speranza per tutti quei pazienti che stanno combattendo la loro battaglia. A loro, a tutti noi, va la luce Viola”.
“La chirurgia rappresenta ancora oggi l’unico trattamento radicale per il tumore del pancreas, ed è integrata nella strategia multidisciplinare chemio-chirurgica per ottenere i migliori risultati. Qui a Modena si è consolidata l’attenzione su avanzate tecniche robotiche con minima invasività consentendo così una rapida ripresa dei pazienti. Questo aspetto è molto importante per permettere al paziente di affrontare i successivi trattamenti di chemioterapia e/o radioterapia solitamente necessari a consolidare il risultato della nostra chirurgia” – spiega il prof. Di Benedetto che con il dottor Roberto Ballarin coordina il gruppo multidisciplinare presso la AOU Modena per la gestione del paziente con neoplasie pancreatica. “La mancanza di una risposta terapeutica adeguata – aggiunge il dott. Andrea Spallanzani, oncologo della struttura di Oncologia DH – è legata alla diagnosi spesso tardiva ed alla natura delle stesse cellule tumorali che sono in sé refrattarie ai trattamenti anche a causa di un tessuto fibroso di protezione che cresce con il tumore stesso causando resistenza ai farmaci e le recidive.”