
(AGENPARL) – mar 19 novembre 2024 GIUSTIZIA, M5S: DA GOVERNO NUOVA MISURA PUNITIVA CONTRO MAGISTRATI, ATTEGGIAMENTO EVERSIVO
ROMA, 19 nov. – “Gli attacchi del governo Meloni alla magistratura somigliano sempre di più alla resa dei conti definitiva di un blocco di potere che non tollera di dover sottostare alle regole e ai principi dell’ordinamento costituzionale. Sul Fatto Quotidiano leggiamo dell’ultima mossa con cui il governo punta a punire i magistrati non graditi, un provvedimento che, se sarà approvato, arriverà dopo un’aggressione verbale che va avanti da un anno e mezzo e che non ha precedenti, dopo le pagelle, dopo i test psico-attitudinali e in attesa del colpo finale con la riforma costituzionale sulla separazione della carriere e il nuovo Csm”.
Lo affermano i rappresentanti del M5S nelle commissioni Giustizia della Camera e del Senato Stefania Ascari, Anna Bilotti, Federico Cafiero De Raho, Valentina D’Orso, Carla Giuliano, Ada Lopreiato e Roberto Scarpinato.
“Secondo le notizie che leggiamo – aggiungono – il governo in un prossimo decreto legge modificherà la legge sugli illeciti disciplinari dei magistrati, nella parte in cui stabilisce che tra gli illeciti è prevista ‘la consapevole inosservanza dell’obbligo di astensione nei casi previsti dalla legge’, aggiungendo le parole ‘o quando sussistono gravi ragioni di convenienza’. E quali sarebbero le ragioni di convenienza? Naturalmente non si sa, si tratta di un foglio bianco a disposizione del ministro della Giustizia per disporre l’azione disciplinare nei confronti dei magistrati non compiacenti alle politiche del governo. Ad esempio, quelli che in osservanza del diritto europeo bocciano le disposizioni del governo in materia di immigrazione. Oppure quelli che esprimo posizioni nel dibattito pubblico. Solo per citare un caso potenzilmente pertinente: i magistrati non potranno più essere chiamati in audizione come esperti nelle commissioni parlamentari? La postura assunta dal governo in materia di giustizia è talmente grave da costringere a parlare di atteggiamento eversivo. Serve una immediata mobilitazione a livello istituzionale e popolare”.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle