
(AGENPARL) – mar 19 novembre 2024 (ACON) Trieste, 19 nov – In regione, con riferimento sia
all’attivit? di ricovero/interventi chirurgici (soprattutto
oncologici, ma non solo) sia alla specialistica ambulatoriale
(istituzionale e di libera professione intramoenia), si sta
registrando un netto miglioramento dei tempi di attesa e il 2023
conferma il trend rilevato nel 2022 in termini di crescita del
numero di prescrizioni, di prestazioni erogate e di percentuali
di prestazioni erogate nei tempi previsti.
Lo si apprende dall’analisi generale del sistema degli accessi
sanitari anno 2023 presentata dall’assessore Riccardo Riccardi
con Joseph Polimeni e Gianna Zamaro, rispettivamente direttori
dell’Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs) e
della direzione centrale Salute, al Comitato per la legislazione,
il controllo e la valutazione riunito da Nicola Conficoni (Pd)
sulla base della clausola valutativa prevista nella legge
regionale 7/2009 sul contenimento dei tempi d’attesa delle
prestazioni sanitarie in Fvg.
Ai fini della relazione, sono stati considerati i volumi delle
prestazioni erogate, di quelle prescritte e di quelle in libera
professione intramoenia, i tempi di attesa ex-ante (ovvero
prospettati all’utente dal Cup al momento della prenotazione)
ambulatoriali e dei ricoveri. Per la reportistica sui tempi di
attesa ambulatoriali e di ricovero, sono state monitorate le
prestazioni incluse nel paniere del Piano nazionale governo liste
di attesa (Pngla) 2019-2021, mentre per l’analisi dei volumi
ambulatoriali ? stata valutata l’interezza dell’offerta. Dal
momento che il 2020 rappresenta un anno anomalo in quanto post
pandemico, i suoi dati non sono stati ritenuti validi per una
comparazione e dunque omessi, tenendo come banco di paragone il
2019.
Nel documento si legge, inoltre, che la ricetta dematerializzata
in specialistica ambulatoriale ? ormai lo strumento consolidato
per la prescrizione e ha raggiunto piena maturit?; vi ?
particolare criticit? relativamente ai tempi di attesa per alcune
branche (diagnostica per immagini, cardiologia, oculistica, per
citare le pi? rilevanti); si ritiene fondamentale
l’implementazione del manuale Rao (Raggruppamenti di attesa
omogenea) redatto dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari
regionali (Agenas), manuale che ? stato trasmesso alle Aziende
sanitarie che lo stanno utilizzando sempre pi?.
Polimeni ha anche detto che “le agende delle liste sono gestite
in modo dinamico e vanno tenute pulite”, “si stanno introducendo
elementi di appropriatezza dal punto di vista delle
prescrizioni”, “ci sono Aziende che hanno premuto l’acceleratore
sull’attivit? aggiuntiva dei medici, altre prevedono agende in
over booking”, “va implementata l’attivit? libero-professionale
d’azienda”, “il privato accreditato ? un’offerta pubblica perch?
avviene per nome e per conto del Servizio sanitario, sia esso
nazionale o regionale”.
“I risultati si cominciano a vedere e sono importanti sia come
volumi di attivit?, sia come tempistiche di accesso e sia come
esercizio del diritto di garanzia della prestazione”, ha ribadito.
La direttrice Zamaro ha quindi stressato la parte riferita al
problema del personale affermando che “se manca, non c’? e basta.
In tanti hanno preso la decisione di migrare verso strutture
accreditate, dove i turni sono pi? sostenibili, aspetto che
magari supera anche quello della remunerazione”. E sempre in
riferimento al privato accreditato, ha sostenuto che “in altre
regioni del Centro-Nord le liste d’attesa sono pi? basse che in
Fvg perch? l? la cooperazione pubblico/privato ? importante,
mentre noi abbiamo una percentuale che oggi non ? pi? sufficiente
a soddisfare la domanda di prestazioni”.
1 – segue
ACON/RCM
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