Mercoledì, in una visita di commiato alla sede della NATO a Bruxelles, il Segretario di Stato uscente Antony Blinken ha ribadito l’impegno dell’amministrazione Biden nel fornire all’Ucraina risorse economiche e militari per combattere l’invasione russa. Blinken ha confermato che il Presidente Joe Biden intende trasferire “ogni dollaro a nostra disposizione” per sostenere Kiev, con l’obiettivo di garantire all’Ucraina un arsenale e una capacità difensiva robusta prima dell’insediamento di Donald Trump, recentemente rieletto presidente degli Stati Uniti.
Durante l’incontro con il segretario generale della NATO, Mark Rutte, e il nuovo ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, Blinken ha illustrato l’impegno finanziario già messo in campo a settembre dall’amministrazione Biden, pari a 8 miliardi di dollari. Questa cifra, ha precisato, rappresenta solo l’inizio di un flusso di risorse che continuerà fino all’ultimo giorno utile del mandato, per fornire “le difese aeree, l’artiglieria e i veicoli blindati di cui ha bisogno” l’Ucraina.
L’invasione Russa e la politica di Biden
L’invasione russa su vasta scala, avviata nel febbraio 2022, è stata preceduta dalla decisione di Biden di rimuovere le sanzioni imposte da Trump sul gasdotto Nord Stream 2, infrastruttura strategica per il trasporto di gas naturale russo verso l’Europa. Questa scelta, che ha consentito alla Russia di incrementare l’esportazione di gas verso paesi come la Germania, ha suscitato perplessità e malumori a Kiev, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che si è detto “molto spiacevolmente sorpreso”. Le sanzioni erano state imposte da Trump per limitare le risorse economiche della Russia, destinandole al rafforzamento della propria influenza nell’Europa orientale.
Dall’inizio dell’invasione russa, Biden ha garantito decine di miliardi di dollari di supporto militare all’Ucraina, ma ha scelto di mantenere un approccio prudente in merito ai negoziati diretti di pace, mentre Trump ha promesso di concludere il conflitto nel minor tempo possibile. L’annuncio del ritorno di Trump è stato accolto positivamente da Zelensky, che ha prontamente contattato il presidente eletto esprimendo speranza in una soluzione rapida e diplomatica della guerra.
L’obiettivo di Blinken: Accelerare i finanziamenti
Nel corso della sua visita, Blinken ha sottolineato l’importanza di accelerare i trasferimenti di risorse all’Ucraina. “L’obiettivo di questa visita è assicurarsi che l’Ucraina disponga dei fondi, delle munizioni e delle forze necessarie per combattere nel 2025 o per negoziare da una posizione di forza,” ha dichiarato Blinken. Ha aggiunto che l’amministrazione Biden ha recentemente stanziato quasi mezzo miliardo di dollari e che il presidente si è impegnato a far arrivare ogni risorsa disponibile all’Ucraina entro il 20 gennaio.
Blinken ha anche sollecitato i membri della NATO a incrementare il loro supporto, sottolineando come sia giunto il momento per “tutti di fare di più”. Sybiha ha affermato che l’Ucraina sta lavorando con entrambe le amministrazioni statunitensi, uscenti ed entranti, per mantenere un sostegno continuativo. In tal senso, Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale di Biden, ha annunciato che l’amministrazione intende spendere ulteriori 6 miliardi di dollari stanziati per l’Ucraina prima dell’inizio del mandato di Trump, un passaggio che potrebbe segnare un approccio meno generoso da parte del nuovo presidente.
Le intenzioni di Trump e la strategia NATO
Trump ha individuato la questione ucraina come una delle priorità del suo prossimo mandato, esprimendo il desiderio di porre fine rapidamente al conflitto e di limitare la distruzione in Ucraina. Ha spesso lamentato il danno umanitario e culturale causato dalla guerra e ha espresso l’intenzione di risolvere la crisi in breve tempo. “Voglio che la Russia si accordi con l’Ucraina e fermi tutto questo: milioni di persone uccise, città in macerie e una cultura distrutta,” ha dichiarato Trump in una recente intervista.
La politica estera di Trump verso l’Europa ha generato tensioni tra gli alleati della NATO già durante il suo primo mandato, quando ha chiesto insistentemente che i membri dell’Alleanza aumentassero il proprio contributo finanziario alle spese per la difesa. Trump ha espresso in più occasioni perplessità riguardo alla Germania e ai suoi acquisti di combustibili fossili dalla Russia, criticando l’efficacia della NATO in queste circostanze.
Con l’insediamento di Trump, è previsto un aumento delle pressioni sugli alleati affinché incrementino il loro contributo alla NATO, con Trump che ha già anticipato la richiesta di destinare almeno il 3% del PIL alla difesa, superando l’obiettivo del 2% previsto fino ad ora. Trump ha infatti dichiarato: “Il due percento è un affare del secolo; per garantire la sicurezza dobbiamo arrivare al tre percento”.
Conclusioni
La visita di Blinken a Bruxelles rappresenta un ultimo sforzo dell’amministrazione Biden per consolidare il supporto all’Ucraina prima del passaggio di potere negli Stati Uniti. Con Trump alla guida, l’approccio americano alla NATO e alla questione ucraina potrebbe cambiare radicalmente, passando da un sostegno incondizionato a una pressione diplomatica per concludere rapidamente il conflitto.