Matilde Cani, Responsabile Progetti Istituzionali AIL Milano
Quali sono i progetti di ricerca sulle terapie CAR-T promossi e supportati da AIL Milano?
AIL Milano ha scelto di investire in una ricerca che sia sempre più vicina ai problemi dei pazienti attraverso la ricerca traslazionale, che dal laboratorio torna rapidamente a vantaggio del paziente sia nella fase diagnostica che nella fase terapeutica. L’Associazione negli ultimi 10 anni ha contribuito alla realizzazione di 10 studi clinici pluriennali, coinvolgendo nel percorso ben 710 pazienti che potessero beneficiare dei risultati ottenuti in prima persona. La ricerca CAR-T che dal 2020 AIL Milano, con costante impegno, sostiene insieme alla Divisione di Ematologia dell’Istituto Nazionale dei Tumori, ha permesso di realizzare obiettivi scientifici importanti a beneficio dei pazienti ematologici, proponendo loro migliori cure e qualità della vita. La terapia cellulare CAR-T ha mostrato un’efficacia promettente nei tumori maligni delle cellule B recidivanti/refrattari. Tuttavia, le ricadute si verificano ancora in alte percentuali (60-65%) e quindi una migliore comprensione della risposta immunologica è fondamentale per migliorare la sopravvivenza a lungo termine.
Dal 2020 al 2023 sono stati analizzati campioni di 61 pazienti affetti da linfomi B recidivati/refrattari, trattati con CAR-T, con l’obiettivo di valutare l’espansione delle cellule CAR-T dopo l’infusione nel sostenere risposte antitumorali efficaci e di studiare le caratteristiche dei prodotti CAR-T (dati pubblicati sulla rivista scientifica Clinical Cancer Research in agosto 2022). Dal 2024 i progetti clinico-scientifici hanno l’obiettivo di identificare predittori di risposta prima che le cellule CAR-T vengano prodotte. Sono stati studiati campioni di 120 pazienti affetti da linfomi B recidivati/refrattari, analizzando fattori clinici e biologici che possono aiutare a selezionare quei pazienti con maggiori probabilità di beneficiare da questo trattamento (dati pubblicati sulla rivista scientifica Blood Advances in aprile 2024). Questo si tradurrà in un beneficio non solo per il singolo paziente, che potrà essere indirizzato verso le terapie più appropriate, ma anche per il sistema sanitario, che potrà giovare di una selezione più accurata della giusta terapia per ogni singolo paziente.
Qual è l’impegno della sezione AIL di Milano per i pazienti e le loro famiglie?
La nostra sezione di Milano è attiva dal 1976 e da sempre è al servizio dei pazienti, delle loro famiglie e della comunità ematologica del nostro territorio, perché il nostro obiettivo è quello di costruire un futuro nel quale i tumori del sangue possano essere sempre più curabili e affrontabili nel migliore dei modi; per questo cerchiamo di offrire una vicinanza quotidiana concreta al paziente e alla sua famiglia durante tutto il lungo e complesso percorso terapeutico. Tutto il lavoro svolto in tanti anni di attività ha fatto sì che oggi crediamo di poter affermare che la nostra sezione è una realtà capace di adottare un approccio integrato, che guarda ai bisogni pratici ed emotivi delle persone affette da un tumore del sangue e integrato rispetto ai servizi offerti dalla sanità pubblica e privata e dal privato sociale. AIL Milano cerca di accompagnare i pazienti e le famiglie durante tutto il loro percorso di cura, prevedendo innanzitutto la gratuità, perché una malattia come un tumore del sangue spesso richiede un trasferimento a Milano per le cure, portando a volte alla incapacità di produrre reddito; per cui tutti i nostri servizi vengono offerti a titolo gratuito attraverso il sostegno affinché nessun paziente possa mai sentirsi solo di fronte alla malattia e non debba mai rinunciare alle migliori cure solo perché non ha i mezzi economici. Una parte preponderante dell’attività della nostra sezione è quella dell’accoglienza: i numeri parlano chiaro, 4 casi su 5 arrivano da fuori Milano. Questo è un bisogno che noi intercettiamo già da tanti anni al quale diamo risposte concrete attraverso le case AIL. Una nuova residenza è quasi pronta e potrà incrementare del 30% la nostra capacità di accoglienza. Tutti questi risultati li abbiamo raggiunti grazie ai nostri volontari e ad un’autentica collaborazione con i donatori, i ricercatori, gli psicologi e tutti coloro che lavorano insieme a noi con i medesimi obiettivi.