(AGENPARL) – gio 07 novembre 2024 L’assessore ha concluso a Gorizia il 14esimo Congresso dell’Area
Adriatico-Ionica dedicato all’intrapresa delle donne
Gorizia, 7 nov – “La cultura e la creativit? rappresentano uno
dei filoni su cui la Regione investe con apposito cluster, che
raccoglie risorse pubbliche e private, e fa il paio con percorsi
di formazione rivolti all’accoglienza turistica in tutte le sue
declinazioni: sono due settori che vengono alimentati anche da
progetti regionali di accompagnamento all’impresa, con beneficio
per l’occupazione femminile, la cui crescita in Friuli Venezia
Giulia ? tangibile”.
Lo ha affermato l’assessore regionale al Lavoro, Formazione,
Universit? e Ricerca Alessia Rosolen che oggi ha tratto a Palazzo
de Bassa a Gorizia le conclusioni del 14simo congresso
sull’imprenditoria femminile dell’Area Adriatica-Ionica, alla
presenza di oltre sessanta imprenditrici di Italia, Slovenia,
Croazia, Albania, Montenegro, Serbia, Bosnia ed Erzegovina e San
Marino, promosso dalla Camera di commercio della Venezia Giulia.
“Gorizia ? un terreno fertile, grazie anche a realt? come il Dams
e il corso di laurea in Relazioni pubbliche”, ha osservato
Rosolen, che tra le eccellenze del Friuli Venezia Giulia ha
citato l’evento dello scorso ottobre a Trieste del Big Science
Business Forum, vetrina delle tecnologie ai massimi vertici della
ricerca, e, sempre nel capoluogo regionale, il museo stabile
della moda di Its “diventato esempio di autoimprenditorialit?”.
“Le distanze tra i diversi campi – cos? Rosolen – non sono
grandi, come ha dimostrato questo convegno, perch? l’economia si
accompagna sempre alla cultura”.
L’assessore ha insistito, infine, sul tema della reattivit? e
della rapidit? di risposta cui sono chiamate anche le
istituzioni. “? sotto gli occhi di tutti che siamo di fronte alla
rivoluzione industriale pi? veloce di sempre – ha rilevato
Rosolen -. Questo ci richiede, da un lato, di essere al passo sul
digitale e sull’Intelligenza artificiale, dall’altro di giocare
d’anticipo sugli esiti del cambiamento, collegando gli sviluppi
tecnologici al contesto sociale e alla realt? di mestieri che
oggi vengono profondamente modificati. Ecco perch? la Regione
lavora non con interventi spot ma in un’ottica di sistema,
puntando risolutamente sulla formazione attraverso le filiere
tecnico-professionali”.
ARC/PPH/ma
071818 NOV 24
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