(AGENPARL) – mar 05 novembre 2024 *Approvata la riforma dell’Agenzia regionale per la Tecnologia, il
Trasferimento Tecnologico e l’Innovazione*
*Delli Noci: Dall’idea progettuale al mercato, Arti diventerà punto di
riferimento per imprese innovative e startup*
Il Consiglio regionale approva la Legge che disciplina la nascita in Puglia
di una nuova ARTI, che integrerà le attuali finalità e competenze
dell’Agenzia, istituita nel 2004, con quelle di un centro regionale di
trasferimento tecnologico.
Alla base della Legge la necessità di rispondere ai bisogni del territorio,
con particolare riferimento a quel complesso processo che porta una
conoscenza dal mondo della ricerca al mercato e che prevede, fra l’altro,
l’identificazione di nuove tecnologie e la loro applicazione industriale.
La nuova Agenzia regionale per la Tecnologia, il Trasferimento Tecnologico
e l’Innovazione, il cui acronimo resterà ARTI, sarà un’agenzia strategica
che opererà a supporto della definizione e gestione delle politiche per lo
sviluppo economico, l’istruzione, la formazione, il lavoro e quale ente per
il trasferimento tecnologico finalizzato allo scouting dei risultati di
ricerca presenti nelle nostre università, nei centri di ricerca e presso le
imprese, al fine di trasformarli in produzione di mercato.
“Ringrazio il Consiglio regionale per l’approvazione di questa Legge che
giunge in un momento di grande impegno da parte dell’amministrazione
regionale circa la necessità di avvicinare sempre di più il mondo della
ricerca e della conoscenza a quello delle imprese e del mercato – ha
dichiarato l’assessore Alessandro Delli Noci –. Questo provvedimento
trasforma ARTI in una nuova Agenzia per la Tecnologia, il Trasferimento
tecnologico e l’Innovazione, rafforzando la sinergia tra le varie agenzie
regionali e le società inhouse del Dipartimento Sviluppo economico e tra
queste e il territorio. ARTI oltre al suo ruolo di supporto alla ricerca e
sviluppo sarà un punto di riferimento per il trasferimento tecnologico, lo
scouting, il supporto concreto a tutti quei giovani che vogliono creare una
start up. La ricerca è particolarmente vivace nella nostra regione ma
qualche volta appare staccata dal mondo delle imprese. ARTI si occuperà
proprio di accompagnare tutti coloro che ne avranno bisogno, come nel caso
di numerosi brevetti, verso la produzione industriale, in accordo e stretta
collaborazione con le università pugliesi, i centri di ricerca e i
distretti tecnologici e produttivi. Tutto questo si inserisce all’interno
di una strategia regionale oramai chiara e consolidata che intende – sia
attraverso la strategia di attrazione di talenti #mareasinistra, sia con la
Legge di prossima approvazione sull’Open Innovation – rafforzare
l’ecosistema dell’innovazione pugliese favorendo l’incontro e la
contaminazione tra mondo della ricerca e mondo dell’industria a supporto
della crescita economica e occupazionale del territorio. ARTI – conclude
Delli Noci – si presenta come soggetto, nel tempo, in grado di valorizzare
sul mercato il sistema di produzione della conoscenza, trasformare in
ricchezza economica e in occupazione i risultati di ricerca e innovazione
tecnologica, aiutare il sistema di imprese a promuovere e ottimizzare il
potenziale di innovazione delle micro e piccole imprese e la vivacità di
start up innovative”.
A integrazione e complemento delle attività di sviluppo di conoscenza,
analisi, studio, monitoraggio, valutazione e gestione di progetti già
svolte, la nuova ARTI perseguirà ulteriori obiettivi quali:
a) operare su quel processo che va dal completamento dei risultati della
ricerca fino alla produzione di mercato;
b) svolgere attività di accompagnamento della scoperta scientifica, o
tecnologica, o di innovazione, affinché diventi un prodotto o un servizio,
dunque sia creato il relativo apparato industriale;
c) rafforzare la capacità degli organismi di ricerca di individuare e
validare soluzioni tecnologiche e risultati di ricerca con elevato
potenziale di trasferimento al mercato, attraverso un potenziamento delle
capacità dei rispettivi uffici di trasferimento tecnologico e della loro
dimensione di rete e azioni mirate all’emersione delle eccellenze e alla
loro validazione industriale;
d) attivare una maggiore qualificazione dei fornitori di servizi di
supporto all’innovazione e al trasferimento tecnologico nelle medie e
piccole imprese, quali organizzazioni intermediarie e consulenti,
attraverso la definizione di standard comuni di qualità e la formazione;
e) valorizzare i risultati della ricerca di soggetti pubblici e privati,
anche mettendo a punto piani per il loro sfruttamento industriale e
commerciale.
La legge regionale dispone che nella nuova Agenzia transiteranno tutti gli
attuali dipendenti, a cui potranno aggiungersi nel prossimo quinquennio
nuovi assunti.
Queste nuove funzioni di ARTI, dunque, aggiungono un nuovo tassello alla
strategia regionale di ricerca, sviluppo, impresa, che già si poggia su
pilastri fondamentali, come gli strumenti di sostegno gestiti dagli
organismi intermedi regionali.
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