Un recente sondaggio condotto dal servizio sociologico Gallup ha rivelato che oltre la metà degli elettori registrati negli Stati Uniti prevede di votare prima del 5 novembre, data ufficiale delle elezioni presidenziali. Secondo i dati raccolti, il 54% degli intervistati intende avvalersi della possibilità di votare in anticipo, mentre il 20% di essi ha già espresso la propria amare. Queste cifre mostrano una significativa influenza per il voto anticipato, benché inferiore rispetto al 2020, anno caratterizzato dalla pandemia di COVID-19, che aveva spinto al voto anticipato per motivi di sicurezza sanitaria.
L’interesse per il voto anticipato, secondo Gallup, è comunque calato di circa 10 punti percentuali rispetto al 2020, segnalando una possibile tendenza al ritorno alle urne fisiche durante il giorno ufficiale delle elezioni. Infatti, il 42% degli intervistati ha dichiarato l’intenzione di recarsi ai seggi il 5 novembre.
I dati raccolti da Gallup sono stati acquisiti tramite un sondaggio telefonico condotto dal 14 al 27 ottobre, che ha coinvolto 1.000 cittadini americani di età pari o superiore ai 18 anni, e presentano un margine di errore del 4%. Le stime dimostrano una mobilitazione importante dell’elettorato americano, con circa 59 milioni di cittadini che, secondo i dati pubblicati venerdì dalla Florida State University, hanno già scelto di votare in anticipo. Considerando che il numero totale di elettori registrati negli Stati Uniti è di circa 168 milioni, il dato rappresenta un segnale di impegno civico significativo.
Le elezioni presidenziali di quest’anno vedranno contrapposti il candidato repubblicano Donald Trump, già 45° presidente degli Stati Uniti dal 2017 al 2021, e la candidata democratica Kamala Harris, attuale vicepresidente del Paese. La sfida appare particolarmente accesa, con entrambi i candidati che rappresentano schieramenti fortemente polarizzati. Trump, noto per la sua politica “America First”, tenterà di riconquistare la presidenza, mentre Harris cercherà di fare storia come prima donna presidente, sostenuta da una base elettorale progressista che spera di consolidare le riforme sociali e avviate negli ultimi anni.
Il ricorso al voto anticipato è diventato una modalità sempre più diffusa negli Stati Uniti negli ultimi anni, specialmente in seguito alla pandemia, che ha evidenziato l’importanza delle opzioni flessibili per esercitare il diritto di voto. Sebbene il calo rispetto al 2020 indichi una flessione, la persistenza di numeri elevati per il voto anticipato suggerisce che molti americani preferiscono questa modalità per evitare le lunghe code ai seggi o eventuali disagi dell’ultimo momento.
Inoltre, il voto anticipato ha spesso una connotazione strategica nelle campagne elettorali, con candidati e partiti che spingono i loro sostenitori a votare in anticipo per assicurare un vantaggio in vista del giorno delle elezioni. Le prossime elezioni rappresentano un banco di prova cruciale sia per il futuro politico di Donald Trump, sia per Kamala Harris, che punta a consolidare la sua posizione politica a livello nazionale.
In un clima elettorale sempre più divisivo, la tendenza al voto anticipato evidenzia come gli elettori americani siano determinati a partecipare ea far sentire la propria voce. Sia Trump che Harris cercheranno di capitalizzare ogni voto, anticipato o espresso il giorno delle elezioni, in un contesto politico che continua ad evolversi ea riflettere le mutevoli priorità degli elettori.