
Leo Taroni è il nuovo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia: La decisione del Tribunale di Roma
Alla luce della recente sentenza del Tribunale di Roma, Leo Taroni è stato riconosciuto come il nuovo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI). La pronuncia giuridica arriva in un momento di grande fermento per la storica istituzione massonica italiana, ponendo fine a una controversia interna che ha suscitato un acceso dibattito tra i membri e destato l’attenzione del pubblico.
La sentenza del tribunale
Il Tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza che ha avuto l’effetto di sospendere l’efficacia della precedente proclamazione del Gran Maestro, Antonio Seminario, e dell’insediamento della sua Giunta. In base alle risultanze del Tribunale, sono emerse irregolarità nei criteri elettorali adottati dalla Commissione Elettorale Nazionale (CEN) e nelle procedure di gestione del voto. La decisione giudiziaria ha stabilito che l’interpretazione delle disposizioni interne, in particolare riguardo alla validità del voto, non è stata conforme alle regole fondative e costitutive del GOI.
Questa sentenza ha portato a riconoscere Leo Taroni come Gran Maestro legittimo, considerando che la sua elezione è avvenuta in conformità con i principi regolamentari che governano il GOI. La decisione del Tribunale di Roma, inoltre, sottolinea l’importanza di attenersi strettamente alle norme e agli statuti associativi per garantire la trasparenza e l’integrità della leadership.
Le questioni riguardanti il voto e la validità della Procedura elettorale
Uno degli aspetti centrali della sentenza riguarda la validità dei voti espressi, in particolare il trattamento dei talloncini antifrode apposti sulle schede elettorali. Il Tribunale ha rilevato che la mancata rimozione di tali talloncini non costituisce, come erroneamente interpretato, motivo di invalidazione del voto. La responsabilità di rimuovere il talloncino antifrode, infatti, non è a carico degli elettori, bensì dell’ufficio elettorale che gestisce la raccolta e verifica delle schede.
Questa interpretazione, avvalorata dal principio di favore voti , conferisce priorità alla volontà espressa dagli elettori, evitando che irregolarità nella gestione delle operazioni di voto possano compromettere il risultato finale.
Con Leo Taroni riconosciuto ufficialmente come nuovo Gran Maestro, il Grande Oriente d’Italia entra in una nuova fase di consolidamento. La sua leadership rappresenta una promessa di trasparenza e di rinnovamento, nel rispetto delle tradizioni massoniche e della legalità. La decisione del Tribunale di Roma segna un momento cruciale per l’istituzione, che ora si appresta a riallinearsi con i propri valori fondanti, portando avanti il proprio lavoro a beneficio della comunità massonica e della società italiana.
La nomina di Leo Taroni a Gran Maestro, sancita dal Tribunale di Roma, segna la chiusura di un periodo di incertezza per il Grande Oriente d’Italia. Il GOI, sotto la guida di Taroni, ha ora l’opportunità di dimostrare il proprio impegno verso la legalità e la trasparenza, rafforzando la fiducia dei propri membri e della società nel valore e nell’integrità dell’istituzione.