
(AGENPARL) – lun 28 ottobre 2024 GOFFREDO BETTINI (PARTITO DEMOCRATICO) A “GIU’ LA
MASCHERA” (RADIO 1 RAI): “DOPO IL CROLLO LA SINISTRA NON
E’ RIUSCITA A INVENTARE UNA VISIONE CRITICA DELLA
SOCIETA’”
Roma, 28 ottobre 2024
“La sinistra a un certo punto ha perso la sua bussola. Ha perso i suoi riferimenti
quando è crollato il comunismo reale. Però dopo quel crollo la sinistra non è riuscita
a inventare una visione critica della società. E’ stata paralizzata idealmente e
politicamente dalla vittoria del pensiero unico”. Lo ha affermato il dirigente del
Partito Democratico e storico esponente della sinistra, Goffredo Bettini, nel corso
della trasmissione radiofonica “Giù la maschera” (Radio 1 Rai), condotta da Marcello
Foa e dedicata al tema “Quando la sinistra diventa di destra”.
“Abbiamo lottato per andare al Governo, abbiamo salvato anche l’Italia, ma solo dal
punto di vista del Governo”, ha detto Goffredo Bettini, “Si è determinata così una
frattura politica e umana, persino di linguaggio con il popolo. Cosa è la sinistra oggi?
E’ abbastanza complessa. Oggi la sinistra è una classe dirigente che governa meglio
degli altri, ma questo non basta. La sinistra è anche un oltre, uno slancio di speranza,
ed è stata sempre un sogno e una scintilla che si è dispersa, ma che io reputo sia stata
il motore della rivoluzione sovietica, che diceva che si potevano cambiare i rapporti
di forza tra chi sta sotto e chi sta sopra”.
Per Bettini sinistra è anche concetto di libertà che “significa rendere possibile ognuno
di vivere una vita umanamente ricca. Non solo di alzarsi, lavorare ed essere sfruttato.
La libertà è qualcosa di molto più profondo, da ricomporre nelle persone”. Goffredo
Bettini ha ricordato anche la svolta che portò alla fine del Partito Comunista Italiano.
“C’era una direzione di 30 persone, autorevolissima”, ha ricordato Bettini, “Achille
Occhetto ci chiamò e ci disse: “dobbiamo fare questa svolta!”. Sia per i nostri ideali
di cambiamento, che non possono cadere con il comunismo, e noi dobbiamo saperci
rinnovare. E poi dobbiamo farlo sennò Craxi ci fa il culo. Dobbiamo essere
disponibili a un ricambio politico”. Abbiamo lavorato molto su questo secondo
aspetto. Il ricambio politico lo abbiamo fatto, ma sul primo non abbiamo lavorato”.