
(AGENPARL) – ven 25 ottobre 2024 center308300
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Oggetto: Sulla prestigiosa rivista The Lancet un articolo del Prof. Massimo Dominici sul nuovo sistema di denominazione OMS per i farmaci a base di cellule e geni
COMUNICATO STAMPA
L’ordinario di Oncologia Medica di Unimore, insieme ad un team internazionale, ha contribuito alla semplificazione dei nomi dei farmaci biotecnologici per l’OMS. L’ articolo, appena pubblicato su The Lancet, sottolinea quanto una denominazione più accessibile e scientificamente precisa possa migliorare la sicurezza nell’uso delle terapie avanzate e facilitare l’adozione globale di nuovi trattamenti.
Il Prof. Massimo Dominici, docente di Oncologia Medica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e, dal prossimo 1° novembre, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell’Adulto, ha recentemente pubblicato un articolo sulla prestigiosa rivista The Lancet riguardante il processo di semplificazione delle denominazioni internazionali non proprietarie dell’OMS per i farmaci a base di cellule e geni.
L’articolo intitolato “New WHO INN for cell-based and gene-based substances: timing, usage, and simplicity” è un importante contributo alla discussione globale sulla sicurezza e accessibilità dei nuovi farmaci biotecnologici. Il prof. Dominici, insieme ai suoi colleghi Tony Manderson (Agenzia Regolatoria Australiana), Ursula Loizides (OMS) e Raffaella Balocco (Coordinatrice del gruppo INN in OMS), e James S. Robertson (Virologo-Immunologo, Regno Unito), ha elaborato un nuovo approccio alla denominazione di queste sostanze. L’obiettivo principale è semplificare i nomi, preservando al contempo l’esattezza scientifica necessaria per identificare i principi attivi.
Questa pubblicazione si concentra sulla necessità di una collaborazione più stretta tra l’OMS e le aziende farmaceutiche nella fase di sviluppo dei nuovi farmaci, affinché le denominazioni vengano definite quando i prodotti hanno raggiunto una fase di maturità clinica sufficiente. Il nome dei farmaci, infatti, deve riflettere con precisione il meccanismo d’azione e le caratteristiche del prodotto, ma deve essere anche facilmente utilizzabile da parte di medici e farmacisti in tutto il mondo.