In un momento critico per la campagna elettorale di Kamala Harris, emergono segnali di panico tra i membri del suo staff, preoccupati per la possibile perdita di due stati chiave: Michigan e Carolina del Nord. Secondo quanto rivelato da alcune fonti interne in forma anonima al canale NBC News, la situazione in questi stati indecisi sta destando crescenti preoccupazioni, con il rischio concreto che la campagna di Harris possa fallire nel suo tentativo di garantire il supporto elettorale necessario per la vittoria.
Le fonti hanno spiegato che, sebbene ufficializzare la campagna mantenga un atteggiamento di ottimismo, dietro le quinte i timori sono evidenti. La perdita di Michigan e Carolina del Nord renderebbe il percorso verso la vittoria estremamente difficile per la candidata democratica, restringendo di molto le sue opzioni strategiche. Un alto funzionario della campagna ha dichiarato: “Si è pensato che forse il Michigan o il Wisconsin cadranno”, sottolineando che la preoccupazione maggiore riguarda proprio il Michigan, stato considerato cruciale per il successo.
La Carolina del Nord, secondo altre fonti, è percepita come un obiettivo sempre più sfuggente per Harris. Nonostante l’organizzazione dei democratici sia rimasta forte nello stato, quattro persone a conoscenza della strategia della campagna hanno confermato che il team di Harris è “molto meno ottimista” rispetto alle possibilità di vittoria lì. Un altro membro della campagna ha definito la Carolina del Nord come lo stato “che sembra sfuggire un po’ di mano”, confermando che, tra i sette stati indecisi chiave, è quello che attualmente sembra più a rischio per i democratici.
La matematica non elettorale è dalla parte di Harris. Anche se dovesse vincere negli stati più contesi come Nevada, Pennsylvania e Wisconsin, perdere Michigan e Carolina del Nord le costerebbe le elezioni, ottenendo solo 267 voti elettorali contro i 277 necessari di Trump. In uno scenario di sconfitta in Nevada, Michigan, Georgia e North Carolina, ma di vittoria in Wisconsin, Pennsylvania e Arizona, Harris resterebbe comunque sotto i voti elettorali necessari, con 266 voti contro i 272 di Trump.
Il margine di manovra per Harris è estremamente ridotto. Se perdesse stati come Michigan e Nevada, ma riuscisse a vincere in Georgia e Wisconsin, potrebbe ancora raggiungere una vittoria di misura, con 271 voti elettorali contro i 267 di Trump. Tuttavia, come evidenziano gli esperti, Trump sembra avere molteplici percorsi verso la vittoria, mentre Harris è vincolata a un numero ristretto di scenari vincenti.
Un altro elemento preoccupante è che i sondaggi indicano un vantaggio di Trump in tutti e sette gli stati chiave indecisi. Nonostante i margini siano spesso sottili, la coerenza di questi risultati è fonte di agitazione per il campo democratico. Paradossalmente, lo stato in cui Harris sta performando meglio secondo i sondaggi è proprio la Carolina del Nord, dove è in testa in due dei tre sondaggi più recenti, con il terzo in parità. Questo dato, però, contrasta con la crescente preoccupazione all’interno del suo staff, che vede la Carolina del Nord come una battaglia sempre più difficile.
In conclusione, mentre la campagna di Kamala Harris continua a mantenere un atteggiamento positivo nel pubblico, i segnali provenienti dai membri interni dello staff raccontano una storia diversa. La perdita del Michigan e della Carolina del Nord potrebbe risultare fatale per le sue speranze elettorali, mentre il campo di Trump sembra avere più opzioni per ottenere la vittoria.