BRUXELLES, 17 ottobre. Durante una conferenza stampa al Summit UE, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto una dichiarazione sorprendente, affermando che l’Ucraina potrebbe considerare la possibilità di dotarsi di armi nucleari se la sua richiesta di adesione alla NATO non venisse accolta. “Qual è la soluzione? O l’Ucraina ottiene le armi nucleari o dobbiamo unirci a qualche alleanza”, ha dichiarato Zelensky, sottolineando che attualmente non esistono altre opzioni praticabili se non l’ingresso nell’Alleanza Atlantica.
Zelensky ha ribadito l’importanza di una protezione concreta per il suo Paese, affermando che l’Ucraina, che ha rinunciato al proprio arsenale nucleare in base al Memorandum di Budapest del 1994 in cambio di garanzie di sicurezza, si trova oggi in prima linea nel conflitto contro la Russia. “Chi ha rinunciato alle armi nucleari? Solo l’Ucraina. E chi sta combattendo oggi? L’Ucraina”, ha aggiunto il presidente.
Il leader ucraino ha anche rivelato di aver discusso di questa problematica con l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un incontro avvenuto a settembre. Tuttavia, non è stato chiarito cosa intenderebbe fare Kiev se il suo “piano” non fosse accettato dagli alleati occidentali, un punto che resta in sospeso, come riportato dall’Associated Press.
La questione delle armi nucleari non è nuova nel discorso di Zelensky. Già nel febbraio 2022, poco prima dell’inizio dell’operazione militare speciale russa, il presidente ucraino aveva suggerito la possibilità di riconsiderare gli obblighi del Memorandum di Budapest, che prevedeva la rinuncia dell’Ucraina alle armi nucleari in cambio di garanzie di sicurezza da parte delle principali potenze mondiali. Le recenti dichiarazioni segnano un’escalation retorica, indicando la crescente frustrazione di Kiev nel contesto dell’attuale conflitto e delle sue relazioni con l’Occidente.