
(AGENPARL) – lun 14 ottobre 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Donne in Campo-Cia: l’agricoltura femminile esiste. Subito legge quadro ad
hoc*
*L’appello dall’Assemblea annuale all’Istituto Cervi per la Giornata
internazionale delle donne rurali. Presidente Terenzi: “Riconoscere ruolo
chiave” *
Reggio Emilia, 14 ott – Oggi le imprese agricole femminili sono le grandi
assenti da fondi e misure. Fuori dalla Pac, dal Pnrr e anche da incentivi
specifici. Per questo è tempo di trasformare i proclami a favore delle
donne del settore in azioni concrete e politiche dedicate, cominciando da
una legge quadro ad hoc. È l’appello lanciato da Donne in Campo-Cia proprio
in occasione della Giornata internazionale delle donne rurali, che si
celebra ogni anno il 15 ottobre.
Dalla sua Assemblea nazionale, in corso all’Istituto Alcide Cervi sotto lo
slogan “Il cammino verso il futuro”, l’associazione mette in fila i
provvedimenti mancati e stila un elenco di priorità per invertire la
tendenza e dare voce e sviluppo alle aziende agricole rosa, 200.000 solo in
Italia, una su cinque in Europa, riconoscendo finalmente il ruolo chiave
delle donne nel comparto: motore dell’agricoltura familiare, presidio di
territori e aree interne, collante sociale delle comunità rurali, faro di
biodiversità e sostenibilità.
“Quest’anno la nostra Giornata delle donne rurali è con l’Istituto Cervi,
luogo storico e di grande valore simbolico per l’agricoltura dell’Italia
-ha detto la presidente nazionale di Donne in Campo, Pina Terenzi-. Ed è da
qui che vogliamo ribadire l’urgenza di interventi istituzionali davvero in
grado di sostenere l’imprenditoria agricola femminile. Perché, ad ora, le
donne si trovano escluse sia dai fondi nazionali finanziati dal Piano di
ripresa e resilienza che da quelli settoriali. Anche il Fondo Impresa Donna
ammette agli stanziamenti tutti i settori, compreso quello della
trasformazione alimentare, ma tiene fuori la produzione agricola. Creando
uno svantaggio ulteriore”. Ecco perché, ha continuato Terenzi,
“innanzitutto chiediamo con forza al governo che, nella prossima manovra,
trovi spazio la misura Più Impresa di Ismea, non rifinanziata dall’ultima
legge di Bilancio. Chiediamo, quindi, che si approvi in tempi stretti una
legge quadro per l’imprenditoria femminile in agricoltura, che preveda la
costituzione di un Ufficio permanente presso il Masaf e di un Osservatorio,
con l’obiettivo di promuovere l’accesso delle donne all’attività agricola.
Chiediamo, infine, che si studino misure di priorità per le aziende
agricole femminili nei bandi e che se ne tenga conto nel PSP (Piano
Strategico della Pac) dando indicazioni omogenee alle Regioni”.
D’altra parte, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato
all’unanimità il 2026 come Anno internazionale delle donne agricoltrici,
invitando gli Stati membri ad “aumentare la consapevolezza del ruolo
cruciale che svolgono nei sistemi agroalimentari di tutto il mondo”, anche
incentivando l’adozione di misure efficaci davanti a sfide e
discriminazioni. Adesso, ha chiosato Terenzi, “il nostro compito è di
veicolare questo messaggio in modo chiaro: le donne e l’agricoltura sono
due pilastri interconnessi fondamentali”.
D’accordo il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini: “Già Emilio
Sereni, uno dei padri fondatori della nostra organizzazione di cui
l’Istituto Cervi custodisce la Biblioteca Archivio, ideò un disegno di
legge per l’imprenditoria agricola femminile -ha ricordato-. Ancora di più
oggi, la trasformazione dei nostri sistemi agroalimentari in chiave più
inclusiva, resiliente e sostenibile passa necessariamente
dall’emancipazione di tutte le donne. Colmare il divario di genere nel
settore e il gap salariale nell’occupazione, considerato che il 39% della
forza lavoro agricola globale è rosa, aumenterebbe l’efficienza del sistema
e restituirebbe dignità ed equità nel mondo”.
“Le Donne in Campo sono una delle punte di diamante di Cia -ha concluso la
presidente dell’Istituto Cervi, Albertina Soliani-. Le conosco da tempo,
conosco il loro valore. Sono all’avanguardia per una strategia agricola in
Italia e in Europa. Siamo onoratissimi di ospitare qui la loro Assemblea.
Nell’80esimo anniversario della morte di Genoeffa Cocconi, la madre dei
fratelli Cervi, la loro presenza ai Campirossi unisce la memoria al
futuro”.
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*Settore Comunicazione e Immagine *| Cia-Agricoltori Italiani
sito web http://www.cia.it
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