
(AGENPARL) – sab 05 ottobre 2024 GUARDIA DI FINANZA
Comando Provinciale Brescia
COMUNICATO STAMPA
05/10/2024
GDF BRESCIA:TRUFFA NEL SETTORE DELL’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA E
AUTORICICLAGGIO DEI PROVENTI ILLECITI ACCUMULATI.
UN SOGGETTO SOTTOPOSTO AGLI ARRESTI DOMICILIARI E UN AVVOCATO
INTERDETTO TEMPORANEAMENTE DALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE.
Al termine di una complessa attività d’indagine, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Brescia, il
Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia – Gruppo Tutela Economia e la Compagnia di Desenzano
del Garda hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di un soggetto in
quanto ritenuto gravemente indiziato di avere compiuto una serie di reati, tra cui svariate truffe e sostituzioni di
persona nonché una tentata estorsione nell’ambito di abusiva attività finanziaria gestita attraverso la propria
società. Contestualmente è stata eseguita, a carico del suo avvocato, la misura cautelare all’interdizione
temporanea dall’esercizio della professione forense.
L’attività di polizia giudiziaria è nata a seguito di diverse querele presentate da più imprenditori residenti nella
Provincia di Brescia in difficoltà finanziaria, i quali, fortemente indebitati con istituti di credito, si sarebbero
affidati al sedicente broker per intercedere con i diversi creditori al fine di sanare le proprie posizioni debitorie. A
fronte di tale servizio, l’indagato avrebbe percepito il pagamento di ingenti somme di denaro a titolo di
provvigione, senza svolgere alcuna prestazione. In un caso sarebbero state poste in essere delle minacce al fine di
costringere un imprenditore a pagare somme non dovute.
L’asserito intermediario, pur essendo privo di abilitazione allo svolgimento della specifica attività sarebbe
riuscito, in tal modo, ad appropriarsi indebitamente di una somma pari a quasi un milione di euro. Le attività
investigative condotte dalle Fiamme Gialle hanno consentito di disvelare numerose operazioni di autoriciclaggio
effettuate dall’indagato con due diverse modalità, mediante bonifici su conti correnti esteri allo stesso
riconducibili e attraverso l’acquisto di beni rifugio, quali orologi di valore e beni di lusso, allo scopo di occultare
i proventi illecitamente ottenuti.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brescia, valutati gli elementi di prova acquisiti durante le
indagini, ha disposto gli arresti domiciliari dell’indagato nonché il sequestro preventivo del profitto, pari a
435.000 euro, derivante dall’autoriciclaggio dei proventi dei reati commessi; ha altresì disposto l’interdizione
temporanea dall’esercizio della professione forense nei confronti dell’avvocato che avrebbe agevolato le citate
condotte truffaldine ed estorsive.
I militari del Corpo, durante le operazioni di arresto e perquisizione, hanno individuato molteplici beni
successivamente sottoposti a sequestro, tra i quali due autovetture di grossa cilindrata, un motoveicolo, beni di
lusso, quali orologi e borse di marca, nonché lingotti d’oro e denaro contante per circa 18.000 €.
Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Giudice sulla scorta degli elementi probatori allo stato acquisiti,
pertanto, in attesa della definitività del giudizio, sussiste la presunzione di non colpevolezza degli indagati.
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