
(AGENPARL) – ven 04 ottobre 2024 Eni: via libera dal Governo UK all’assegnazione dei fondi per il progetto di trasporto e
stoccaggio di CO2 di Liverpool Bay. Un passo avanti significativo nello sviluppo di HyNet
Eni accoglie con favore l’impegno all’assegnazione dei fondi al Cluster di HyNet che segnano
il lancio dell’industria CCS nel Paese
Londra, 4 ottobre 2024 – Eni ha accolto con favore l’annuncio del Governo Britannico
sull’assegnazione di fondi con riferimento alla concessione della Licenza Economica per il progetto
di trasporto e stoccaggio di CO2 (T&S) di Liverpool Bay. Lo stanziamento di fondi segna il lancio
dell’industria CCS nel Regno Unito. Il finanziamento include investimenti per gli emettitori industriali
in Track 1 e rappresenta una tappa fondamentale verso la fase esecutiva di HyNet, che sbloccherà
ulteriori significativi investimenti nell’area.
HyNet è uno tra i progetti CCS più avanzati del Regno Unito, e nell’ambito di tale iniziativa Eni, in
qualità di operatore per il sistema di trasporto e stoccaggio di CO2, contribuirà ad abbattere in modo
sicuro le emissioni delle industrie hard-to-abate nel Nord Ovest dell’Inghilterra e del Galles del Nord
con una capacità iniziale di stoccaggio pari a 4,5 milioni di tonnellate di CO 2 all’anno nella prima
fase, e un aumento potenziale fino a 10 milioni di tonnellate di CO2 all’anno dopo il 2030. Il progetto
apporterà un contributo significativo riducendo l’impatto di queste industrie e contribuirà all’obiettivo
del Regno Unito di stoccare 20-30 milioni di tonnellate di CO2.
Il progetto trasformerà una delle regioni industriali più energivore del Paese in uno dei primi cluster
industriali a basse emissioni di carbonio al mondo attraverso il riutilizzo dei giacimenti di gas depletati
operati da Eni nella baia di Liverpool. HyNet non solo potrà garantire l’occupazione locale,
sostenendo la decarbonizzazione delle industrie hard-to-abate, ma sarà in grado anche di
mantenere nel lungo periodo la competitività industriale del Paese creando nuove catene produttive
e posti di lavoro.
Il Segretario di Stato per la Sicurezza Energetica e Net Zero del Regno Unito, Ed Miliband, ha
aggiunto: “Lunedì, si è conclusa l’era del carbone, una storia lunga 150 anni in questo paese. Oggi
inizia una nuova era. Con questo finanziamento, apriamo la strada alla rivoluzione dell’energia pulita
che ricostruirà i cuori industriali della Gran Bretagna. Sono orgoglioso di aver dato il via a questo
settore nel 2009 e sono ancora più orgoglioso oggi di renderlo realtà. Questo finanziamento
testimonia la forza di un governo attivo che lavora in collaborazione con le imprese per creare buoni
posti di lavoro per le nostre comunità”.
L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato: “La notizia di oggi rappresenta
un passo importante verso la creazione di una nuova filiera di business legata alla transizione
energetica. HyNet diventerà uno dei primi cluster a basse emissioni di CO2 al mondo e il progetto
decarbonizzerà uno dei principali distretti industriali ad alta intensità energetica, promuovendo una
crescita economica significativa in questa regione del Regno Unito. L’impegno condiviso oggi
rappresenta una dimostrazione concreta di come i Governi e l’industria possono lavorare insieme
per attuare politiche industriali efficienti e pragmatiche per accelerare la decarbonizzazione, e
conferma il ruolo di Eni come partner chiave del Paese verso il Net Zero.”
In linea con questa strategia, Eni ha raggiunto una posizione di leadership nel Regno Unito, dove
oltre a essere l’operatore delle attività di trasporto e stoccaggio di CO 2 del progetto HyNet ha un
ruolo di primo piano anche nel progetto Bacton Thames Net Zero, che mira a decarbonizzazione il
sud-est dell’Inghilterra e la regione del Tamigi. Nel Paese Eni ha una capacità totale di stoccaggio
lordo di circa 1 Gton.
Eni ritiene che la CCS svolgerà un ruolo cruciale nella transizione energetica e che possa diventare
una linea strategica importante per lo sviluppo e la decarbonizzazione dell’azienda rappresentando
una soluzione per ridurre le emissioni ma anche un’opportunità per generare valore, creando un
nuovo business legato alla transizione. Eni ha consolidato un modello distintivo che le consente di
sviluppare progetti CCS più efficienti in termini di costi e tempi di realizzazione facendo leva su tre
elementi distintivi: l’ampio portafoglio di giacimenti di gas depletati, il riutilizzo di parte delle
infrastrutture già esistenti, e il posizionamento degli asset in prossimità dei cluster industriali.
Eni è un partner chiave nella transizione energetica del Regno Unito, dove la Società è presente
lungo tutta la catena del valore dell’energia con una posizione di rilievo non solo nel settore CCS ma
anche dell’eolico offshore, fino al potenziale sviluppo di progetti legati alla fusione magnetica, oltre
all’intenzione di continuare a contribuire alla sicurezza energetica del Paese, tramite la business
combination tra Eni UK e Ithaca Energy per le attività upstream. Queste attività consolidano il
portafoglio strategico di Eni nel Regno Unito con un piano di investimenti focalizzato per oltre l’80%
su attività decarbonizzate, perfettamente in linea con l’ambizione del Paese di essere leader globale
nella transizione energetica.
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